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Iron Man: 14 cose che lo rendono più contraddittorio di Thanos

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Iron Man: 14 cose che lo rendono più contraddittorio di Thanos

L’Iron Man di Robert Downey Jr. è senza dubbio il personaggio più carismatico del MCU, con buona pace di Captain America che dovrebbe essere il leader indiscusso. La sbruffoneria, l’acume, il potere di Tony, ne fanno un personaggio da amare e ammirare, ma quelle sue stesse caratteristiche, unite a parecchia presunzione, lo hanno spinto, qualche volta, troppo lontano, fino a fargli compiere azioni non proprio nobili.

Oltre alle buone azioni da eroe, Stark ha anche compiuto atti di cui si vergogna. Naturalmente, mettendo a rischio la sua stessa vita, ha sempre cercato di rimediare ai suoi atti vergognosi, ma sembra che per lui le lezioni siano molto dure da imparare.

Certo, alla luce di quanto emerso da Avengers: Infinity War (e da tutti i precedenti film), i comportamenti alquanto contestabili di Iron Man lo fanno avvicinare sempre di più al villain Thanos, una delle figure più complesse finora apparse nel MCU.

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Ecco di seguito le 20 cose che, secondo CBR, rendono il personaggio di Iron Man ancora più contraddittorio di Thanos:

Ha reclutato un adolescente

Un parte dei fan della Marvel era entusiasta all’idea di vedere Tony Stark che portava nel suo team Spider-Man per combattere la Guerra Civile contro Captain America. Per altri invece si è trattata di una scelta sconsiderata, dal momento che Peter Parker è soltanto un adolescente che non ha mai affrontato responsabilità del genere.

Così, il atteso ritorno dell’uomo ragno “a casa” nella sua prima vera apparizione nel MCU, è stata accompagnata da commenti più che positivi e al tempo stesso contraddittori.

Se poi pensiamo che Tom Holland ha davvero un volto immacolato, quasi infantile, il fatto che Tony lo abbia reclutato per gettarsi nel bel mezzo di una guerra è davvero assurdo.

Ha “provocato” Hulk

The Avengers è stato il primo film collettivo ad essere prodotto dai Marvel Studios, presentando al pubblico la squadra dei supereroi come fronte di difesa della terra contro l’attacco di Loki e del suo esercito.

Ma sappiamo che le cose non sono sempre filate lisce per i Vendicatori: nel film infatti vediamo Tony mentre continua a “provocare” Bruce Banner, così da ottenere da lui la trasformazione in Hulk

E considerando quanto siano incredibilmente distruttivi i poteri del gigante verde, non è stata proprio la mossa più intelligente.

Lo scudo di Captain America

Al culmine della loro guerra civile, Tony Stark costringe l’avversario Captain America a rinunciare al suo scudo perché “non era meritevole”, in una scena dal fattore emotivo non indifferente.

Così, mentre vediamo Tony (l’uomo moderno del presente) che giudica il patriottismo e la morale di Steve (l’uomo del passato), è chiaro che in quel momento si sta derubando l’eroe del suo bene più prezioso. Prezioso per chiunque lo porti con sé…

Problemi di sobrietà

Bere e mettersi al volante può mettere in pericolo se stessi e gli altri, ma cosa succede se alzare troppo il gomito viene associato ad una delle “qualità” di un supereroe, ovvero il volo?

Questo è esattamente ciò che fa Tony in Iron Man 2: avrebbe potuto schiantarsi causando danni irreparabili a se stesso, o avrebbe potuto perdere il controllo della armatura, e dare fuoco a persone o edifici perché si sentiva un po brillo…

Dà a Peter il permesso di usare armi

Tony Stark ha progettato e regalato a Peter Parker il suo costume di Spider-Man con tantissimi gadget a disposizione e diverse armi letali, come svelato durante l’inseguimento al team di Avvoltoio. Insomma, è come se avesse dato il suo permesso ad un ragazzo di usare un’arma, permettendo così ad un supereroe – seppur giovanissimo – di diventare potenzialmente un super criminale.

Il peggior party di sempre

La spavalderia di Tony Stark è uno dei moviti per cui amiamo e odiamo il personaggio, ma rappresenta l’elemento più contraddittorio della sua personalità.

Quando Tony viene sfidato dal Mandarino in Iron Man 3, decide di invitare chiunque ad un party a casa sua a Malibu, e i suoi antagonisti non perdono tempo attaccando dall’alto la sua dimora. La villa viene così distrutta, Pepper riesce a sopravvivere a malapena, e la vita di tantissima gente è stata messa in pericolo. Tutto questo perché il suo fragile orgoglio era stato “minacciato”…

Il peggior mentore per Spider-Man

Tony Stark sta assumendo a tutti gli effetti le sembianze di un mentore per il pupillo Spider-Man nel MCU. Eppure certe sue azioni lasciano intendere il contrario, o almeno, che sia in realtà un pessimo insegnante per il ragazzo.

Lascia che Peter torni a New York dopo la Guerra Civile e si ripresenta solo per rimproverarlo, non ha un piano per la sua “fuga” dalla battaglia, lo getta nella mischia senza considerare gli alti rischi…e flirta senza vergogna con sua zia!

Ha fondato il Damage Control

Come rivelato in Spider-Man: Homecoming, Tony Stark ha fondato il Damage Control, cioè un’azienda che lavora per sistemare gli errori e i disastri “causati” dall’intervento dei supereroi in determinate circostanze.

E in quanto azienda vera e propria, il Damage Control ha i suoi dipendenti e deve fare soldi in qualche modo: insomma, non è assurdo che Stark stia guadagnando grazie ai problemi da lui creati? Per non parlare del fatto che questa attività Adrian Toomes a una vita da criminale e a diventare l’ Avvoltoio

Non è interessato a “liberare” gli Avengers

L’idea che Iron Man sia favorevole gli Accordi di Sokovia fin dall’inizio, diventa ancora più grave quando le cose iniziano ad andare nel verso che abbiamo visto in Civil War. Tony rimane infatti fedele ai patti che fanno imprigionare i Vendicatori e non fa niente per liberarli, al contrario di Steve Rogers

Ha bullizzato Killian

Iron Man 3 ha mostrato le conseguenze del passato di Tony Stark e le cattive scelte di comportamento nei confronti di un ex collega, ora trasformatosi nel ricco e potente Aldrich Killian. In effetti, da ciò che ci veniva raccontato nel film, il villain del film è stato vittima di bullismo da parte di Stark, e anche se non possiamo affermare che Killian sia totalmente innocente, Tony appare crudele senza motivo…insomma, dopo Ultron un altro antagonista “creato” dal protagonista.

L’incontro con Zia May

Quella vista in Spider-Man: Homecoming era una zia May decisamente ringiovanita rispetto ai precedenti adattamenti, interpretata da Marisa Tomei.

I suoi piccoli e comici momenti con Tony Stark tuttavia hanno lasciato interdetti molti spettatori, di cui Peter Parker è il primo e diretto, proprio perché a disagio di fronte alle avances del playboy rivolte a May.

Inoltre vi ricordiamo che durante gli eventi di Homecoming Tony e Pepper sono sul punto di fidanzarsi, mentre lui sembra fare la corte a zia May…

L’attacco sconsiderato a Thanos

Sebbene Tony Stark avesse saggiamente pensato di restare a terra e radunare le truppe in attesa dell’arrivo di Thanos, non è proprio ciò che ha fatto in Avengers: Infinity War.

Dopo aver messo in salvo Doctor Strange e Spider-Man ancora una volta, Iron Man vola per raggiungere Thanos nello spazio e combattere finalmente tutti gli incubi che lo tormentavano da anni.

Molto vicino ad annientare il Titano Pazzo, è curioso come in realtà sia proprio lui a cercarlo, quasi in modo sconsiderato, senza pensare alle conseguenze o alla vita di chi ha lasciato dietro (Pepper Potts, ad esempio). Forse i Vendicatori avrebbero avuto una possibilità se fossero rimasti tutti sulla Terra insieme?

Chissà, ma sta di fatto che Tony ha diviso le loro forze a causa del suo stesso orgoglio, di nuovo.

Ha costruito una fortuna con l’industria delle armi

Il primo film su Iron Man si apre proprio con Tony che capisce quanto sia sbagliata la filosofia dell’azienda Stark e decide successivamente di smantellare tutto il sistema per favorire invece lo sviluppo di nuove tecnologie.

Non dimentichiamo che la Stark Industries ha ricavato la sua fortuna fabbricando armi incredibilmente distruttive vendendole al miglior offerente, spesso usate in guerra.  Si potrebbe comunque pensare che Tony abbia soltanto “ereditato” il business di famiglia e che non fosse a conoscenza della distruzione che la società (e Obadiah Stane) stava causando.

C’è da dire che, anche se fosse stato così, Stark ha continuato ad incassare le conseguenze di un patrimonio inestimabile, sperperando denaro, organizzando feste, e solamente quando è diventato Iron Man ha intrapreso la strada verso la redenzione.

Ha creato Ultron

L’atto forse peggiore che Tony Stark abbia mai compiuto, qualcosa che lo fa avvicinare pericolosamente al “rivale” Thanos, è sicuramente l’aver creato Ultron.

Se ricordiamo bene, in Avengers: Age of Ultron Bruce Banner era apparso alquanto titubante riguardo il progetto, con Tony invece sicuro di sé e determinato ad andare a fondo. Certo, la vita dell’androide non è stata così determinante per il futuro dell’umanità e i Vendicatori sono riusciti ad evitare la catastrofe, ma cosa sarebbe successo in caso contrario?