Si è spento all’età di 72, dopo una lunga malattia, l’attore Antonello Fassari, volto amatissimo del piccolo schermo, dove è divenuto popolarissimo grazie alla fiction I Cesaroni, dove ha recitato nel ruolo di Cesare dal 2006 al 2014, rendendosi memorabile in particolare grazie all’espressione “Che amarezza!”. Ma ridurre la sua carriera a questo titolo sarebbe a dir poco riduttivo: Fassari si è diplomato all’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico nel 1975 e da quel momento ha lavorato ininterrottamente tra teatro, televisione e cinema.
Nell’ultimo decennio si è ad esempio fatto apprezzare in film come La mossa del pinguino – esordio alla regia dell’amico fraterno Claudio Amendola, Suburra, Non ci resta che il crimine, L’agenzia dei bugiardi, I cassamortari (di nuovo diretto da Amendola), L’ultima volta che siamo stati bambini e Flaminia. La sua ultima apparizione televisiva è relativa al programma Rai “La volta buona”, mentre è noto che l’attore non avrebbe ripreso il ruolo di Cesare nella nuova stagione de I Cesaroni, le cui riprese sono attualmente in corso e che verrà dedicata alla sua memoria.
Proprio Claudio Amendola non ha
tardato a ricordare l’amico affermando: “Sarai per sempre mio fratello. Sapevamo che questa
serie nuova sarebbe stata dedicata a lui. Per me è un pezzo di vita
che va via, è dura anche parlare. Mi aspetto che stia borbottando
da qualche parte lassù“. La notizia è indubbiamente un duro
colpo per chi è cresciuto con la fiction Mediaset e che proprio
in Antonello Fassari ritrovava un
personaggio indimenticabile, capace di parlare a giovani e
adulti.