Venezia 70: un commento sui vincitori

Sacro GRA

Venezia 70-vincitoriSi è conclusa da pochi minuti la cerimonia di premiazione della 70esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, mentre impazzano ancora in Sala Grande i festeggiamenti di Gianfranco Rosi e della sua squadra per la vittoria del Leone d’Oro a Sacro GRA, documentario italo-francese che ha portato a casa un premio che definire inaspettato è dire poco.

 

Sacro GRA posterTutti i pronostici che la stampa e il pubblico si sono divertiti a fare nelle ultime ore sono andati in fumo in due sole parole, quando Bernardo Bertolucci, presidente di Giuria di Venezia 70, ha annunciato il titolo del film che è costato a Rosi fatica e impegno e circa due anni di riprese. Resta con un contentino Philomena, di Stephen Frears, che aveva tanto commosso pubblico e critica; al film britannico va infatti il premio per la Migliore sceneggiatura, firmata dall’interprete Steve Coogan e da Jeff Pope. Il film aspirava senza dubbio a premi più prestigiosi, come la Coppia Volpi alla migliore protagonista, Judi Dench, ma tutto sommato la sceneggiatura è a tutti gli effetti il punto forte del film, per cui in questo caso Bertolucci e compagnia non sono poi tanto andati lontano dalla “giustizia” popolare. Premio Speciale della Giuria a Die Frau Des Polizisten, film tedesco di Philip Groning: per questo film si sono invece avverate le previsioni, dal momento che secondo l’opinione comune non era un film da Leone, ma allo stesso tempo ha intrinseco un valore morale e artistico che non poteva passare inosservato.

Premio indiscutibilmente meritato per il giovane Tye Sheridan, il protagonista di Joe di David Gordon Green, che ha senza dubbio davant a sè un futuro radioso, dopotutto i contendenti a questa categoria erano davvero pochi. Il premio ai giovani, si sa, mette tutti più o meno d’accordo, mentre la Coppa Volpi per le migliori interpretazioni potrebbero di contro creare qualche discussione in più: il premio per la migliroe interpretazione femminile ad Elena Cotta è stato un riconoscimento dovuto e gradito, perchè la grande attrice di teatro ha davvero brillato in Via Castellana Bandiera di Emma Dante, anche se tutti davano per vincitrice la Dench di Philomena. La grande attrice inglese però è una fuoriclasse, talmente superiore che avrebbe dovuto gareggiare fuori concorso, per cui la Cotta non è una scelta che ci dispiace molto. La Coppa Volpi al migliore attore è andata invece a Themis Panou, grande interprete protagonista di Miss Violence, il film greco di Alexandros Avranas, e anche questa scelta sconvolge i pronostici che davano per favorito Scott Haze di Child of God.

miss violence recensione poster

Desta perplessità il Gran Premio della Giuria a Jiaoyou di Tsai Ming-liang, seppure figurava trai pronostici dati per certi. Miss Violence si aggiudica anche il Leone d’Argento per la migliore regia, premio che, a parte la forza e la bellezza del film, poteva essere assegnato con più giustizia ad Amos Gitai per il suo Ana Arabia.

Del Leone d’Oro abbiamo già detto: Sacro GRA convince a tal punto la Giuria di Venezia 70 da farsi assegnare l’ambita statuetta a quattro zampe, ma l’idea è che il Presidente di Giuria Bertolucci abbia ignorato i favoriti (tra cui Tom à la Ferme) e i preferiti ( Philomena su tutti).

La 70esima edizione si chiude quindi con un giudizio spiazzante, che ha strappato applausi inaspettati e che ha reso felice tutti i “freak” che si muovo intorno al GRA e che Rosi ha filmato nel corso del suo lungo lavoro.

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