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Star Wars: le migliori e le peggiori morti viste nella saga

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Star Wars: le migliori e le peggiori morti viste nella saga

Delle molte influenze creative dell’universo di Star Wars, una delle più importanti è l’epica narrazione di vecchie leggende; non è un caso che la vita di Luke Skywalker, ad esempio, abbia molti punti in comune con la leggenda di Re Artù. La morte è un elemento ricorrente in questo tipo di leggende, quindi non sorprende che tutti e nove i film che compongono la saga degli Skywalker abbiano una buona parte di scene che riguardano la morte di importanti personaggi. CBR ha stilato una lista delle migliori (e delle peggiori) morti che abbiamo visto nella saga di Star Wars:

Luke Skywalker

Dopo aver realizzato una delle più grandi ed eroiche imprese mai viste in un film di Star Wars, proiettando un’illusione di se stesso a metà della galassia per distrarre il Primo Ordine ed aiutare la fuga della Resistenza, Luke Skywalker muore nei minuti finali de Gli Ultimi Jedi.

Il suo viaggio termina nello stesso modo in cui è iniziato, con lui che si affaccia all’orizzonte in un tramonto binario e “Il Tema della Forza” di John Williams che si gonfia come aveva fatto nel primo Star Wars 40 anni prima. Una delle scene più belle in un film pieno di Skywalker; la vita di Luke non avrebbe potuto giungere ad una conclusione più appropriata.

Leia Organa

Sfortunatamente, nel nono capitolo della saga, L’Ascesa di Skywalker, la gemella di Luke , Leia, non è stata altrettanto fortunata. Parte di questo era inevitabile – la scomparsa di Carrie Fisher significava che Leia non avrebbe mai avuto il finale che meritava davvero -, ma sì, la sua morte ne L’Ascesa di Skywalker è parecchio deludente.

Percependo un duello tra il suo apprendista e suo figlio, Leia raggiunge Kylo Ren tramite la Forza, poi muore misteriosamente. È tenuta all’ombra (un effetto collaterale della morte di Fisher) e per lo più fuori dal quadro, contribuendo ad una sensazione generale che spezza la solennità del momento.

Han Solo

Harrison Ford aveva spinto per uccidere Han Solo dai tempi de L’Impero Colpisce Ancora, credendo che il capitano del Millennium Falcon avesse completato il suo arco narrativo nella trilogia originale: l’unico modo per terminare il suo viaggio era attraverso un sacrificio eroico. Quindi, quando Han è tornato ne Il Risveglio della Forza, non è stato così sorprendente il fatto che sia morto, anche se quando è arrivato il momento, è stato comunque straziante.

Tentando di riportare verso la luce suo figlio Ben, adesso il guerriero oscuro Kylo Ren, Han sembra quasi riuscirsi per un momento, ma alla fine tutto ciò che riceve per i suoi sforzi è una spada laser in pieno petto. L’ultimo gesto di Han è di puro affetto e semplice perdono, con lui che mette la mano sulla guancia del figlio prima di sprofondare in un abisso.

Ben Solo

Kylo Ren voleva tanto essere come suo nonno, e certamente muore più o meno allo stesso modo; torna verso la luce per poi rinunciare alla propria vita e salvare così qualcuno che ama. Sfortunatamente, questa volta le cose non hanno funzionato come nella trilogia originale.

Uccidendo Ben, la scena appare fin troppo piena di codardia, non solo riciclando una battuta de Il Ritorno dello Jedi, ma assicurandosi che Ben non debba più convivere con le conseguenze o il senso di colpa delle sue azioni come Kylo Ren, evitando così qualsiasi possibile dilemma morale.

Darth Vader

La rivelazione che Darth Vader era il padre di Luke e il conseguente dramma tra due membri della famiglia che si trovano ai lati opposti del conflitto tra libertà e fascismo, tra il Lato Chiaro e il Lato Oscuro, è ciò che ha elevato Star Wars al di sopra dello storytelling tradizionale: ha dato alla trilogia originale un potente nucleo emotivo. Le scene tra Luke e Vader rimangono facilmente le migliori de Il Ritorno dello Jedi, se non dell’intera trilogia originale.

Gli ultimi momenti di Vader sono i più toccanti di tutti. Smascherato, il pubblico vede finalmente il vecchio triste e dispiaciuto che era stato seppellito all’interno del mostro dei film precedenti; mentre Vader guarda suo figlio per l’ultima volta, il barlume nei suoi occhi regala una sorta di appagamento nonostante tutti gli errori commessi: alla fine, era riuscito a portare del bene nel mondo. 

Padmé

Purtroppo, Padmé è l’ultima ruota del carro ne La Vendetta dei Sith, privata della sua indipendenza rispetto ai due film precedenti e diventata ormai un elemento accessorio rispetto all’arco narrativo di Anakin. Anche il suo gran finale finisce per “oscurare” tutto ciò che di buona aveva caratterizzato il personaggio. Padmé “perde la volontà di vivere” e muore dopo il parto, apparentemente a causa della sua depressione dovuta alla caduta di Anakin.

A parte il fatto che, alla fine, Padme non ha più la volontà di vivere, sembra che la sua morte sia stata pianificata soltanto per collegarsi adeguatamente alla trilogia originale, visto che in quei film il personaggio è assente.

Snoke

Il secondo atto de Gli Ultimi Jedi culmina con una scena tra Rey, Kylo Ren e Snoke nella sala del trono di quest’ultimo. Rian Johnson impiega magistralmente una tecnica tipicamente hitchcockiana, ossia aumentando la suspense quando Kylo usa la Forza per attivare di nascosto la spada laser di Rey, che si accende attraverso il busto del suo padrone.

Qui, il vero scopo di Snoke nella storia viene svelato al pubblico e ai personaggi. Non è mai stato il vero cattivo, ma solo un trampolino di lancio nel lungo viaggio di Kylo Ren.

Darth Maul

Apparso ne La Minaccia Fantasma, Darth Maul ha una sola possibilità di mostrare la sua abilità di combattimento prima di essere diviso in due da Obi-Wan Kenobi, senza che il pubblico apprenda molto su chi sia in reatà. Questa era una scena di morte così deludente, e che sprecava così tanto il potenziale di un personaggio, che alla fine venne rivelato che Maul era effettivamente sopravvissuto.

Ciò gli ha spianato la strada per tornare in The Clone Wars, dove è diventato uno dei personaggi preferiti dai fan, dopo che lo stesso è stato potenziato prima di incontrare finalmente una fine più cupa e adatta in Star Wars Rebels. 

Palpatine (Il ritorno dello Jedi)

Mentre questa dovrebbe essere la scena della morte di Palpatine, in realtà il focus emotivo  è tutto su Luke e Vader, entrambi vittime dell’Imperatore a modo loro, e questa attenzione ai due personaggi è ciò che rende questa scena così memorabile.

Dopo che gli ultimi sei film hanno dimostrato la padronanza di Palpatine nella strategia, qui finalmente scivola via non riuscendo a spiegarsi due variabili: che Luke si sarebbe dimostrato più forte di quanto fosse stato suo padre e che quel padre aveva ancora qualcosa di buono in lui.

Palpatine (L’ascesa di Skywalker)

A differenza della sua scomparsa 35 anni prima, la seconda e presumibilmente definitiva morte di Palpatine ne L’Ascesa di Skywalker si rivela piuttosto deludente.

Dato che non ha una storia con Rey, il suo scontro con il personaggio è molto simile ad una battaglia finale di un videogioco, e l’intera vicenda finisce per apparire come una ricostruzione meno efficace della sua fine ne Il Ritorno dello Jedi