La la Land in streaming su NOW TV: sei segreti tecnici del film di Damien Chazelle

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Vero e proprio fenomeno dell’ultima stagione cinematografica e protagonista, insieme a Moonlight, dell’Oscar-Gate, La la Land di Damien Chazelle è disponibile in streaming senza contratto su NOW TV.

Ha aperto tra gli applausi, le lacrime e le ovazioni la 73° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e si è imposto da subito per le musiche travolgenti, l’omaggio al cinema classico, la bravura degli attori e il comparto tecnico del film assolutamente di prim’ordine. Al suo secondo film, Damien Chazelle ha confermato di essere una vera e propria promessa a Hollywood, dopo aver trafitto i cuori degli spettatori con Whiplash.

 

Del film si conosce quasi tutto, dettagli, particolari, curiosità, che hanno contribuito a creare il mito di un musical che promette di essere senza tempo, soprattutto grazie a Emma Stone e Ryan Gosling, che interpretano Mia e Sebastian, due sognatori innamorati disposti a tutto pur di realizzarsi.

Record di vittorie ai Golden Globes 2017, con una percentuale del 100% di statuette portate a casa e anche grande protagonista agli Oscar 2017, dove ha portato a casa i premi musicali, il riconoscimento alla fotografia, alla regia e ovviamente alla migliore attrice protagonista.

Ma ci sono alcuni dettagli tecnici del film che forse nemmeno i fan più accaniti conoscono. Ecco alcuni segreti tecnici sulla realizzazione di La la Land, che potete rivedere on demand su NOW TV.

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  • Il finto piano-sequenza

La sequenza di aperture con il logo CinemaScope sembra un lungo piano sequenza di sei minuti, ma in realtà si tratta di tre riprese connesse.

  • Suonare dal vivo

Stando a quanto dichiarato dal compositore Justin Hurwitz, tutte le esecuzioni al pianoforte sono state prima registrate da Randy Kerber, un pianista professionista, durante la pre-produzione. Ryan Gosling ha passato due ore al giorno, sei giorni a settimana, a seguire lezioni di pianoforte per imparare a suonare quelle musiche. Per l’inizio delle riprese, Gosling era in grado di eseguire tutte le musiche al piano nelle scene del film, senza l’utilizzo di controfigure o CGI. La cosa buffa è che nella vita reale Gosling suona la chitarra e ha dovuto imparare a suonare il piano, mentre Jon Legend, che nel film interpreta il suo compagno di banda, che nella vita reale suona il piano, ha dovuto imparare a suonare la chitarra per il film.

  • Cantare dal vivo

Emma Stone ha cantato “Audition (The Fools Who Dreams)” dal vivo. Ha deciso lei quando scivolare dal dialogo al canto. Non c’era una versione preregistrata della traccia con cui fare un playback. Justin Hurwitz, il compositore della canzone, era in un’altra stanza a suonare per Emma, nelle sue orecchie. Il regista Damien Chazell ha detto che la decisione di girare la scena così era stata presa per dare all’attrice il controllo della scena. Emma Stone ha girato la scena in cui canta “Audition” nove volte, Chazelle ha montato nel film la seconda registrazione.

  • Improvvisazione

La battuta di Sebastian “Questa è L.A., adorano ogni cosa ma non apprezzano nulla” (that’s L.A. They worship everything and they value nothing) è stata una improvvisazione di Ryan Gosling che aveva sentito questa frase dalla compagna, Eva Mendes, che l’aveva pronunciata come una battuta.

  • A caccia della luce

La troupe aveva una finestra di tempo molto limitata, di 30 minuti (secondo il direttore della fotografia, Linus Sandgren, era il tempo tra le 19.20 e le 19.50), nell’arco di due giorni, per girare la scena di ballo alla luce viola del tramonto sulle colline di Hollywood. Stando a quanto dichiarato da Damien Chazelle, Emma Stone e Ryan Gosling hanno realizzato cinque ciak buoni, e dopo ogni ripresa, cominciavano dall’inizio con gli assistenti che si asciugavano il sudore prima di ricominciare la sequenza di danza. Quella che vediamo nel film è la quarta ripresa.

  • La pellicola

La la Land è il primo film a vincere il premio Oscar alla migliore fotografia (nel 2017 a Linus Sandgren) per un film completamente girato in pellicola, dai tempi di “Inception” di Christopher Nolan non accadeva. Era il 2010 e il direttore della fotografia premiato fu Wally Pfister.

Oltre a raccontare di folli e sognatori, dunque, La la Land è stato anche fatto da sognatori e folli che hanno lavorato e sperimentato, costruendo una storia semplice nell’intreccio ma impreziosita da virtuosismi, impegno, talento e tantissima passione per il cinema di ieri e di domani. Il film ha catturato l’attenzione del pubblico e della critica e si può vedere e rivedere, adesso, su NOW TV.

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