La Disney non ha mai nascosto la verità dietro il reshoot, a riprese ormai ultimate, di Rogue One: A Star Wars Story, il primo spin-off del franchise diretto da Gareth Edwards.
Qualcosa nel montaggio finale non funzionava, e per questo motivo fu assunto all’ultimo momento lo sceneggiatore Tony Gilroy (The Bourne Identity, Michael Clayton) per rivedere gran parte delle scene.
Di questo processo ha parlato lo stesso Gilroy in una recente intervista, dove sono emersi maggiori dettagli in merito all’operazione:
“Prima di Rogue One non mi ero mai interessato a Star Wars, quindi non ho vissuto questo lavoro con un atteggiamento di riverenza. Non ne ero affatto spaventato, tuttavia quando sono arrivato la Disney era davvero nei guai…potevo soltanto migliorare la loro situazione“.
Rogue One: A Star Wars Story – la recensione del film
Sappiamo che nella sceneggiatura originale il personaggio di Orson Krennic era trattato in modo differente e che Jyn e Cassian sarebbero in realtà sopravvissuti all’azione kamikaze che vediamo alla fine del film.
Diretto da Gareth Edwards su una sceneggiatura di Gary Whitta e Chris Weitz, Rogue One a Star Wars Story è un film prequel ambientato negli anni tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza. Nel cast del film Felicity Jones, Mads Mikkelsen, Rizz Ahmed, Diego Luna, Forest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.
La sinossi del film: Dalla LucasFilm arriva il primo standalone del mondo di Star Wars, Rogue One A Star Wars Story, una nuova epica avventura. In tempo di conflitto, un gruppo di improbabili eroi si unisce per una missione: rubare i piani della Morte Nera, l’arma di distruzione definitiva dell’Impero. L’evento chiave nella timeline degli eventi di Star Wars mette insieme persone ordinarie che scelgono di fare cose straordinarie, diventando così parte di qualcosa di più grande di loro stessi.