Claudia Cardinale, leggenda del cinema italiano e una delle figure più carismatiche e amate del grande schermo, è scomparsa all’età di 87 anni.
Nata nel 1938 a Tunisi da genitori siciliani, Cardinale entrò nel mondo del cinema dopo aver vinto, nel 1957, un concorso di bellezza che le valse un viaggio alla Mostra del Cinema di Venezia. Educata in francese e cresciuta in una famiglia che parlava dialetto siciliano, all’inizio dovette farsi doppiare nei suoi ruoli italiani. In quegli anni affrontò anche una gravidanza segreta, da cui nacque il figlio Patrick, presentato per alcuni anni come suo fratello minore.
Dopo i primi ruoli, il successo internazionale arrivò nel 1963 con 8½ di Federico Fellini e Il Gattopardo di Luchino Visconti. Nello stesso periodo partecipò a produzioni hollywoodiane come La Pantera Rosa di Blake Edwards e C’era una volta il West di Sergio Leone (1968), diventando uno dei volti più iconici del cinema mondiale.
Negli anni Settanta la sua carriera subì una battuta d’arresto dopo la rottura con il produttore Franco Cristaldi e l’inizio della relazione con il regista Pasquale Squitieri, da cui ebbe una figlia. Nonostante le difficoltà, tornò in auge grazie a Franco Zeffirelli, che la scelse per Gesù di Nazareth (1977), e continuò a lavorare con registi europei come Werner Herzog e Marco Bellocchio. Indipendente e anticonformista, Cardinale divenne famosa anche per il suo carattere libero e la voce roca, tanto da ispirare nel 2022 il libro Claudia Cardinale. The Indomitable.
Negli ultimi decenni si era dedicata al teatro e aveva continuato a recitare in varie lingue, apparendo in film e serie TV fino al 2020. Con la sua scomparsa, il cinema perde una delle sue interpreti più eleganti e carismatiche, capace di attraversare epoche e generi lasciando un’impronta indelebile.