Si è conclusa qualche instante fa a Venezia 72 la proiezione di Sangue del mio sangue, il film in concorso di Marco Bellocchio e dalle prime notizie che arrivano, la fine della proiezione è stata accolta da applausi da tutta la platea di giornalisti, nazionali e internazionali. Vi ricordiamo che tra poco pubblicheremo anche un commento più approfondito, la consueta recensione.
Sangue del mio sangue è una produzione Italia/Svizzera e vede protagonisti Roberto Herlitzka, Pier Giorgio Bellocchio, Lydiya Liberman, Fausto Russo Alesi, Alba Rohrwacher, Federica Fracassi, Filippo Timi.
Sinossi
Federico, giovane uomo d’armi, viene spinto dalla madre a recarsi
nella prigione-convento di Bobbio dove suor Benedetta è accusata di
stregoneria per aver sedotto Fabrizio, fratello gemello di
Federico, e averlo indotto a tradire la sua missione sacerdotale.
La madre preme affinché Federico riabiliti la memoria del gemello,
ma anche lui viene incantato da Benedetta che sarà condannata alla
prigione perpetua e murata viva. Ma Federico, trent’anni dopo,
diventato cardinale, incontrerà nuovamente Benedetta, ancora
rinchiusa tra quelle mura… Ai giorni nostri, a quel portone del
convento trasformato poi in prigione e apparentemente abbandonato,
bussa Federico Mai, sedicente ispettore del Ministero, accompagnato
da Rikalkov, un miliardario russo, che lo vorrebbe acquistare. In
realtà quel luogo è ancora abitato da un misterioso “Conte” che
occupa abusivamente alcune celle dell’antica prigione e che si
aggira in città solo di notte… La presenza dei due forestieri mette
in agitazione l’intera comunità di Bobbio, che sotto la guida del
“Conte” tenta di vivere grazie a frodi e sotterfugi, ostacolando in
ogni modo la modernità che avanza inesorabilmente. Ma il nuovo è
migliore del vecchio?