Insieme ai film su Batman, Blade e gli X-Men, la trilogia di Spider-Man di Sam Raimi è forse il primo vero esempio di franchise di successo tratto da fumetti che anticipava l’era dei Marvel Studios. Senza quei cinecomic non avremmo mai avuto la capacità di capire a fondo l’universo cinematografico Marvel, perché hanno davvero impostato il modello per le storie sull’origine dei supereroi.
Ecco di seguito 10 cose che forse non sapevate sulla trilogia:
Willem Dafoe ha girato il 90% delle sue acrobazie
Norman Osborn aka Green Goblin è stato utilizzato come principale antagonista nel primo film per approfondire il tema padre-figlio stabilito dalla relazione di Peter con lo zio Ben. Non tutti sanno che il suo interprete, uno straordinario Willem Dafoe, ha effettuato quasi il 90% delle sue acrobazie sul set, indossando un’armatura ottimizzata per consentirgli una maggiore fisicità.
Gli attori candidati al ruolo di Otto Octavius
Prima di scegliere Alfred Molina per interpretare il dottor Otto Octavius, i produttori avevano pensato ad altri nomi del calibro di Ed Harris, David Duchovny, Sam Neill, Robert De Niro (che Sam Raimi aveva precedentemente considerato per il ruolo di Green Goblin nel primo film), Arnold Schwarzenegger e Chris Cooper.
Spider-Man 3 è il film più costoso del 2007
Nel 2007, Spider-Man 3 ha stabilito il record di film più costoso mai realizzato in quell’anno. Partendo da un budget di 250 milioni di dollari, la produzione ha poi fatto salire la cifra a 350 milioni, e tutto ciò si doveva all’utilizzo di nuove tecnologie CGI richieste dal regista e alla durata delle riprese (otto mesi).
Wolverine doveva avere un cameo nel primo film
I fan dei fumetti Marvel sono stati ad un passo dal veder realizzato uno dei loro sogni: ammirare Wolverine e Spider-Man insieme sul grande schermo. È accaduto durante la produzione del primo film sull’Uomo Ragno, come confermato da Hugh Jackman in un’intervista: “Era in programma un cameo, ma non se ne fece più nulla“.
Jake Gyllenhaal ha quasi sostituito Tobey Maguire in Spider-Man 2
Le controversie contrattuali fanno parte dei meccanismi di Hollywood, e Spider-Man 2 non è stato esente da tutto ciò. Ci riferiamo al periodo precedente alla produzione, quando l’infortunio alla schiena di Tobey Maguire spinse gli studios a considerare l’idea di sostituirlo con un altro attore. All’epoca il produttore esecutivo Avi Arad incontrò Jake Gyllenhaal, per molti il candidato numero uno per prendere il suo posto, ma fortunatamente le cose tornarono come prima e Maguire riprese il ruolo.
Le urla di Kirsten Dunst in Spider-Man 2 sono state riutilizzate per Spider-Man 3
Una scena ripetuta in tutti film vede protagonista Mary Jane Watson rapita dal cattivo di turno e sospesa a mezz’aria per attirare Spider-Man, ma la cosa più divertente di questa scelta narrativa è il fatto che le urla di Kirsten Dunst in un film sono state poi riutilizzate per i successivi.
Tobey Maguire ha davvero “salvato” ogni cosa del vassoio
Se i cinecomic degli ultimi dieci anni hanno fatto affidamento in maniera massiccia agli effetti speciali, lo stesso non si può dire dei primi esprimenti fatti da Sam Raimi nella trilogia sull’Uomo Ragno. Ad esempio, nella scena in cui Peter riesce a non fare cadere nulla dal vassoio del pranzo recuperando tutto ciò che era lì sopra “al volo”, fu effettivamente Tobey Maguire l’autore dell’impresa e non il CGI.
Rosemary Harris non ha avuto bisogno di stuntman
Zia May ha la sua buona dose di scene d’azione in Spider-Man 2, come quando viene presa in ostaggio da Doc Ock, e come rivelato dagli addetti ai lavori, l’attrice Rosemary Harris ha effettuato tutte le sue acrobazie divertendosi un mondo. All’epoca la Harris aveva all’incirca settant’anni!
Sam Raimi non voleva Venom nel terzo film
Molti detrattori di Spider-Man 3 sostengono che il problema maggiore del film risieda nella abbondanza di villain, e se Sandman era il cattivo che Sam Raimi e Tobey Maguire volevano includere fin dall’inizio, è stato confermato che Venom non rientrava nei piani del regista e che la scelta di inserirlo fu del produttore Avi Arad.
Tobey Maguire non aveva mai letto i fumetti prima di essere scelto come protagonista
Lo stesso Tobey Maguire ha ammesso che prima di firmare il contratto per la trilogia non aveva mai letto un fumetto di Spider-Man in vita sua. Ciò che lo spinse ad accettare non fu quindi il materiale di partenza, ma la sceneggiatura di Sam Raimi e il lavoro drammatico che avrebbe dovuto affrontare.
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Fonte: Screenrant