
Arriverà nelle sale tra due giorni Toy Story 4, nuovo film d’animazione targato Disney Pixar e quarto capitolo della serie dedicata a Woody e i giocattoli parlanti più famosi dello studio. E mentre la critica già loda il lavoro di Josh Cooley, quale migliore occasione se non l’uscita imminente per ripercorrere la storia dell’azienda ricordando i momenti più emozionanti?
Ecco le scene che hanno fatto piangere gli spettatori:
Mi manca il Minnesota (Inside Out)
Uno dei messaggi di Inside Out sembrava spiegare al pubblico, grandi o piccoli non importa, che ogni emozione provata (tristezza, disgusto, rabbia, gioia e paura) sono necessarie e vitali nell’esperienza delle persone. E quando le condividiamo con qualcuno scopriamo quanto riescano a renderci tutti più vicini e meno soli.
In una scena particolare vediamo Riley mentre perde il controllo, sempre meno razionale e rancorosa, ma quando anche suo padre confessa di sentire la mancanza del Minnesota, dove la famiglia ha vissuto, sembra impossibile trattenere le lacrime.
Miguel e Mama Coco cantano “Ricordami” (Coco)
https://www.youtube.com/watch?v=vgpBt5STusE
È impossibile uscire indenni dal finale di Coco. Il giovane Miguel si trova nell’aldilà ed è intenzionato a salvare uno dei suoi antenati, ma per riuscirci deve assicurarsi che la sua bisnonna riesca ricordare suo padre. Suonerà dunque la sua chitarra intonando i versi della canzone “Ricordami”.
La scena è agrodolce, dove vediamo finalmente Mama Coco uscire dall’oblio immersi in una sensazione di dolore dovuta agli anni di separazione. Tutto sommato ci ricorda però che l’arte è uno degli strumenti più potenti per far riaffiorare i nostri ricordi, e l’unico modo per preservarli veramente nel tempo.
La storia di Carl e Ellie (UP)
Scelta abbastanza scontata, ma come possiamo non parlare del montaggio che apre UP raccontandoci la storia d’amore di Carl e Ellie? La sequenza è perfetta, commovente, dolorosa, e ci fanno capire quanto pesi l’assenza del personaggio scomparso sulla missione del protagonista e nel rapporto con il piccolo Russell.
Da rivedere all’infinito asciugandosi le lacrime…
Addio Andy (Toy Story 3)
https://www.youtube.com/watch?v=X02OC4suANk
Difficile scegliere una sola scena emozionante tratta da Toy Story 3, film in cui ogni singolo personaggio sembra avere un retroscena triste. Basti pensare al momento dove i giocattoli si tengono per mano nella fornace o al lungo e doloroso addio di Andy alla sua infanzia (forse il nostro preferito), che il quarto capitolo affronta da una prospettiva completamente nuova.
Il discorso di Anton Ego (Ratatouille)
Arriviamo ad una delle scene migliori di tutta l’opera Pixar, ovvero il finale di Ratatouille con l’intenso monologo del critico gastronomico Anton Ego. Remy cucina infatti un piatto tradizionale, la Ratatouille appunto, e ogni boccone spedisce il villain in una sorta di flashback emotivo.
Ecco allora che Ego è in grado di scrivere una recensione che arriva al cuore della critica stessa, forse la migliore e più sincera della sua vita.
La storia di Jessie (Toy Story 2)
Con Toy Story 2 la Pixar ha seriamente iniziato a coinvolgere il proprio pubblico attraverso il fattore emotivo impostando temi poi esplorati in Toy Story 3, come la storia di Jessie e il suo desiderio di essere amata gravato dall’abbandono del proprietario originale.
Il trascorrere del tempo, la paura di non essere apprezzati, sono solo alcune riflessioni emerse nel montaggio che ne ripercorre l’infanzia, e sfidiamo chiunque a non versare almeno una lacrima…
L’infanzia di Dory (Alla ricerca di Dory)
Lo studio che apparentemente dovrebbe produrre film per bambini verrà ricordato per alcune scene dal retrogusto amaro e spesso “horror”, come l’apertura di Alla ricerca di Dory: la pesciolina che soffre di perdita di memoria a breve termine viene separata dalla sua famiglia e si mette alla ricerca dei genitori…
Se non fosse che con un abile gioco di montaggio il film rivela quanto tempo sia trascorso: Mesi, anni, in cui Dory ha ostinatamente percorso un viaggio senza vederne mai la fine.
La morte di Bing Bong (Inside Out)
Alzi la mano chi non ha pianto per la morte di Bing Bong. La scomparsa di uno dei personaggi più belli della storia Pixar rappresenta il vero trauma di Inside Out, l’addio all’infanzia rappresentata dall’amico immaginario e il desiderio di crescere come naturale conclusione di qualsiasi persona.
Miguel e Hector (Coco)
Di nuovo una scena tratta da Coco, che forse non ha ricevuto l’attenzione necessaria: dopo la scioccante rivelazione sul loro legame familiare, Miguel e Hector vengono scaricati in una fossa profonda senza alcuna speranza di fuga. Ed è qui che i due si rendono conto di essere parenti, dimenticandosi di tutto il resto…
La rivincita di Saetta McQueen (Cars 3)
Dopo un primo capitolo interessante e un secondo dimenticabile, il franchise di Cars conferma il suo valore con il terzo film che riesce a effettuare un salto di qualità impressionante e sicuramente inaspettato.
Saetta McQueen rimane gravemente “ferito” in una gara e si vede costretto a ricominciare da capo con la vivace Cruz Ramirez. Forse i giorni di gloria sono finiti, oppure c’è speranza di cambiamento e rivincita per il campione? Le emozioni messe in campo sono forti, come la commozione durante l’ultima gara di Cruz.
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Fonte: Screenrant