Quando la Disney ha acquistato la Lucasfilm per molti, molti miliardi di dollari nel 2012, era praticamente scritto che avremmo visto alcuni nuovi ingressi nel franchise di Star Wars. Una nuova trilogia era praticamente tutto ciò che i fan avrebbero potuto sperare, anche se alla fine non ha fatto altro che dividere il pensiero degli amanti della saga ambientata nella Galassia lontana, lontana…
Il Risveglio della Forza, diretto da J.J. Abrams, era pieno zeppo di fan service, e in molti lo hanno “accusato” di aver semplicemente “rimpastato” la struttura narrativa di Una Nuova Speranza. Al di là dei punti di vista di ognuno, ecco 10 easter egg presenti in Episodio VII di cui forse non eri a conoscenza:
Daniel Craig
Per molti, il personaggio di Unkar Plutt interpretato da Simon Pegg è considerato come un cameo, ma non lo è, dal momento che si tratta di un attore che interpreta un personaggio che ha una precisa identità nella storia. Il vero cameo de Il Risveglio della Forza è, in realtà, quello di Daniel Craig. Travestito da stormtrooper – quindi impossibile da riconoscere – e con pochissime battute a disposizione, la star di James Bond rappresenta davvero ciò che significa “prendere parte ad un breve cameo”.
Parsec
Uno dei
buchi di trama più celebri della trilogia originale di
Star Wars è legato al malinteso di
Han Solo sul modo in cui i parsec funzionano effettivamente in
termini scientifici. Piuttosto che essere un’unità di tempo come,
in tutta onestà, sembrano, in realtà rappresentano un’unità di
distanza. Lo spin-off Solo ci ha fornito una soluzione al
problema della rotta di Kessel superata da Han Solo e della sua lunghezza,
cercando quindi di sistemare quel buco narrativo in
“retrospettiva”: prima che quel film uscisse, però, Il
Risveglio della Forza mostrava a Rey e Solo che
discutevano proprio dei parsec
senza riconoscere – ancora una volta – la loro
inesattezza.
Warwick Davis
Warwick Davis sembra uno degli attori più felici di tutti i tempi. Sembra amare veramente il suo lavoro e adora mettere il suo talento al servizio di molti franchise di lunga durata. Ha ottenuto la sua prima parte da bambino, interpretando un Ewok ne Il Ritorno dello Jedi (ruolo che avrebbe poi ripreso ne L’Ascesa di Skywalker), ma è anche apparso in vari altri episodi di Star Wars interpretando altri personaggi. La sua presenza ne Il Risveglio della Forza è quasi invisibile: nel film interpreta un Blarina molto particolare chiamato Wollivan, che appare di sfuggita nella Cantina di Maz Kanata.
Le bandiere di Maz Kanata
Parlando di
Maz Kanata, un easter egg molto interessante arriva dalla scena che
ci conduce nella sua Cantina. Una volta superato il droide rosso
che fa la guardia fuori, ci imbattiamo in una selezione di
bandiere. Ognuna sembra essere collegata ad un diverso momento
della lunga tradizione di
Star Wars, che copre quasi tutta la mitologia, dai simboli
sull’armatura di Boba Fett a quei pochi mostrati nella folla
durante il pod race de
La Minaccia Fantasma.
I cameo perduti
J.J. Abrams è noto per aver diretto/creato molti franchise – sia cinematografici che televisivi – di proporzioni immense, come ad esempio la serie Lost e il reboot di Star Trek. Alcuni membri del cast di Lost – serie che ha cambiato la storia della serialità moderna (da molti considerata la migliore di tutti i tempi) – compaiono in un breve cameo ne Il Risveglio della Forza: sono Greg Gunberg, Ken Leung e Henry Ian Cusick.
“Questo è un salvataggio”
Al franchise di Star Wars piace apertamente strizzare l’occhio ai film del passato. Come tale, la frase “Ho una brutta sensazione al riguardo” appare sempre (anche se in forme diverse) in ogni singolo film. J.J. Abrams è riuscito ad inserire ne Il Risveglio della Forza anche un altro piccolo riferimento alla saga, facendo dire a Finn “Questo è un salvataggio” quando salva Poe. Si tratta di un riferimento a quando Luke salva Leia e si presenta dicendo: “Sono qui per salvarti”.
Il gioco Holochess
Nei film originali di Star Wars, uno dei passatempi preferiti dei personaggi, quando sono bloccati nel Millennium Falcon per giorni e giorni, è il gioco Holochess. Si tratta di una partita a scacchi giocata con strani mostri ologramma, in cui si dice che Chewie sia molto bravo a barare… Ne Il Risveglio della Forza, quando Finn sta vagando per il Falcon, finisce per urtare la scacchiera ed accenderla accidentalmente. La stessa scena viene ripresa anche ne L’Ascesa di Skywalker.
Le voci di Yoda e Obi-Wan
Anche se non riusciamo a vedere Yoda o Obi-Wan apparire come Fantasmi di Forza ne Il Risveglio della Forza (e, ammettiamolo, lo desideravamo disperatamente!), è possibile comunque ascoltare le loro voci. Quando Rey tocca la spada laser di Luke e partono i ricordi circa la sua famiglia e le sue origini, è possibile ascoltare sia le voci di Alec Guinness che di Ewan McGregor nei panni di Obi-Wan, sia quella del maestro Yoda.
I Gonks
Questo è un easter egg che
solo coloro che hanno più familiarità con la tradizione di
Star Wars hanno potutot notare. Tecnicamente, si
tratta di droidi GNK, ma sono stati amorevolmente definiti Gonks
sin dalla loro introduzione nella trilogia originale. Non hanno mai
avuto un impatto sulla trama, ma
J.J. Abrams – ovviamente – voleva citarli in qualche modo…
Il Wilhelm Scream
Oltre alla presenza e all’influenza dell’Imperatore Palpatine, c’è una cosa che collega tutti i film della saga di Star Wars: il Wilhelm Scream, un effetto sonoro cinematografico costituito da un acuto urlo di una persona che viene colpita o uccisa da qualcosa. L’effetto è apparso per la prima volta al cinema nel 1953, quando un personaggio chiamato Soldato Wilhelm ha urlato in L’indiana bianca. Ne Il Risveglio della Forza, può essere ascoltato all’inizio quando un Soldato del Primo Ordine viene ucciso da un laser proprio mentre Finn e Poe gli passano davanti. Sembra sempre un effetto leggermente fuori posto, ma non sarebbe Star Wars senza di esso…
Fonte: ScreenRant