Che si tratti di scene eliminate o di bozze iniziali, è abbastanza raro che tutto ciò che è presente nella sceneggiatura di un film rientri nella versione dello stesso destinata al grande schermo. E lo script Avengers: Endgame non fa eccezione!
Dopo anni trascorsi a tenere nascosta – anche agli stessi membri del cast (tranne a Robert Downey Jr.) – la sceneggiatura del film di Anthony e Joe Russo, la Marvel l’ha finalmente resa disponibile come parte della campagna promozionale del film in vista della prossima edizione degli Oscar.
Ecco alcuni nuovi dettagli emersi dallo script:
La distruzione di un’Audi
Col passare
del tempo, i grandi blockbuster necessitano di un budget sempre più
ingente: è inevitabile, quindi, l’inserimento del product
placement in film di successo. La Casa di Topolino può gestire
il budget come meglio crede, ma di certo anch’essa non è esclusa da
alcuni vincoli.
Prima del ritorno di Ant-Man dal Regno Quantico, la sceneggiatura prevedeva alcune scene che avrebbero dato un senso ancora più forte alla devastazione provocata da Thanos. Una di queste scene includeva anche la distruzione di un’Audi. Probabilmente, gli sceneggiatori McFeely e Markus avevano soltanto il desiderio di vedere la celebre automobile fatta a pezzi. Qualunque sia stata la ragione, è interessante che nello script sia stato menzionato il modello specifico dell’auto…
Il tentativo fallito di Ant-Man
Uno dei segreti che Endgame non è riuscito a tener così ben nascosto è il fatto che Bruce Banner e Hulk si sarebbero completamente fusi in un’unico personaggio che in sceneggiatura è stato chiamato Smart Hulk. Per alcuni non è stato così sorprendente vederlo per la prima volta sul grande schermo, quando il personaggio condivide la sua nuova fama con alcuni piccoli ammiratori.
Nel film, vediamo che Ant-Man cercare di ottenere un po ‘di quella fama, ricevendo in cambio soltanto disapprovazione. Questo momento, in realtà, non era presente nella sceneggiatura. Che sia stato improvvisato o semplicemente eliminato dalla bozza inviata ai membri dell’Academy… è comunque un’omissione interessante.
Smart Hulk e Bill Nye sono buoni amici
Quando i Vendicatori iniziano a testare la possibilità di viaggiare nel tempo grazie ad Ant-Man, sono tutti un po’ preoccupati. È vero, hanno Smart Hulk dalla loro parte, ma sono in molti a nutrire ancora dei dubbi sul piano e sulla sua effettiva riuscita.
Per cercare di tranquillizzare i Vendicatori, Smart Hulk condivide alcuni dettagli salienti sul proprio passato. Il più sorprendente di tutti è che lui e Bill Nye sono buoni amici! Ciò significa che prima o poi vedremo uno spin-off su Smart Hulk e Bill Nye destinato a Disney +? Probabilmente no, visto e considerato che Nye è attualmente coinvolto in una serie di cause legali contro la Disney… ma come si dice: mai dire mai, no?
Tony ringrazia Rocket Raccoon
Tony Stark
è molto più del suo ego smisurato. In
genere, ritiene di essere sempre il più intelligente di tutti… e
nella maggior parte dei casi ha perfino ragione! Ma quando si
tratta di avere a che fare con gli altri Vendicatori, le cose
diventano un tantino più complicate…
Al di là della sua intelligenza, Tony non è una persona che si abbandona con facilità a complimenti o ringraziamenti. In una scena presente nello script, tuttavia, Tony ringrazia Rocket Raccoon dopo aver sistemato una parte del nuovo tunnel quantistico. Rocket risponde: “Abituati a dire grazie!”. È un momento molto breve, ma è sicuramente uno di quei momenti che non avremmo mai visto nei precedenti film con Iron Man…
Il divieto di accesso ai poteri della Gemma della Realtà
Mentre i nostri eroi si riuniscono per cercare di mettere insieme un piano per recuperare le Gemme dell’Infinito, li vediamo intenti a riesaminare tutto ciò che sanno sulle stesse. Quando Thor prende parola, è in realtà un po’ confuso e fatica a fornire informazioni utili sulla Gemma della Realtà.
Una battuta di Thor sulla Pietra della Realtà che è stata tagliata dal film riguarda il fatto che ai poteri della Pietra in questione si poteva avere accesso solo ogni 5.000 anni in base alla sua posizione. Un’informazione che di per sé non ha influenzato il piano dei Vendicatori, ma è comunque interessante al fine di capire quanto sia stato complicato per Thor e Jane accedere ad Aether in Thor: The Dark World.
Rocket accarezza l’idea di uccidere Thor
Come parte del piano attuato in Endgame, i Vendicatori partono in squadre di due o tre per cercare di trovare tutte le Gemme dell’Infinito. Quando Thor e Rocket arrivano ad Asgard durante gli eventi di Thor: The Dark World, Rocket fa fatica a convincere Thor, che è ancora impegnato ad elaborare alcune questioni personali. Il Dio del Tuono scompare all’improvviso, lasciando Rocket da solo.
Una battuta nella sceneggiatura che è stata tagliata dal film, rivela che Rocket, in merito alla scomparsa di Thor, avrebbe dichiarato: “Lo potrei uccidere e dare la colpa agli elfi oscuri”. Naturalmente, Rocket non avrebbe mai ucciso Thor, ma è divertente sapere che unabattuta del genere sarebbe potuta finire nel film.
Il Cap del presente contro il Cap del 2012
A causa di
alcuni contrattempi durante la sua presenza a New York, il Captain
America del presente finisce per combattere contro il Captain
America del 2012. Una parte di questa battaglia che non era
presente nella sceneggiatura e che invece è stata realizzata per il
film è quando il Cap del presente viene bloccato per il collo dal
Cap del 2012, solo per rivelare poi all’altro che: “Bucky è
vivo!”
Ciò consente al Cap del presente di liberarsi dalle braccia del Cap del 2012 e congelarlo grazie allo scettro di Loki. La sceneggiatura inizialmente semplificava di molto la scena, mettendo in scena lo scettro nelle mani del Cap del presente senza questo scambio di battute.
Un cameo dell’elmo di Iron Patriot
Proprio quando sembra che i nostri eroi hanno vinto recuperando tutte le Gemme dell’Infinito e annullando lo schiocco di Thanos, il Titano Pazzo attacca la base dei Vendicatori, lasciandone molti tra le macerie, tra cui Ant-Man.
Nella sceneggiatura, ci si focalizza molto sul fatto che mentre Ant-Man emerge dalle macerie, sta mentendo sull’elmo di Iron Patriot. In nessun altro punto della sceneggiatura o del film si fa nuovamente riferimento a questo momento. Ci chiediamo se gli sceneggiatore Markus e McFeely avessero dei piani più grandi in qualche altra versione della sceneggiatura, dal momento che abbiamo già visto Rhodey indossare l’armatura di Iron Patriot in Iron Man 3: quindi, sembra che in origine la cosa fosse destinata ad essere molto di più del classico easter egg che i fan avrebbero sicuramente apprezzato…
La confusione di Occhio di Falco
Quando Thanos attacca la base dei Vendicatori verso la fine del film, ha anche le Gamora e Nebula del 2014 con lui, che alla fine si ritrova a combattere contro la Nebula del presente. Le due Nebule si muovono avanti e indietro nel tempo, mentre la versione odierna cerca di riconciliarsi con la versione del 2014.
Alla fine, l’attuale Nebula spara alla Nebulosa del 2014 e la debilita. Ciò che la sceneggiatura indica e che invece il film ha lasciato fuori è che “Clint raccoglie il guanto, molto confuso”, con lo stesso che esclama “Non ci proverò neanche a chiedere perché!”. Ti siamo vicini, Clint! Tutta questa continuity relativa ai viaggio nel tempo può far davvero venire il mal di testa…
Thor sa che Valchiria è una leader molto più valida
Dopo che i
nostri eroi vincono la battaglia e Thanos viene sconfitto, vediamo
Thor e Valchiaria parlare per l’ultima volta prima di dirsi addio.
Nel film, Thor dice a Valchiaria che è arrivato per lei il momento
di guidare Asgard. Una battuta di Thor presente nella sceneggiatura
e tagliata invece dal film riguarda proprio l’ammissione da parte
del figlio di Odino che Valchiria è “un sovrano di gran lunga
migliore di quanto potrebbe mai esserlo lui”.
È sorprendente che proprio questa battuta non sia finita nella versione del film uscita in sala, dal momento che non sminuisce il viaggio che Thor o Valchiaria hanno intrapreso fino a questo punto, né compromette qualche futura implicazione narrativa che potremmo vedere in Thor: Love and Thunder.
Fonte: ScreenRant