
Il Mjolnir – secondo un nuovo report di Screen Rant – potrebbe essere la causa del cancro di Jane Foster in Thor: Love and Thunder. Natalie Portman ha lasciato il MCU Thor: the Dark World, obiettando il trattamento riservato dalla Marvel alla sua amica regista Patty Jenkins (che in origine avrebbe dovuto dirigere il film). In verità, il suo personaggio non ha mai avuto molte possibilità di brillare nell’universo condiviso, limitato al semplice ruolo di interesse amoroso del Dio del Tuono, trasformato poi in una classica “damigella in pericolo”.
Il tempismo non avrebbe potuto essere più ironico, perché nel 2014 Jane Foster è diventata più importante che mai per i fumetti. Jason Aaron ha lanciato un arco sconvolgente che ha visto il figlio di Odino diventare misteriosamente indegno di brandire il suo martello incantato Mjolnir, che è stato invece sollevato da una donna misteriosa al suo posto. Questa donna alla fine si è rivelata essere proprio Jane Foster, trasformata dal potere di Mjolnir in Mighty Thor. Sebbene controverso in alcuni punti, è stato un arco narrativo molto popolare, gestito con abilità da uno dei migliori autori della Marvel. Data la presunta relazione burrascosa tra Portman e la Casa delle Idee, si presumeva che questa fosse una storia che il MCU non avrebbe mai potuto affrontare.
Alla fine, però, al Comic-Con di San Diego del 2019, i Marvel Studios hanno deliziato i fan rivelando che Natalie Portman sarebbe davvero tornata nel MCU in Thor: Love and Thunder. I Marvel Studios sono cambiati molto dalla produzione di Thor: the Dark World, soprattutto dopo che Kevin Feige ha assunto la guida esclusiva del franchise. Anche la stessa saga di Thor è stato rivitalizzata, grazie soprattutto al regista Taika Waititi, che ha saputo reinventare il personaggio con il suo Thor: Ragnarok. Evidentemente, Portman è stato disposta a tornare nonostante tutto, questa volta nelle vesti di supereroe e non di un mero interesse amoroso (anche se il titolo del film suggerisce che ci sarà sicuramente anche una storia d’amore). Inoltre, è da tempo che si parla della possibilità che Thor 4 possa davvero attingere ai fumetti e andare ad affrontare una storyline molto importante: quella del cancro di Jane Foster.
La storyline del cancro al seno di Jane
Nel MCU, Jane Foster è uno dei migliori
scienziati della Terra, che riesce persino a trovare modi per
rilevare le fluttuazioni nel tessuto della realtà. Nei fumetti,
però, Jane è in realtà un’infermiera e il cancro è sempre stato il
suo peggior nemico. Il cancro è sempre stato un’ombra nella
famiglia di Jane, con sua madre che morì quando Jane era molto
giovane, ispirando così la sua carriera da infermiera. Ha spesso
lavorato nei reparti oncologici, curando alcuni dei pazienti più
vulnerabili. Poi, in modo alquanto straziante, alla stessa Jane è
stato diagnosticato un cancro al seno. Iniziò così un lungo e
doloroso percorso fatto di chemioterapia, fino a quando non apprese
che Thor aveva perso la capacità di maneggiare il Mjolnir.
Jane Foster credeva che dovesse esserci comunque un Thor e per questo decise di impugnare il Mjolnir. Lo ha fatto pagando un prezzo terribile, perché ogni volta che si trasformava in Thor, la magia cancellava tutte le sostanze chimiche nel suo flusso sanguigno, non facendo nulla per fermare il cancro, che il martello considerava una parte del suo corpo naturale. Questo era in realtà il motivo per cui Jane era degna di impugnarlo: era disposta a sacrificarsi per dare all’universo il Thor di cui il mondo aveva bisogno. La sua carriera da supereroe significava che la chemioterapia era praticamente inutile e con il passare dei mesi la sua forma umana divenne sempre più fragile. Alla fine, arrivò a un punto in cui Doctor Strange le consigliò che un’ultima trasformazione sarebbe stata fatale, e quando Asgard venne minacciata da Mangog, rivendicò ancora una volta il potere di Thor, anche sapendo che probabilmente sarebbe morta.
Il regista e sceneggiatore di Thor 4, Taika Waititi, inizialmente non era sicuro se avrebbe o meno seguito la storyline del cancro. “Quella serie di fumetti è stata una grande ispirazione”, aveva dichiarato in un’intervista, “e ha influito le prime bozze. Ma alla Marvel cambiamo sempre tutto”. Rimuovere ciò significherebbe tirare fuori il centro emotivo della storia di Jane Foster nei panni di Mighty Thor, ed evidentemente la Marvel lo ha riconosciuto, perché di recente è stata proprio Portman ad confermare (seppur velatamente) che la trama del cancro verrà affrontata. Ma questo non significa necessariamente che la storia raccontata dalla Marvel sarà fedelissima ai fumetti.
Il Mjolnir potrebbe essere la causa del cancro di Jane
È possibile che lo stesso
Mjolnir sia la causa del cancro di Jane Foster nel MCU. Secondo l’iscrizione sul
martello, solo chi è ritenuto degno – riferito cioè alla volontà di
sacrificarsi per gli altri – può brandire il Mjolnir. Fare ciò
significa ottenere tutto il potere del figlio di Odino, come
dimostrato da Captain America in una sequenza mozzafiato in
Avengers:
Endgame. Ma potrebbe esserci un costo per qualsiasi
mortale che usa il Mjolnir, come accennato nel libro di recente
pubblicazione The Wakanda Files. Si tratta di una raccolta
di documenti relativi all’universo condiviso, compilati da Shuri,
che includono anche diverse note sul Mjolnir.
Secondo i file presi dai Vendicatori, “c’è una connessione psichica o telecinetica attraverso queste armi che esaltano le sue abilità. Questo potrebbe essere il motivo per cui Thor ha detto in più di un’occasione che se uno di noi dovesse brandire il Mjolnir, c’è una possibilità che anche solo impugnare l’arma farebbe scivolare le nostre menti nella follia. Gli effetti psichici dell’arma su un semplice mortale potrebbero essere catastrofici”. Non c’è motivo, tuttavia, per credere che gli effetti deleteri possano essere solo di natura psicologica. Ottenere il potere di Thor significa subire una trasformazione fisica: per diventare più forte, più resistente alle lesioni e per incanalare i fulmini attraverso il tuo stesso corpo. È vero che Steve Rogers non ha subito effetti dannosi a causa del suo uso del Mjolnir, ma sappiamo che non si tratta di un uomo comune. È stato trasformato dal siero del super soldato, e questo potrebbe aver avuto come effetto collaterale quello di garantirgli la resistenza agli effetti dell’uso del Mjolnir. Inoltre, è importante ricordare che ha tenuto il Mjolnir solo in un paio di brevi occasioni.
Questo sarebbe un modo intelligente per adattare la storia di Jane Foster per l’MCU, e in realtà amplificherebbe i temi che hanno attraversato la popolare serie “Mighty Thor” ad opera di Jason Aaron. Se gestito bene, dimostrerebbe esattamente perché Jane è degna: perché è disposta a pagare il prezzo più alto per dare alla Terra il suo eroe. E, naturalmente, questa è una storia di supereroi: la morte non è stata la fine per Jane Foster nei fumetti, e non c’è motivo per cui dovrebbe esserlo anche nel MCU. Un arco del genere sarebbe toccante e potente in Thor: Love and Thunder.