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#ReleaseTheSnyderCut: tutti gli interrogativi “scottanti” sulla campagna social

Ecco tutti i dilemmi che circondano la campagna social #ReleaseTheSnyderCut, analizzati dopo un rapporto sconvolgente di Rolling Stones.

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Rolling Stone ha pubblicato un rapporto scottante sulla campagna online #ReleaseTheSnyderCut. La scoperta sorprendente è che circa il 13% degli account che hanno preso parte alla campagna dedicata alla Zack Snyder’s Justice League sono falsi, il che rappresenta un aumento considerevole rispetto al 3-5% di account falsi standard per qualsiasi altro argomento di tendenza, e suggerisce che potrebbe esserci stata una manipolazione forzata che alla fine ha portato ad anni di incessanti molestie online da parte dei detrattori di Zack Snyder o del suo lavoro.

Tuttavia, ancora più dannose sono alcune rivelazioni sul controverso regista che dipingono un quadro notevolmente diverso da quello che siamo stati portati a credere, e potrebbero potenzialmente suggerire il suo coinvolgimento in alcuni degli attacchi più mirati. C’è molto di cui discutere, quindi analizziamo insieme nel dettaglio i segreti dietro alla campagna #ReleaseTheSnyderCut.

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Zack Snyder avrebbe minacciato di rovinare la carriera di Geoff Johns e Jon Berg

In seguito all’annuncio della sua director’s cut della Justice League nel 2020, Snyder sarebbe stato deciso a rimuovere i nomi di due produttori del film – Geoff Johns e Jon Berg – che riteneva avessero influito negativamente sulla sua perdita del controllo creativo della DC Films.

Secondo il rapporto, è arrivato persino a minacciare un dirigente del reparto di post-produzione dello studio, dicendo: “Geoff e Jon stanno mettendo mano sul mio montaggio. Ora li distruggerò sui social media“.

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Almeno il 13% degli account di #ReleaseTheSnyderCut erano falsi

Sono trapelati due rapporti distinti commissionati da WarnerMedia, secondo i quali almeno il 13% degli account di #ReleaseTheSnyderCut erano falsi.

Si tratta di un aumento drastico rispetto al 3%-5% di account falsi che gli esperti informatici trovano di solito su qualsiasi argomento di tendenza. Anche Q5id e Graphika hanno identificato l’attività sospetta in modo indipendente, mentre un’altra società, la Alethea Group, ha scoperto che forsnydercut.com era stato registrato da una persona che gestiva un’agenzia pubblicitaria che prometteva di portare “traffico Avatar istantaneo ed economico al vostro sito web“.

Gli studios rivali sono rimasti perplessi da questo tipo di intervento per mesi, ma dopo l’uscita del film è diventato chiaro che qualcosa non quadrava. Un dirigente del marketing digitale ha spiegato il bizzarro fenomeno: “Basta guardare il calo: [quell’hashtag era] in tendenza con un milione di tweet al giorno per quando volevano rilasciare la Snyder Cut. Ed è sceso a 40.000 in pochi giorni. Non si è mai visto un calo del genere in modo organico”. Invece, secondo il dirigente, si tratta di un classico esempio di “reclutamento per avviare un movimento“.

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Zack Snyder sospettato di essere coinvolto nella manipolazione

Una rivelazione ancora più scioccante è che molte delle venti persone con cui Rolling Stone ha parlato sospettano che sia stato Snyder stesso a lasciarsi coinvolgere nella campagna #ReleaseTheSnyderCut e che ne abbia manipolato gli eventi, potenzialmente anche finanziandola.

Snyder scarica la colpa sulla Warner Bros. e sostiene che lo studio stava “cercando di sfruttare la mia base di fan per aumentare gli abbonamenti al loro nuovo servizio di streaming“. Sebbene Rolling Stone non accusi Snyder di esserne stato totalmente coinvotlo, sembra suggerire che probabilmente sapeva più di quanto non abbia lasciato intendere, e una delle sue fonti ha dipinto un quadro piuttosto negativo del regista: “Zack era come un Lex Luthor che portava scompiglio“.

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Le minacce di violenza hanno spinto la Warner Bros. ad agire

Quando una foto delle teste decapitate di Geoff Johns, del presidente della DC Films Walter Hamada e dell’ex presidente del Warner Bros. Pictures Group Toby Emmerich è diventata virale sui social media, WarnerMedia ha preso provvedimenti e si è rivolta a una società di cybersicurezza per analizzare la crescente quantità di trolling.

Il loro rapporto si concludeva così: “Dopo aver analizzato le conversazioni online sull’uscita del film di Snyder, in particolare gli hashtag ‘#ReleaseTheSnyderCut‘ e ‘RestoreTheSnyderVerse’ su Facebook, Twitter e Instagram, [gli analisti] hanno rilevato un aumento dell’attività negativa creata da autori sia reali che falsi“.

Una comunità identificata era composta da autori veri e falsi che diffondevano contenuti negativi su WarnerMedia per non aver ripristinato lo “SnyderVerse”. Inoltre, all’interno della scansione degli autori su Twitter, Facebook e Instagram sono stati identificati tre leader principali, uno per ogni piattaforma. Questi leader hanno ricevuto la maggior quantità di engagement e hanno ottenuto molti follower, il che ha dato loro la possibilità di influenzare l’opinione pubblica.

Rolling Stone ha svolto ricerche indipendenti sulla questione, chiedendo ad altre tre società di cybersecurity e social media intelligence di indagare. L’analisi di Q5id ha rilevato che “non c’è dubbio che i bot fossero coinvolti“, e Becky Wanta, CIO e CTO, ha spiegato: “Ci sono alcuni schemi tipici dei bot e che abbiamo visto in questo caso. Arrivano quasi contemporaneamente e in gran numero. E molte volte l’origine di migliaia o addirittura milioni di messaggi può essere ricondotta a un’unica fonte o due. A volte possono essere ricondotti a server insoliti in paesi remoti. E il loro contenuto sarà esattamente simile“.

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Zack Snyder avrebbe ingaggiato una società di marketing digitale per aumentare il coinvolgimento dei fan di Batman v Superman in seguito a recensioni negative

Una fonte sostiene che, in seguito all’accoglienza negativa da parte della critica di Batman v Superman: Dawn of Justice nel 2016, Snyder abbia assunto una società di marketing digitale per aumentare il coinvolgimento dei fan. Pur avendo guadagnato 874 milioni di dollari a livello globale, il film è stato considerato una delle più grandi delusioni dell’anno e ha sostanzialmente fatto deragliare l’universo cinematografico della DC prima ancora di iniziare.

Snyder ha mostrato la sua prima versione di Justice League ai dirigenti della WB quasi esattamente un anno dopo, all’inizio del 2017, ed è stato accolto da una risposta tiepida, con Kevin Tsujihara e i presenti che l’hanno giudicato un “disastro” contorto e un “fallimento totale“. Di lì a poco avrebbero cercato Joss Whedon come sceneggiatore e consulente.

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Zack Snyder è stato umiliato con la nuova aggiunta di Joss Whedon

Nove giorni dopo, Snyder ha proiettato un altro montaggio che superava ancora le due ore. Whedon fornì le sue note, ma Snyder non fu molto ricettivo. Nel marzo dello stesso anno, Snyder ha vissuto una tragedia inimmaginabile quando la figlia ventenne si è suicidata, ma ha continuato a lavorare al film. Lo studio, nel frattempo, ha deciso di far intervenire Whedon per cercare di alleggerire il tono del film.

Poi, a maggio, Snyder ha proiettato la sua versione finale per i responsabili dello studio, con una durata ragionevole di 2 ore e 18 minuti, ma anche questa è stata accolta negativamente, con una fonte che ha affermato che era “inguardabile” e “priva di gioia”. Dopo quella disastrosa proiezione, Snyder ha annunciato che avrebbe abbandonato il progetto e, contemporaneamente, la morte di sua figlia.

Justice League di Whedon è uscito a novembre e, come prevedibile, ha ricevuto una risposta negativa da parte della critica e dei fan. Con l’uscita della Snyder Cut, la Warner Bros. stava già guardando al futuro e aveva già in mente di sostituire sia Ben Affleck che Henry Cavill.

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Zack Snyder ha rubato gli hard disk dalla Warner Bros.

Secondo il rapporto, Snyder ha mandato uno dei suoi montatori alla Warner Bros. per recuperare gli hard disk che contenevano le sue riprese di Justice League. Poiché si trattava di proprietà dello studio, gli hanno chiesto di restituire gli hard disk, ma lui si è rifiutato.

Il regista sostiene di essere obbligato per contratto a recuperare tutti i file collegati al film e di non essere stato interpellato. La sicurezza è stata informata della questione, ma non è stato preso alcun provvedimento poiché il film era già uscito e nessuno pensava che avrebbe cercato di mettere insieme un montaggio alternativo.

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Chi finanziava #ReleaseTheSnyderCut?

Mentre la campagna #ReleaseTheSnyderCut attirava sempre di più l’attenzione, con attacchi ai dirigenti e ai critici che si aggravavano di giorno in giorno, le persone estranee a questo fenomeno hanno iniziato a chiedersi chi esattamente stesse finanziando alcune delle trovate pubblicitarie di più alto profilo, tra cui un annuncio a Times Square (del valore di oltre 50.000 dollari) e un aereo che sorvolava il San Diego Comic-Con con uno striscione personalizzato. Invece di richiamare i suoi sostenitori, Snyder ha solo aggiunto benzina al fuoco postando una foto di contenitori di pellicola con il titolo dell’allora famosa director’s cut.

Gli addetti ai lavori sono rimasti sconvolti dalla sua ultima trovata: “Si è rifiutato di restituire gli hard disk, che erano di proprietà dello studio. Questa è stata solo un’altra stronzata orchestrata da Zack“. Forsnydercut.com è stato uno dei suoi più accesi sostenitori, lanciando il famigerato hashtag, ma non è chiaro chi ci fosse effettivamente dietro il sito. Da allora si è scoperto che il film era registrato a nome di un uomo di nome Xavier Lannes che, secondo LinkedIn, era il titolare di una società di pubblicità digitale con sede a Los Angeles chiamata MyAdGency, che prometteva di portare “traffico istantaneo ed economico di Avatar al vostro sito web“. L’azienda è ora scomparsa.

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Zack Snyder

Zack Snyder ha ricevuto 60 milioni di dollari per finire la sua director’s cut e ha girato segretamente scene durante la pandemia

Il nuovo amministratore delegato della WarnerMedia Jason Kilar e il dirigente della HBO Max Bob Greenblatt sono stati coloro he hanno dato il via libera alla Snyder Cut e sembra che Snyder li abbia leggermente ingannati affermando che non sarebbero state necessarie nuove riprese. Tuttavia, la sua versione non era affatto vicina al completamento e lo studio ha finito per dare a Snyder 60 milioni di dollari aggiuntivi per completare la post-produzione e l’ampio lavoro sugli effetti speciali, una cifra molto più alta rispetto ai 20-30 milioni di dollari di cui si vociferava.

Snyder ha anche girato delle scene nel suo giardino durante l’apice della pandemia, a quanto pare senza rispettare i protocolli COVID o le linee guida del sindacato. Snyder ha confermato le due riprese, ma afferma di aver seguito i protocolli e sostiene che una delle riprese è stata autorizzata dallo studio. Ha inoltre richiesto allo studio altri 13 milioni di dollari, che non facevano parte dell’accordo, dal momento che non avrebbe dovuto girare alcun filmato extra.

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Zack Snyder e Ray Fisher potrebbero aver lavorato insieme

Le cose sono andate di male in peggio per la Warner Bros. durante la campagna #ReleaseTheSnyderCut, quando sono emerse accuse schiaccianti contro Joss Whedon e una delle star del film, Ray Fisher, ha iniziato a inveire pesantemente contro i produttori Geoff Johns e Jon Berg.

Secondo l’articolo, “quasi tutti gli addetti ai lavori intervistati da Rolling Stone affermano di ritenere che Fisher e Snyder lavorassero inseme, sulla base dei tweet di Fisher che arrivano direttamente sulla scia delle richieste dietro le quinte di Snyder”. Snyder definisce l’accusa “totalmente falsa”; Fisher ha rifiutato un commento a Rolling Stone. Per quanto riguarda le accuse di razzismo mosse da Fisher, un’indagine esterna non ha trovato “alcun supporto credibile” all’esistenza di animosità razziale e ha scagionato Toby Emmerich, Jon Berg e Geoff Johns da qualsiasi accusa di ingiustizia razziale.

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Martian Manhunter non avrebbe mai dovuto essere nel film

Martian Manhunter non avrebbe dovuto essere presente in Justice League di Zack Snyder e la sua inclusione ha lasciato lo studio completamente spiazzato perché non era presente nella sceneggiatura. Inoltre, ha interferito con i piani dello studio di utilizzarlo in un progetto separato e non volevano che il personaggio fosse sprecato in due scene a caso. Secondo quanto riferito, Snyder avrebbe minacciato di cancellare altre riprese dal film se non avesse avuto la meglio, nello stesso momento in cui Ray Fisher ha alzato i toni su Walter Hamada, che era il principale oppositore di Snyder e che aveva chiesto la rimozione di Martian Manhunter.

Hamada è stato anche assolto da qualsiasi illecito durante l’indagine esterna e stava lavorando in un’altra filiale della WM quando è uscito Justice League, quindi le affermazioni di Fisher erano prive di fondamento. Jason Kilar ha scavalcato il team e ha permesso la presenza di Martian Manhunter, cosa che ha fatto arrabbiare molti addetti ai lavori. A Snyder sono stati concessi altri 13 milioni di dollari per terminare il film, portando la produzione a 73 milioni di dollari. I costi di marketing hanno portato il film a superare i 100 milioni di dollari.

Secondo Samba TV, 1,8 milioni di famiglie americane hanno guardato almeno i primi cinque minuti del film.. Tuttavia, solo un terzo ha terminato il film in una sola seduta e, alla fine della prima settimana, è stato visto solo da 2,2 milioni di famiglie, con solo il 36% che lo ha terminato in una sola seduta. Circa 4 milioni di famiglie statunitensi lo hanno visto dopo quasi 40 giorni. Si ritiene che sia l’ottavo film più trasmesso in streaming del 2021, ma è ben lontano dal successo che alcuni dei suoi più accesi sostenitori avevano previsto.

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Il regista di Godzilla vs Kong Adam Wingard avrebbe chiesto a Zack Snyder di dire ai suoi fan di smettere di bombardare le recensioni del suo film, ma Snyder non ha fatto nulla

Johanna Fuentes e Tatiana Siegel hanno attirato l’ira dei sostenitori di SnyderCut all’inizio del 2021, e Snyder ha persino detto a quest’ultima di modificare una storia sull’ingaggio di Kiersey Clemons in The Flash: “Ti sto solo dicendo cosa faranno i fan. Fidatevi di me, sono molto, molto, molto violenti“. Quando il giornalista ha rifiutato, i suoi fan sono stati pronti ad attaccare.

Godzilla vs. Kong di Adam Wingard è stato una delle tante vittime del movimento Snyder Cut, con i sostenitori che hanno bombardato il film sul MonsterVerse a causa della sua vicinanza con Justice League di Zack Snyder. Secondo quanto riferito, Wingard avrebbe persino contattato Snyder per chiedergli di porre freno alla carica violenta dei suoi seguaci, ma lui ha rifiutato. Afferma che non è stata fatta alcuna richiesta e osserva timidamente: “Inoltre, non controllo i miei fan. Hanno la loro volontà e le loro opinioni; mi date davvero troppo credito“. Wingard ha rifiutato ulteriori commenti.

La Warner Bros. è riuscita a esercitare pressioni su IMDb per eliminare gli autori delle recensioni di Godzilla vs Kong. Le cose hanno preso un’altra piega quando la folla ha preso di mira The Suicide Squad di James Gunn, una mossa che sembra aver costretto Snyder a rilasciare una dichiarazione, riconoscendo finalmente la natura tossica della sua fanbase. Sia Godzilla vs. Kong che The Suicide Squad hanno finito per superare ampiamente Justice League di Zack Snyder su HBO Max, con il primo che si è anche classificato come l’ottavo film di maggior incasso del 2021 al botteghino.

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Oltre #ReleaseTheSnyderCut: lo SnyderVerse è morto.

Zack Snyder è passato a Netflix, dopo aver ultimato Army of the Dead l’anno scorso, e sta attualmente lavorando al progetto in due parti dal titolo Rebel Moon, dove Ray Fisher interpreta un combattente della resistenza chiamato Blood Axe. La Warner Bros. non ha piani futuri per la DC con nessuno dei due.

Walter Hamada, che ha sostenuto The Batman di Matt Reeves, dovrebbe rimanere a bordo, così come Geoff Johns, che è dietro a Stargirl di The CW, e Jon Berg, che è nelle prime fasi di sviluppo di una serie di progetti DC non annunciati.

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La dichiarazione di Zack Snyder

In una dichiarazione finale rilasciata su Rolling Stone, il regista ha affermato: “Come artista è stato appagante poter finalmente vedere realizzata la mia visione della Justice League dopo un periodo così difficile della mia vita e che sia stata accolta così bene. Sono grato sia alla community che alla Warner Bros. per aver permesso che ciò accadesse. Soffermarsi sulla negatività e sulle voci non serve a nessuno“.

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Zack Snyder

Un disastroso precedente

Resta da vedere se questa saga continuerà o se la Warner Bros. preferisce che tutto questo trovi una sua naturale conclusione, indipendentemente dalla potenziale colpevolezza di Snyder.

In ogni caso, la manipolazione dilagante dei social media è preoccupante non solo per Hollywood, ma per il mondo in generale. Wanta di Q5id avverte: “Questa è la mia preoccupazione per la manipolazione che sta avvenendo all’interno di queste campagne tossiche, come #ReleaseTheSnyderCut, con conseguenze che portano al condizionamento del tribunale dell’opinione pubblica. Bisogna affrontarlo, perché peggiorerà prima di migliorare“.

Agnese Albertini
Agnese Albertini
Nata nel 1999, Agnese Albertini è redattrice e critica cinematografica per i siti CinemaSerieTv.it, ScreenWorld.it e Cinefilos.it. Nel 2022 ha conseguito la laurea triennale in Lingue e Letterature straniere presso l'Università di Bologna e, parallelamente, ha iniziato il suo percorso nell'ambito del giornalismo web, dedicandosi sia alla stesura di articoli di vario tipo e news che alla creazione di contenuti per i social e ad interviste in lingua inglese. Collaboratrice del canale youtube Antonio Cianci Il RaccattaFilm, con cui conduce varie rubriche e live streaming, è ospite ricorrente della rubrica Settima Arte di RTL 102.5 News.

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