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Tenet: cinque curiosità che devi assolutamente sapere sul film di Christopher Nolan

Tenet, l'ultimo film di Christopher Nolan si può ammirare on demand su Sky e in streaming su NOW.

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Detiene il primato dell’unico blockbuster che ha visto la sala in tutto il mondo nel 2020 e anche il merito di aver dato regalato un poco di ossigeno, alla fine dell’estate scorsa, a quelle strutture che erano rimaste chiuse dalla primavera precedente. Parliamo di Tenet, l’ultimo film di Christopher Nolan che si può ammirare on demand su Sky e in streaming su NOW.

Il film, che vede protagonisti John David Washington e Robert Pattinson, è caratterizzato da un intreccio molto complesso, da basi fanta-scientifiche e da continui tentativi di Nolan di forzare la dimensione del tempo nella narrazione cronologica, così come secoli di storia hanno insegnato a fruirla, per creare nuovi paradossi temporali nei quali il regista sguazza, e che si posizionano costantemente al centro dell’interesse degli spettatori, detrattori o fan che siano. Ma quanti segreti nasconde il film? Quante curiosità dietro alla imponente macchina produttiva di Christopher Nolan sono stati rivelati? Ecco di seguito 5 curiosità su Tenet!

TENET è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

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Tenet

Gli effetti visivi ridotti all’osso

Tutti sanno che Christopher Nolan è un “regista analogico”, venera la pellicola e sceglie di girare sempre sul prezioso supporto, allo stesso modo, pur non risparmiandosi acrobazie ed esplosioni ad alto contenuto di adrenalina, preferisce sempre utilizzare gli effetti speciali rispetto agli effetti visivi. Questo vuol dire “sì” grandi esplosioni e edifici fatti saltare in aria appositamente per i suoi film (vedi Il cavaliere Oscuro), e “no” alla computer grafica.

Per Tenet, Nolan ha scelto di usare pochissimi effetti digitali. Questo ha significato realizzare tutto dal vivo, con tecniche che quasi appartengono al cinema di Méliès. Per le scene di inversione temporale, Nolan ha realizzato due riprese della stessa, con gli attori che facevano tutto al contrario.

Paradossalmente, Tenet ha meno effetti visivi di una qualunque commedia romantica contemporanea. Nel complesso della filmografia di Nolan, questo è il film con meno inquadrature manipolate al computer, appena 280, contro le 650 de Il cavaliere Oscuro, le 500 di Inception e le 429 di Dunkirk.

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Tenet

L’inseguimento in inversione

Si è parlato molto della scena di Tenet in cui un Boeing 747 si schianta contro un hangar, e ormai tutti sanno che quel Boeing è stato comprato dalla produzione appositamente per essere schiantato. Quello che invece non tutti sanno è che quella non è stata di certo la sequenza più difficile da realizzare del film. Questo posto spetta all’inseguimento in macchina in inversione per cui sono state necessarie ben tre settimane di riprese.

Il povero Robert Pattinson, che era convinto di cavarsela con poco, è stato per tre settimane a contatto con esperti stunt driver provenienti da tutto il mondo, oltre che con un team di venti piloti di Los Angeles. Per realizzare questa famosa scena, Christopher Nolan ha coinvolto la leggenda Jim Wilkey, quello che, per capirci, ha fatto ribaltare il rimorchio di un camion (fisicamente) per Il cavaliere Oscuro (su YouTube ci sono diversi video del backstage di questa prodezza!). Uno sforzo che è valso sicuramente il risultato finale, travolgente!

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Tenet spiegazione finale

Il cioccolatino negato

Questa curiosità su Tenet è così bizzarra che ha il sapore di leggenda metropolitana… e di cioccolato! Robert Pattinson ha vinto un processo di casting sicuramente competitivo, ma durante le interviste per la promozione del film, ha raccontato che dopo il suo primo colloquio con Nolan era convinto di aver perso il ruolo.

Secondo l’attore, la prima chiacchierata con il regista è durata tre ore, che sono state così intense che alla fine Robert era sul punto di avere un mancamento. Ha così chiesto a Christopher se potesse mangiare quel cioccolatino lì, che era tra di loro sul tavolo al quale erano seduti. A quel punto, Nolan ha interrotto il colloquio e ha congedato il pretendente alla parte. Robert Pattinson ha sicuramente conquistato il ruolo, ma non sapremo mai perché quel cioccolatino gli è stato negato!

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Tenet censura Christopher Nolan

La censura britannica su Tenet

Per quanto possa sembrare ancora assurdo, ogni film, in ogni Paese, anche nell’Occidente progressista, prima di uscire in sala viene sottoposto al visto censura. E Tenet non ha fatto eccezione, e in particolare nel Regno Unito è stato sottoposto alla BBFC – British Board of Film Classification, organo deputato ad assegnare il rating ai film in uscita sul suolo britannico.

Così, in fase di post produzione, la distribuzione di Tenet ha fornito a ogni ente di censura e rating una copia del film, specificando che avrebbero voluto una classificazione 12A, ovvero per un film vietato ai minori di 12 anni non accompagnati (il corrispettivo del PG13 americano). Si tratta di una votazione estremamente favorevole, dal momento che estromette dalla possibilità di vedere il film una fascia di pubblico che probabilmente già non sarebbe andata a vederlo.

A visione del montato, la BBFC riferì che voleva vietare il film ai minori di 15 anni a causa di una scena in particolare, ovvero quella in cui Sator (Kenneth Branagh) colpisce con un calcio Kat (Elizabeth Debicki). Di fronte a questa presa di posizione, la produzione ha eliminato la breve scena dalle copie distribuite in Gran Bretagna e ha ottenuto il rating 12A. Nel Regno Unito, Tenet dura 9 secondi in meno!

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Quentin Tarantino sul set di C'era una volta a Hollywood
Quentin Tarantino sul set di C’era una volta a Hollywood

La recensione di Tenet di Quentin Tarantino

Quentin Tarantino è un regista e uno sceneggiatore molto apprezzato, ma è anche uno spettatore esigente e famelico, tanto che le sue classifiche di film preferiti fanno sempre tanto discutere e sono sempre tenute in grande considerazione. Durante la recente promozione del suo libro “C’era una volta a… Hollywood” tratto dal suo omonimo film, Tarantino ha commentato brevemente Tenet, dicendo: “Credo di doverlo rivedere. Credo di doverlo rivedere”.

A questa affermazione, tutt’altro che poco lusinghiera, Tarantino ha fatto seguito con una spiegazione più esaustiva, raccontando che per capire ed apprezzare Dunkirk, il precedente film di Christopher Nolan, aveva dovuto guardarlo per ben tre volte, perché la prima volta era rimasto sopraffatto dall’esperienza cinematografica e non aveva capito il meccanismo di dilatazione e contrazione del tempo che il regista aveva dispiegato per raccontare la storia. Figuriamoci quanto più avvincente e complicato deve essere confrontarsi con un film come Tenet, che ha un intreccio molto più complicato rispetto a quello di Dunkirk! Nel caso in cui Quentin volesse davvero rivedere Tenet per capirlo e apprezzarlo meglio, può farlo on demand su Sky, e in streaming su NOW!

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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