Netflix guida le nomination agli Oscar con 18 nomination superando Apple

Netflix

Netflix ha battuto la rivale Apple nella corsa al maggior numero di nomination agli Oscar, ottenendo 18 nomination, tra cui quella per il miglior film per Maestro. Questo totale ha superato Apple, che ha ottenuto 13 nomination.

 

In effetti, il bottino di Netflix è stato rafforzato soprattutto dal film biografico su Leonard Bernstein diretto da Bradley Cooper, che ha ottenuto sette nomination, tra cui quella per il miglior film. Apple è riuscita a conquistare il titolo con una serie di nomination per “Killers of the Flower Moon” e “Napoleon“. Complessivamente, la Walt Disney Company ha ottenuto 20 nomination attraverso i suoi vari marchi e piattaforme di contenuti che rappresentano 20th Century Studios, Disney+, Hulu, Lucasfilm Ltd., Marvel Studios, National Geographic Documentary Films, Pixar Animation Studios e Searchlight, ma bisogna contare ogni etichetta separatamente.

Il grande giorno di Netflix e Apple ha coronato un anno di spese stravaganti per la stagione dei premi da parte di tutti gli studios, con alcuni film che si sono dati da fare con budget a otto cifre. Gli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA dello scorso anno hanno costretto gli studios a tagliare molte campagne di marketing, dato che i talenti non potevano promuovere i film. Questo ha lasciato sul tavolo denaro extra da destinare alle spese della stagione dei premi, tra cui proiezioni e tavole rotonde. “Barbie“, “Killers of the Flower Moon“, “Maestro” e “Oppenheimer” sono stati tra i film che hanno speso di più e tutti hanno ottenuto importanti riconoscimenti questa mattina, in particolare “Oppenheimer” della Universal, che ha guidato il gruppo con 13 candidature e si è assicurato le categorie principali di miglior film e regia per Christopher Nolan.

Una volta terminato lo sciopero della SAG-AFTRA a novembre, le star hanno recuperato il tempo perduto con la campagna di candidature. Cooper è stato particolarmente visibile con “Maestro“, più di quanto non lo sia stato quando ha promosso il suo film drammatico del 2018 “A Star Is Born” per la Warner Bros. L’attore, notoriamente riservato, ha sollevato delle perplessità quando ha portato la figlia Lea de Seine, di 6 anni, alla proiezione di “Maestro” all’Academy Museum a dicembre.

L’impressionante mattinata di Netflix si è rivelata un momento agrodolce per il responsabile del settore cinematografico Scott Stuber, che ieri ha annunciato di voler lasciare lo studio. Ma le nomination agli Oscar saranno probabilmente un argomento di conversazione quando Netflix terrà la consueta conferenza con gli azionisti.

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