Kathryn Bigelow: Netflix abbandona il suo prossimo film, Aurora

Netflix

Il New York Times conferma che Netflix non procederà più con la produzione di Aurora, il nuovo film di Kathryn Bigelow basato sull’omonima storia apocalittica di David Koepp. Annunciato due anni fa, il film cade sotto l’accetta dello streamer che sta rivedendo le sue strategie di produzione.

Questa notizia fa seguito anche all’abbandono, da parte di Netflix, del progetto animato di David Lynch ed entrambe le informazioni si allineano con la volontà di Dan Lin, nuovo chief content di Netflix, di mettere in cantiere prodotti per il pubblico e non opere di grandi autori. Dopo essere stata la casa di alcuni dei film più importanti degli ultimi anni, diretti tra gli altri da Martin Scorsese, Alfonso Cuaron e Jane Campion, lo streamer cambia rotta.

Netflix ha ancora in ballo progetti con Noah Baumbach e con David Fincher, che forse verranno portati a termine, visto che sono in essere, ma per quanto riguarda Aurora di Kathryn Bigelow, in produzione del 2022, il film deve trovare un’altra casa. Kathryn Bigelow non dirige un film dal 2017, quando uscì Detroit.

“Ad Aurora, nell’Illinois, Aubrey Wheeler mentre affrontato insieme al figlio adolescente ribelle le conseguenze di un divorzio da un ex marito violento e criminale, una catastrofe climatica azzera l’energia spegnendo gran parte del mondo. Una tempesta solare ha tolto energia quasi ovunque”, si legge nella sinossi. “Improvvisamente, tutti i problemi diventano i problemi di tutti e Aubrey deve assumere il ruolo di feroce protettrice del suo quartiere suburbano. Dall’altra parte del paese nel frattempo vive il fratello separato di Aubrey, Thom. Un CEO della Silicon Valley straordinariamente ricco e nevroticamente preparato, ha intenzione di superare la crisi in un bunker dorato nel deserto che ha costruito per il massimo del comfort e della sicurezza. Ma la complicata storia tra i fratelli è tutt’altro che finita, e quella che sembra la fine del mondo è solo l’inizio di diversi calcoli attesi da tempo, a cui non tutti sopravviveranno…”

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