Theo Angelopoulos (a
cui idealmente è dedicata quest’edizione), Martin Scorsese,
Neil Jordan, Ridley Scott: autori tanto diversi,
diversamente estremi, creatori di immagini e di leggende nella
storia del cinema. Sono loro i protagonisti nascosti della nuova
sigla delle Giornate degli Autori, appositamente ideata da Frame by
Frame nel segno del fascino della creatività e tutta giocata sui
cromatismi del bianco, del nero, delle sfumature e del rosso
appassionato che da sempre è il colore-simbolo della sezione
indipendente alla Mostra del Cinema di Venezia.
sigla Giornate degli Autori :
Sono segni, immagini e suggestioni che prendono forma e si dissolvono in uno schermo che si trasforma in una grande pagina bianca solcata da parole, appunti, macchie d’inchiostro.
Pagine di script si alternano così a schizzi, acquerelli, con la consistenza materica e i colori di carta.
“E’ il processo creativo che abbiamo cercato di riassumere in un flash – dicono gli autori della sigla – un processo fatto di tentativi, talora di ripensamenti, che alla fine conduce alla bellezza dell’opera compiuta. Scorci inusuali di Venezia e del Lido si mescolano così ad appunti e vere pagine di sceneggiatura. La sfida – solo per i cinefili più rigorosi – è riconoscere personaggi, situazioni, film a colpo d’occhio”.
Il suono, quasi una struggente e lancinante jam session, è stato anch’esso concepito appositamente per le Giornate degli Autori dai Têtes de Bois che hanno generosamente messo la loro musica al servizio di un’idea e un’emozione con la libera reinterpretazione della melodia di “Abbasso Nixon”. “L’incontro simultaneo di tanti e diversi talenti – dice Giorgio Gosetti, delegato generale delle Giornate – è un autentico regalo che ci siamo fatti per il decennale e che dal primo giorno della Mostra condivideremo con il nostro fantastico pubblico”.