Home Photogallery 10 uscite di scena che hanno fatto male ai cinecomic

10 uscite di scena che hanno fatto male ai cinecomic

0

Lo scorso aprile Avengers: Infinity War ha abbattuto qualsiasi limite stabilendo il nuovo di record di personaggi morti alla fine del film. Spesso, nella storia dei cinecomic, uno degli eroi viene sacrificato per favorire la narrazione o per innescare le trame del futuro, lasciando i fan a disperarsi per la loro scomparsa o a pregare affinché tornino in scena.

Tuttavia ci sono stati dei “sacrifici” che hanno oggettivamente danneggiato i franchise, a volte rimediati in extremis (come nel caso di Superman nel DCEU): ecco di seguito i dieci più importanti scelti tra l’universo Marvel e quello DC.

Superman (Batman v Superman: Dawn of Justice)

I piani affrettati della DC Film sulla creazione di un universo cinematografico condiviso hanno più volte mostrato i propri limiti in queste fasi iniziali. Cominciando già da Batman v Superman: Dawn of Justice, lasciando uscire di scena troppo presto il suo personaggio chiave, ovvero Superman.

Se peggio di così non potesse andare, l’eroe è stato immediatamente resuscitato nel film successivo, Justice League, gettando alle ortiche il punto di riflessione cruciale di Dawn of Justice (la perdita della speranza). Insomma un errore a cui la DC ha rimediato abbastanza goffamente.

Jimmy Olsen (Batman v Superman: Dawn of Justice)

Torniamo ancora una volta in casa DC con il cameo di Jimmy Olsen in Batman v Superman, uno dei momenti più amati dai fan passato quasi in sordina.

Olsen è un agente della CIA sotto copertura che lavora come fotografo accanto a Lois Lane durante il suo viaggio in Africa prima di essere brutalmente ucciso da una pallottola. Prima della conferma di Zack Snyder arrivata dopo l’uscita nelle sale, il personaggio era rimasto senza nome ed è probabile che non ci sarebbe stato abbastanza spazio per il personaggio nell’universo DC in continua espansione.

Ciclope (X-Men: Conflitto Finale)

Dopo aver ricoperto il ruolo del leader degli X-Men, era lecito immaginare che Ciclope avrebbe avuto più spazio nel terzo film del franchise, tuttavia il personaggio viene ucciso in X-Men: Conflitto Finale, destando la rabbia di molti.

La cosa peggiore, a ripensarci, è che la scena della sua morte si interrompe prima che Dark Phoenix finisca il suo “lavoro”, e si vocifera che la sequenza sia stata volutamente troncata a causa dell’attore James Marsden che aveva abbandonato la serie sugli X-Men per girare Superman Returns.

Gwen Stacy (The Amazing Spider-Man 2)

Una strategia infallibile per distruggere un franchise molto popolare è liberarsi dall’attore più carismatico del cast. È forse questo il caso di The Amazing Spider-Man 2, che ha visto l’uscita di scena della Gwen Stacy interpretata da Emma Stone, e sebbene la scena sia stata di grande impatto resta l’amaro in bocca per le occasioni sprecate.

Innanzitutto per il talento della Stone, e poi per l’innegabile chimica con l’allora partner Andrew Garfield, per alcuni la cosa migliore del reboot sull’Uomo Ragno.

Jonathan Kent (L’uomo d’acciaio)

È davvero difficile dimenticare il momento in cui Clark lascia che suo padre venga inghiottito da un tornado nel primo atto di L’uomo d’acciaio: il sacrificio di Jonathan Kent ci aveva lasciati piuttosto perplessi (perché l’uomo sceglie di non essere salvato da suo figlio supereroe?), e inoltre la sua uscita di scena non ha permesso di approfondire troppo un personaggio dalle grandi potenzialità.

Ra’s al Ghul (Batman Begins)

Batman ha solo una regola: non uccide i suoi nemici. Se così non fosse, Bruce Wayne scivolerebbe nel regno dell’ambiguità insieme a molti dei suoi avversari. Questo è in definitiva ciò che ha reso il cavaliere oscuro un personaggio così avvincente, tuttavia la sua morale sembra vacillare quando si scontra con il suo ex allenatore Ra’s al Ghul in Batman Begins.

Nello stesso film Wayne risparmia la vita a Spaventapasseri, ma decide di non rendere giustizia a Ra’s abbandonandolo su un treno destinato alla distruzione.

Quicksilver (Avengers: Age of Ultron)

Meno di un anno dopo dall’esordio di Evan Peters nei panni di Quicksilver in X-Men: Giorni di un futuro passato, Aaron Taylor-Johnson viene scelto per interpretare lo stesso personaggio in Avengers: Age of Ultron.

Ma al contrario della sua controparte degli X-Men, questa versione è stata oggettivamente sacrificata dai Marvel Studios per la trama del film. A causa della complicata sovrapposizione tra Fox e Marvel in termini di diritti, sia Pietro che Wanda Maximoff sono stati privati ​​delle loro origini mutanti e trasformati in esperimenti  dell’HYDRA.

E prima che Quicksilver potesse davvero entrare nell’universo come membro degli Avengers, il personaggio è stato ucciso da un attacco di proiettili.

Venom (Spider-Man 3)

Dopo il grande successo di Spider-Man 2, le aspettative sul terzo film gravavano sulle spalle di Sam Raimi che, originariamente, non avrebbe voluto inserire Venom nel film, mentre gli studios si.

Insomma, questo conflitto insanabile ha portato ad un ritratto del personaggio troppo vago, ed era chiaro che le sue scene siano state affrontate con una diversa “attenzione”, forse più superficiale, finendo per perdersi nella lunga schiera di villain presenti.

Deadpool (X-Men: Le origini – Wolverine)

Dal suo look ai suoi poteri, tutto ciò che riguarda l’incarnazione di Deadpool in X-Men: Le Origini – Wolverine è stato gestito nella maniera più sbagliata possibile.

Probabilmente l’uccisione per mano di Wolverine è la cosa migliore che gli capita durante l’intero film, fino a quando la seconda scena post credits ha suggerito un eventuale futuro per il supereroe.  Per fortuna, grazie a Ryan Reynolds siamo riusciti a ottenere l’adattamento di Deadpool che tutti si aspettavano.

Zio Ben (The Amazing Spider-Man)

Una delle cose peggiori che un reboot possa fare è caplestare lo stesso terreno del franchise precedente. Uscito dieci anni dopo il primo Spider-Man di Sam Raimi, The Amazing Spider-Man ha riproposto diverse cose già affrontate, come la morte di zio Ben come momento decisivo nella vita di Peter Parker.

Sappiamo però che è possibile raccontare le origini di Spider-Man anche senza questo intreccio, e i Marvel Studios l’hanno dimostrato, quindi perché la Columbia Pictures non ha fatto lo stesso?