Spider-Man: i cambiamenti dei villain dai fumetti al cinema

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Quando c’è in gioco l’adattamento di fumetti molto amati da milioni di fan, il lavoro dei cineasti può risultare abbastanza scomodo, e nel caso di Spider-Man, tradotto al cinema in sei film (tra cui la trilogia di Sam Raimi, il dittico di Marc Webb e il capitolo dei Marvel Studios), l’impresa consisteva nel conservare lo spirito del personaggio principale e tradurre fedelmente gli eventi mantenendo intatto il fascino dei suoi antagonisti. Compito quasi sempre portato a termine, tranne in alcuni casi, rendendo felici gli appassionati.

Non sono mancate però le libertà creative di sceneggiatori e produttori, novità che hanno preso le distanze dalla fonte e che spesso hanno migliorato degli aspetti originali in maniera del tutto inaspettata. Ecco allora di seguito tutti i cambiamenti dei villain di Spider-Man dai fumetti al cinema:

1The Shocker

The Shocker è uno dei primi antagonisti di Spider-Man la cui apparizione al cinema è stata rimandata fino al 2017 con Spider-Man: Homecoming, in cui due diversi personaggi hanno assunto il suo nome, tra cui Jackson Brice e Herman Schultz. Si tratta di un cambiamento sostanziale rispetto alla versione dei fumetti dove Brice non è mai stato The Shocker e Herman fu il primo e unico criminale ad assumere il soprannome del villain, costruendosi da solo i guantoni elettrici invece di riceverli come accaduto nel MCU.

Sandman

Oltre ad aggiungere la backstory di sua figlia, il personaggio di Flint Marko aka Sandman è stato associato alla morte dello zio Ben in Spider-Man 3 (scopriamo infatti che il ladro che Peter aveva lasciato andare nel primo film aveva una spalla, fuggita poi dai carcere e che fu lui a sparare accidentalmente). Questo collegamento non era nei fumetti e ha finito col rovinare le origini di Spider-Man e la lezione del “Da un grande potere derivano grandi responsabilità“.

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Fonte: CBR

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