

Premio indiscutibilmente meritato per il giovane Tye Sheridan, il protagonista di Joe di David Gordon Green, che ha senza dubbio davant a sè un futuro radioso, dopotutto i contendenti a questa categoria erano davvero pochi. Il premio ai giovani, si sa, mette tutti più o meno d’accordo, mentre la Coppa Volpi per le migliori interpretazioni potrebbero di contro creare qualche discussione in più: il premio per la migliroe interpretazione femminile ad Elena Cotta è stato un riconoscimento dovuto e gradito, perchè la grande attrice di teatro ha davvero brillato in Via Castellana Bandiera di Emma Dante, anche se tutti davano per vincitrice la Dench di Philomena. La grande attrice inglese però è una fuoriclasse, talmente superiore che avrebbe dovuto gareggiare fuori concorso, per cui la Cotta non è una scelta che ci dispiace molto. La Coppa Volpi al migliore attore è andata invece a Themis Panou, grande interprete protagonista di Miss Violence, il film greco di Alexandros Avranas, e anche questa scelta sconvolge i pronostici che davano per favorito Scott Haze di Child of God.
Desta perplessità il Gran Premio della Giuria a Jiaoyou di Tsai Ming-liang, seppure figurava trai pronostici dati per certi. Miss Violence si aggiudica anche il Leone d’Argento per la migliore regia, premio che, a parte la forza e la bellezza del film, poteva essere assegnato con più giustizia ad Amos Gitai per il suo Ana Arabia.
Del Leone d’Oro abbiamo già detto: Sacro GRA convince a tal punto la Giuria di Venezia 70 da farsi assegnare l’ambita statuetta a quattro zampe, ma l’idea è che il Presidente di Giuria Bertolucci abbia ignorato i favoriti (tra cui Tom à la Ferme) e i preferiti ( Philomena su tutti).
La 70esima edizione si chiude quindi con un giudizio spiazzante, che ha strappato applausi inaspettati e che ha reso felice tutti i “freak” che si muovo intorno al GRA e che Rosi ha filmato nel corso del suo lungo lavoro.


