Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, cosa funziona e cosa no nel film di J.J. Abrams

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE IMPORTANTI SPOILER SU STAR WARS: L’ASCESA DI SKYWALKER

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker (qui la nostra recensione) sta ricevendo alcune tra le critiche più contrastanti che siano mai state riservate ad uno dei nove film della “Saga degli Skywalker”: ciononostante, è sicuramente un film destinato ad aprire un profondo dibattito e del quale si parlerà per molto tempo.

Alcuni, ovviamente lo ameranno, mentre altri, probabilmente, lo odieranno. Ma trattandosi del finale di un arco narrativo iniziato ben 42 anni, accontentare tutti era letteralmente impossibile. Ma cosa ha funziona davvero e cosa invece no nel film di J.J. Abrams? Proviamo a spiegarvelo di seguito… ovviamente, se ancora non avete avuto modo di vedere il film, ci consigliamo di tenervi alla larga dalla lettura dell’articolo!

9Cosa funziona: Addio Kylo Ren, bentornato Ben Solo

Dopo aver percepito la morte di sua madre, Kylo Ren esita e viene colpito da Rey. L’eroina usa la Forza per curarlo, ma a salvarlo sarà proprio l’intervento di sua madre, che riuscirà a ripulire il suo spirito da tutto l’odio e il rancore che lo hanno sempre accompagnato.

Ad allontanare definitivamente Kylo dal Lato Oscuro è, tuttavia, una conversazione con lo spirito di Han Solo, suo padre. È un momento bellissimo e particolarmente toccante, soprattutto per il ritorno di Harrison Ford. Ben dice a suo padre che lo ama, il quale lo interrompe riproponendo l’iconica battuta de L’impero colpisce ancora: “Lo so”.