Una battaglia dopo l’altra, Martin Scorsese elogia il film: “Straordinario e attualissimo”

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Scritto e diretto da Paul Thomas Anderson, ispirato al romanzo Vineland di Thomas Pynchon del 1990, il film Una battaglia dopo l’altra (qui la nostra recensione) segue Leonardo DiCaprio nei panni di un ex rivoluzionario che, dopo il ritorno del nemico dopo 16 anni, deve riunirsi con i suoi compagni ex rivoluzionari per salvare sua figlia. Il cast include anche il due volte vincitore dell’Oscar Sean Penn (Mystic River, Milk), il vincitore dell’Oscar Benicio del Toro (Traffic), Regina Hall, Teyana Taylor e Chase Infiniti al suo debutto cinematografico. Il film, descritto come un altro imponente capitolo della filmografia di Anderson, ha ora ricevuto anche gli elogi di Martin Scorsese.

Dopo la proiezione di Una battaglia dopo l’altra alla Directors Guild of America, Scorsese ha infatti moderato una sessione di domande e risposte con Paul Thomas Anderson, durante la quale ha elogiato il suo nuovo film. Scorsese lo ha infatti definito “un film affascinante e straordinariamente realizzato” che presenta “interpretazioni straordinarie in ogni scena”. Scorsese ha anche parlato dei “punti tematici” del film, descrivendoli come “attualissimi”, e ha sottolineato l’attenzione urgente del film sulla polarizzazione politica e ideologica.

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Anche Steven Spielberg ha elogiato Una battaglia dopo l’altra

Martin Scorsese è in realtà il secondo regista leggendario a elogiare il nuovo film di Paul Thomas Anderson. All’inizio di questo mese, Steven Spielberg ha condiviso una recensione entusiastica di Una battaglia dopo l’altra, lodandone l’azione incessante, i temi attuali e la commedia assurda. “Che film folle, oh mio Dio. C’è più azione nella prima ora di questo film che in tutti gli altri film che hai diretto messi insieme. Tutto, è davvero incredibile. È un tale miscuglio di cose così bizzarre e allo stesso tempo così rilevanti, che penso siano diventate sempre più rilevanti rispetto a quando hai finito la sceneggiatura, hai riunito il cast e la troupe e hai iniziato la produzione”, ha affermato Spielberg.

Non ho mai visto un film che sia così simile, dal punto di vista del tono, a “Il dottor Stranamore” di Stanley Kubrick. – ha continuato Spielberg – Questo film offre una sorta di commedia assurda, presa molto sul serio, perché riflette molto bene ciò che sta accadendo oggi, ogni giorno, in tutto il Paese. Ma lo porta a un punto in cui viene voglia di ridere, perché se non si ride, si finisce per urlare: “È troppo reale”. E così hai quello sfogo. Kubrick ha usato l’armageddon come un modo per raccontare la sua storia, per fare la sua dichiarazione”.

“E c’è qualcosa che ci porta allo stesso limite di quel tipo di sensazione assurda, un tono, che prendi molto sul serio, ma preghi per un qualche tipo di sollievo, un qualche tipo di stimolo a ridere. Ho riso nervosamente per tutto il film Dr. Stranamore e, più che nervosamente, mi sono divertito un mondo a ridere per tutto il tempo. Ma è interessante dove si ride qui, dove ci si permette di ridere e poi quando si smette”

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Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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