Predator: Badlands ha già ottenuto un primo riscontro positivo dai social media la scorsa settimana, ma ora anche i critici hanno espresso il loro parere sull’ultimo capitolo dell’iconica saga fantascientifica. Sebbene alcuni fan temessero che Badlands si allontanasse troppo dalla formula originale, sembra che il film sia comunque riuscito a soddisfare le elevate aspettative create dai sequel più recenti.
Predator: Badlands ha ricevuto recensioni per lo più positive su Rotten Tomatoes, ottenendo un punteggio dell’86% basato su 51 recensioni. Il consenso è finora stellare per il terzo progetto Predator del regista Dan Trachtenberg, con la maggior parte dei critici che lodano l’approccio unico del film alla formula della saga, che si concentra su una storia sentimentale incentrata sul protagonista Yautja di nome Dek, interpretato da Dimitrius Schuster-Koloamatangi.
Bloody Disgusting afferma che il film prende una “deviazione netta verso l’avventura, con la sua azione propulsiva e ricca di creature che si abbina al brivido polarizzante dell’innovazione Yautja”. Nel frattempo, The Film District ha sottolineato il tono relativamente leggero del film, che a volte può assomigliare “al pilot di un cartone animato vintage del sabato mattina”.
“Tra il sagace compagno, l’adorabile animale domestico non verbale e il protagonista che subisce una crescita personale, Predator: Badlands ricorda spesso il pilot di un cartone animato vintage del sabato mattina, ma non è necessariamente una cosa negativa”.
Non tutti hanno amato “Predator: Badlands”, ma le opinioni variano
Sebbene la maggior parte dei critici abbia espresso un giudizio estremamente positivo su Predator: Badlands, non tutti hanno apprezzato la nuova audace direzione intrapresa dal film. Come già detto, il sequel di fantascienza abbandona la maggior parte delle convenzioni che hanno caratterizzato i film di Predator negli ultimi 38 anni. Invece della bestia titolare che dà la caccia al protagonista, ora lo Yautja è l’eroe, che cerca di dimostrare il proprio valore dando la caccia a un mostro ancora più formidabile, insieme a un androide semidistrutto dell’universo di Alien. The Playlist è rimasto particolarmente deluso dal modo in cui Badlands cerca di evolvere la formula, ma non riesce ad essere altro che una “mutazione riuscita solo a metà”.
“Curiosa mutazione riuscita solo a metà nella stirpe di ”Predator“, ‘Badlands’ vuole trascendere gli istinti primari del franchise. Invece, dimostra che a volte sopravvivere significa sapere cosa non evolvere”.
Sembra che molte delle cose che la maggior parte dei critici ha trovato soddisfacenti sembrino invece dare fastidio ad altri. Il cambio di genere è stato apprezzato dalla maggior parte delle recensioni, ma Deadline ha ritenuto che il film perda slancio perché presenta un Predator che non condivide più le qualità di “macchina da guerra spietata e inarrestabile” dei suoi predecessori.
“Le scene d’azione non sembrano mai galvanizzare e, a un certo punto, il predatore, un tempo macchina da guerra spietata e inarrestabile, ha semplicemente perso il suo fascino minaccioso. Il tutto sembra un po’, beh, sciocco”.
In ogni caso, il pubblico scoprirà se Predator: Badlands sarà all’altezza della serie quando uscirà nelle sale alla fine di questa settimana.


