Buon Compleanno Vincent Cassel

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Monsieur Vincent Crochon è un attore apprezzato e un divo patentato, status derivatogli dalla lunga relazione con Monica Bellucci, anche se l’unione è giunta al capolinea questa estate, dopo 14 anni di matrimonio, 2 figlie, e parecchi film insieme (fra cui L’appartamento, set che li ha fatti incontrare, Dobermann e Irréversible, dove lui appare come mamma l’ha fatto).

D’ora in poi lo citeremo col nome d’arte, Vincent Cassel, ereditato da papà Jean-Pierre, anche lui attore. Sarà certo più facile farsi notare con un cognome già collaudato, ma non è l’illustre parentela che decreta il successo di Vincent: conquista presto la critica con L’odio (1995), cruda storia urbana in bianco e nero diretta da Mathieu Kassovitz, regista parigino con cui Cassel ha già lavorato e tornerà a collaborare (I fiumi di porpora, 2000). Sin dalle prime pellicole si delinea la tipologia di personaggi che lo accompagneranno per tutta la carriera: uomini spesso ambigui, in bilico tra l’affascinante e il grottesco, il positivo e il negativo; tipi tosti, talvolta assai violenti (e Fiorello si è divertito parecchio a scimmiottare il povero Vincent in Viva Radio 2, quando, ogni volta che telefonava alla simil-Monicà, si udivano in sottofondo le urla bestiali del consorte). Con quella faccia lì si presta bene a fare il duro, e l’ottima padronanza dell’inglese (che si aggiunge all’italiano, al portoghese e ad una base di russo, imparato per esigenze di copione) gli permette di sbarcare a Hollywood, dove dal 2001 compare in svariate pellicole, fra cui Birthday Girl, Oceans’ Twelve/Thirteen (in cui dà sfogo alla sua grande passione per la capoeira), La promessa dell’assassino, Il cigno nero.

Naturalmente resta attivissimo in patria, e si becca il César come migliore attore per l’interpretazione della canaglia più nota di Francia (ma dai!), il gangster Jacques Mesrine, nei due capitoli di Nemico pubblico N.1. E ogni maudit che si rispetti ha charme da vendere, quindi chi meglio di Vincent può fare da testimonial a La nuit de l’homme di YSL?

Come se non bastasse, Cassel canta pure: magari Monicà era stufa delle sue esibizioni sotto la douche! Ma si sa, chiusa una doccia, si apre una Jacuzzi. Lo aspettiamo con lo champagne… BON ANNIVERSAIRE, VINCENT!

Giuditta Martelli
Giuditta Martelli
Giovane, carina e disoccupata (sta a voi trovare l'intruso). E' la prova vivente che conoscere a memoria Dirty Dancing non esclude conoscere a memoria Kill Bill, tutti e due i Volumi. Tanto che sulla vendetta di Tarantino ci ha scritto la tesi (110 e lode). Alla laurea in Scienze della Comunicazione seguono due master in traduzione per il cinema. Lettrice appassionata e spettatrice incallita: toglietele tutto ma non il cinematografo. E le serie tv. Fra le esperienze lavorative, 6 anni da assistente alla regia in fiction e serie per la televisione (avete presente la Guzzantina in Boris?). Sul set ha imparato che seguire gli attori è come fare la babysitter. Ma se le capita fra le mani Ryan Gosling...
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