Ha finalmente fatto il suo debutto nel mondo Blade Runner 2049, l’atteso sequel diretto da Denis Villeneuve del cult del 1982 firmato da Ridley Scott, che qui torna nei panni di produttore. Tra mille attese e tante anticipazioni, la pellicola sta viaggiando ad una buona media nei box office di tutto il mondo, anche se le aspettative erano molto al disopra delle prime cifre, risultato che anche il sito Forbes sottolinea essere al disotto della sua mastodontica produzione.
Ma come il primo film che fu quasi un flop al box office salvo poi essere rivalutato in home video anche questa pellicola potrebbe rischiare di non essere del tutto compresa. A noi è piaciuto e vi invitiamo a leggere la nostra recensione per maggiori approfondimento sul perché.
In attesa però di scoprire quale sarà la sua portata ecco 10 curiosità sul film, trai più attesi dell’anno.
L’agente K vs Sapper Morton
La scena iniziale in
cui vediamo l’agente K interpretato da Ryan
Gosling scontrarsi con Sapper Morton è la copia
quasi esatta di una scena scritta e disegnata ma mai filmata
dell’originale Blade Runner, il film culto del
1982 diretto da Ridley Scott.
David Bowie doveva essere Neander Wallace
David Bowie è stata la prima
scelta di per il ruolo di Neander
Wallace, ma è scomparso prima dell’inizio delle riprese.
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Harrison Ford ha dato un pugno vero a Ryan Gosling
Mentre giravano
una scena di combattimento, Harrison
Ford ha dato accidentalmente un pugno
vero Ryan Gosling colpendolo in faccia.
Per scusarsi dell’accaduto Ford ha invitato la sua co-star a
condividere con lui una bottiglia di Scotch.
Ryan Gosling ha spiegato quanto accaduto: “Stavamo provando una scena di lotta e, beh, sapete cos’è successo. La cosa più divertente è che quando è finito tutto mi hanno portato del ghiaccio per la mia faccia, e Harrison Ford mi ha spinto via per poter mettere la mano al fresco”. Insomma Ryan, le priorità. “Un po’ di tempo dopo è arrivato con questa bottiglia di scotch e mi sono detto che lo sapevo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. Si è tirato fuori un bicchiere dalla tasca, me ne ha versato un po’ e si è allontanato portando via la bottiglia. Insomma, credo abbia pensato che il nostro legame non fosse ancora abbastanza forte per meritarsi una bottiglia intera”.
Il compositore licenziato
Il compositore Jóhann
Jóhannsson era stato ingaggiato per comporre la
musica del film, dopo aver collaborato con il regista anche nei
suoi precedenti lavori, come
Arrival,
Sicario e Prisoners.
Tuttavia, nell’agosto del 2017, il regista ha decido di rimuoverlo
dall’incarico per divergenze. Le motivazioni
sono state poi rese note qualche mese fa. A quanto
pare Jóhann Jóhannsson si è rifiutato di
rifarsi alle melodie e ai toni della musica del primo film scritta
da Vangelis. Nello stesso mese di Agosto Hans
Zimmer, insieme a Benjamin Wallfisch,
sono stati assunti per sostituire Jóhannsson.
Harrison Ford nel progetto sin da subito
Inizialmente, Denis
Villeneuve era contrario all’idea di un sequel
di Blade Runner (1982), in quanto
riteneva che avrebbe potuto violare l’originale. Ma dopo aver
letto lo script, che lui e Harrison
Ford hanno descritto come “uno
dei migliori” che hanno mai letto, si è convinto ed impegnato nel
progetto. Inoltre il regista ha confermato che che Ford era già
coinvolto nel progetto. In una intervista ha infatti rivelato:
“Ad essere onesti Harrison faceva parte del progetto prima ancora che io arrivassi, ed è stato collegato al progetto fin da subito con Ridley [Scott]. L’ho conosciuto e lui sinceramente è uno dei più belli persone che io abbiamo mai incontrato oltre ad essere uno dei miei attori preferiti di tutti i tempi, quindi per me è stato un piacere”
Hampton Fancher ha voluto essere lasciato in pace
Hampton
Fancher autore dello script originale del film del
1982, poi rimaneggiato e infine concluso, è stato avvicinato
per scrivere uno script per questo sequel. L’autore ha accetta di
scrivere il sequel, ma in forma di racconto mescolato con una
sceneggiatura. Dopo aver scritto questo resoconto di circa 110
pagine e poi chiesto di essere lasciato in pace.
Ridley Scott doveva dirigere anche Blade Runner 2049
Originariamente, in
fase di sviluppo iniziale del progetto, Ridley Scott era
disposto a assumere la regia della pellicola. Tuttavia quando il
film si stava avvicinando alla pre-produzione, Scott fece un
passo indietro e annunciò che non avrebbe più diretto il film, ma
sarebbe rimasto coinvolto solo come produttore.
A quel tempo Scott non fornì alcun dettaglio in merito alla decisione di non dirigere più il film. Nel 2014 poi arrivarono le notizie in merito a ben due Alien in cantiere, ovvero Alien: Alliance (2017), e un sequel di Prometheus (2012), che Scott aveva già pianificato di dirigere, oltre a Sopravvissuto – The Martian (2015), che era in produzione da tempo. Nel 2017 poi fu confermato l’impegno di Scott alla regia di Alien Alliance, che poi diventò Alien: Covenant (2017). Questo impegno potrebbe averlo costretto ad abbandonare la regia di Blade Runner 2049.
Blade Runner 2049 – il cast del film
L’attrice Emily
Blunt è stata contattata per entrare a far parte del film, ma ha
dovuto rifiutare per la sua gravidanza. L’attrice ha già lavorato
con il regista in Sicario.
Mentre Jean-Marc Vallée, ha suggerito
Jared Leto al regista che aveva diretto Leto
a Dallas
Buyers Club (2013), performance per la quale ha
vinto l’Oscar. Jared Leto è stato
coinvolto nel film ed ha girato per circa due settimane a
Budapest, in Ungheria nel settembre del 2016.
La realtà alternativa
Nel film possiamo
vedere i marchi di aziende che hanno incappato nella “Blade
Runner Curse“, ovvero la realtà alternativa nel quale
compagnie come Pan Am, RCA, Cuisinart e Bell Phones erano
aziende centrali. Purtroppo però dopo l’uscita del film originale
hanno subito gravi problemi commerciali e negli anni molte di
esse sono fallite, così come Coca-Cola, il
cui esperimento “New Coke” del 1985 fu un
immenso insuccesso.
Per citarne alcune, Pan Am (fallita nel 1991) e Atari (che attualmente esiste come marca ma non è più un’impresa dalla metà degli anni ’90) appaiono anche nel nuovo film. Denis Villeneuve ha spiegato che entrambi i film si svolgono in un universo alternativo dove queste aziende sono rimaste centrali e altre società come Apple non esistevano.
Jared Leto diventa Niander Wallace.
L’attore Jared
Leto per prepararsi al ruolo ha lavorato con
l’organizzazione Junior Blind of America per la ricerca sulla
cecità. L’attore ha inoltre recitato con lenti opache che non gli
permettevano di vedere nulla per interpretare la meglio Niander
Wallace.