Uscito nelle sale nel 1980,
L’impero colpisce ancora è il secondo
capitolo della prima trilogia di Star Wars
e riprende la narrazione tre anni dopo gli eventi di Episodio IV – Una nuova speranza.
Solo riguardandolo però emergono alcuni dettagli che forse, dopo
una sola visione, potrebbero esserci sfuggiti… Ma di cosa parliamo?
Leggete qui sotto:
I titoli di testa de L’Impero
colpisce ancora
Ogni episodio della
saga di Star
Wars inizia con una sequenza di titoli di testa a
scorrimento che serve a introdurre eventi e personaggi coinvolti
nella storia, oltre a contestualizzare il film rispetto a quelli
che l’hanno preceduto. E se osservate bene i titoli in L’impero colpisce ancora, noterete un
piccolo dettaglio…
Episodio
V è infatti il primo del franchise ad avere anche il
titolo ufficiale nella schermata, perché all’epoca i dirigenti
dello studio chiesero a Lucas di inserire altri riferimenti per non
confondere troppo gli spettatori.
L’attacco alla base Echo
In una versione alternativa
della sceneggiatura del film, diversi wampas attaccavano la base di
Echo insieme agli snowtroopers imperiali, ma a
causa di vincoli di bilancio e di una produzione già difficile,
niente di ciò è avvenuto. In quella scena sarebbe stato coinvolto
anche Mark Hamill insieme ad uno stuntman.
Ciò non significa che nella
versione finale non ci siano stati dei riferimenti all’attacco dei
Wampa, perché se ci fate caso, sulle pareti del corridoio ci sono
dei segnali riguardanti proprio le creature.
Il Millennium Falcon a grandezza
naturale
La planimetria della base
Echo è enorme, e lo dimostra il fatto che il Millennium Falcon può essere parcheggiato
comodamente in tutta la sua maestosità. Nessuno sa che la versione
a grandezza naturale della nave di Han Solo non era mai stata costruita fino a
Episodio V, dove compare in una
scena.
Cliff Calven
I fan più attenti avranno
riconosciuto nella base di Echo i caratteristici baffi di John
Ratzenberger, aka Cliff Calven, uno dei più
celebri doppiatori della Pixar che nel film rimprovera verbalmente
un indignato Han Solo. Il personaggio avverte Han dei
rischi del pianeta quando le temperature scendono sotto lo zero:
“Allora ci vediamo all’inferno!“
Luke in stop-motion
Durante la Battaglia di
Hoth Luke Skywalker usa il suo cavo magnetico per
collegarsi alla parte inferiore di un AT-AT, ma ad effettuare
l’acrobazia non è l’attore ma una figura in stop-motion. Lo stesso
procedimento è stato adottato per i Tauntaun su Hoth e gli
Wampa.
Gli attori apparsi negli altri
film di George Lucas
Due attori comparsi in
Episodio V hanno recitato in un altro film di George
Lucas, Indiana Jones e l’ultima crociata: parliamo
di Julian Glover e Walter Donovan, interpreti dell’ammiraglio
Ozzel, Adolf Hitler, generale Veers e uno dei cattivi del Santo
Graal.
Asteroidi, scarpe e patate
Un campo di asteroidi
diventa la trappola perfetta per salvare il Millennium Falcon e distruggere la flotta
imperiale dopo la battaglia di Hoth: Han Solo pilota abilmente la
nave mentre i caccia stellari si frantumano andando incontro a
rocce, scarpe e…patate! Questi e altri oggetti sono stati filmati
per la scena dal team del film.
Le manette di Han Solo
Quando Han Solo viene condotto nella camera di
congelamento per essere immerso nella carbonite, le guardie legano
le sue mani con delle manette imperiali. Si tratta infatti di una
procedura standard per tutti i prigionieri, soprattutto criminali
pericolosi e imprevedibili come Han.
Molti discutono ancora sull’idea
che il personaggio sia fuggito o meno dalla presa dei polsini prima
di iniziare il processo, ma in realtà è stato rivelato che sono gli
Ugnaugh a legarlo con bracciali di carbonite nella parte superiore
delle braccia.
Boba Fett smascherato
L’identità di Boba Fett è rimasta avvolta nel mistero per
anni, rivelando che è solo uno dei più famosi cacciatori di taglie
della galassia. Il suo attore però – Jeremy Bulloch – compare in
carne e ossa nei panni della guardia incaricata di portare la
principessa
Leia e Chewbacca alla nave di Darth Vader.
Lando pupazzo in L’Impero colpisce
ancora
Quando
Leia sente il segnale di soccorso “telepatico” di Luke mentre fugge
da Cloud City con Chewie e Lando, ordina ai piloti di cambiare
rotta, ed è allora che Chewie apre un portello per raccogliere
l’eroe con Lando che esce per recuperarlo.
Ma invece dell’attore – Billy Dee Williams – dalla nave esce una
sua miniatura versione pupazzo fatta di cartapesta per ingannare il
pubblico!
Nata a Roma nel 1990, Cecilia Strazza
si è occupata per anni di analisi del film e critica
cinematografica, collaborando con le riviste online Cinefilos.it e
Sentireascoltare.com. Con Bakemono Lab ha pubblicato i volumi
“Don’t you (forget about me): il cinema teen di John Hughes”, “Just
like honey: il cinema di Sofia Coppola”, e con Bietti il saggio
“Greta Gerwig: lo sguardo nuovo del cinema femminile“. Insieme a
Chiara Guida e Davide Cantire è autrice e conduttrice del podcast
“Cinema e…” e dal 2020 lavora in Wildside.