Come eroe, l’Uomo Ragno è generalmente legato alla moderazione: Spidey può possedere una forza sovrumana, ma tiene la violenza sempre sotto controllo, nel cercare di contenere la minaccia dei suoi antagonisti, per onorare il defunto zio Ben. La lezione che Peter ha imparato da suo zio – da un grande potere deve derivare anche una grande responsabilità – è diventato il suo mantra come combattente del crimine in qualità di Spider-Man.
Eppure ci sono state volte in cui l’Uomo Ragno si è spinto troppo oltre i suoi limiti mentali e fisici quando si è trattato di sconfiggere i cattivi, assecondando il suo lato oscuro e arrivando pericolosamente vicino a diventare lui stesso un cattivo.
15L’ultima resistenza di Green Goblin – The Amazing Spider-Man #122
The Amazing Spider-Man #122 presenta una delle più grandi battaglie di tutti i tempi tra Spider-Man e Green Goblin, soprattutto per la posta in gioco profondamente personale che percepiamo: appena dopo aver ucciso Gwen Stacy, Goblin fugge, lasciandoci a un Peter furioso e pieno di angoscia. È comprensibilmente scosso e aggredisce i poliziotti che si avvicinano al corpo di Gwen. Non solo, ma è talmente spinto dalla sete di vendetta, che ignora le suppliche di un Harry drogato che lo vuole accompagnare nella sua bieca caccia all’assassino della sua ragazza… il che è una cosa molto poco da Peter.
Quando finalmente lo affronta, Parker non si trattiene e picchia Gobby fino a ridurlo in fin di vita. Peter finalmente si ferma prima di uccidere Osborn a mani nude, ma Norman nasconde un trucco tra le sue mani verdognole… L’aliante Goblin telecomandato si alza dietro Peter, pronto per un colpo mortale ma, grazie alle sue abilità, Peter riesce a scappare precipitosamente e Goblin finisce impalato sul suo stesso aliante, crollando a terra senza vita. Peter osserva con disprezzo quanto la vita di Goblin sia stata vuota e insignificante, e si allontana per iniziare a ricostruire la sua vita senza Gwen.