Concerto per pistola solista

Concerto per pistola solista è una pellicola realizzata da Michele Lupo nel 1970 e, a suo modo, riprende alcuni tratti della trama già presenti all’interno della pellicola di Mario Bava Cinque bambole per la luna d’agosto, realizzato nello stesso anno dal celebre regista. Entrambi sembrano trarre ispirazione dalle opere letterarie di Agata Christie, con i suoi celebri gialli… ad eliminazione, se così possiamo chiamarli.

 

Anche nella pellicola di Lupo C ìoncerto per pistola solista, l’ambientazione è prettamente british: in una ridente contrada inglese una famiglia si riunisce per leggere il testamento dell’anziano patriarca: c’è la sorella Gladys con il figliolo al seguito Georgie, dotato di un’insana passione per gli scherzi macabri e afflitto da qualche castrante turba sessuale; c’è il playboy Ted che si presenta al maniero per rivendicare la sua parte d’eredità insieme alla moglie Pauline (che, tanto per unire scandalo a scandalo, è di colore); la figlia del defunto Isabelle con suo marito Anthony, i quali avevano trascurato l’anziano patriarca che era stato accudito negli ultimi tempi dalla nipote Barbara, donna che ha rinunciato alla sua vita per dedicarsi alla cura di sir Henry.

Ma all’apertura del testamento, le sorprese si sprecano: sir Henry non lascia niente ai suoi parenti, tutti i suoi averi vanno all’amata nipote Barbara (sorpresa e stupita) e le azalee conservata nella serra sono destinate al compagno di mille pomeriggi, il sergente Thorpe, segugio dal fiuto infallibile ma dalla faccia poco sveglia. Odi, rancori, rabbia sopita riemerge lentamente nel cuore di ogni membro della famiglia e Barbara diventa subito l’oggetto di questi sfoghi, soprattutto dopo che un colpo di pistola la sfiora fin quasi ad ucciderla… ma i morti continuano a moltiplicarsi, dal maggiordomo a Ted e sua moglie, fino ad arrivare ad Isabelle… i segreti stanno uccidendo lentamente i membri di questa famiglia, e solo l’ispettore Grey di Scotland Yard con l’aiuto del fidato Thorpe possono sciogliere il nodo del dubbio.

Concerto per pistola solista è un giallo tradizionale che ben si cala nella tradizione italiana degli anni settanta, anticipando quella fase nella quale il thriller sarà condito da sangue e altri elementi splatter: qui la tensione è sottile e costruita dalla trama, i personaggi hanno i loro segreti da nascondere e il colpo di scena finale,anche se prevedibile, non è in fondo così scontato, un elemento in più, dall’alto valore aggiunto, è sicuramente la vena umoristica che contraddistingue la pellicola: il personaggio del sergente Thorpe sembra quasi uscito da un cartoon, è dotato di una vena comica decisamente slapstick ed involontaria, con un paio di eccessivi e fittizi denti sporgenti che lo fanno somigliare ad un castoro; anche il main theme del film- un adattamento bizzarro del famoso piano concerto Numero Uno di Tchaikovsky- presenta un secco colpo di pistola,un chiaro riferimento al titolo originale della pellicola.

Sicuramente la pellicola non aggiunge niente di più al genere e nemmeno fa da apripista per qualcos’altro, perché la strada presa dal thriller italiano negli anni ’70 vira decisamente verso altri orizzonti…più macabri e gore; però offre 98’ di puro intrattenimento leggero e senza troppe pretese, con alcune trovate brillanti disseminate qua e là, in definitiva, una Agata Christie riveduta- e corretta!- in salsa italica.

- Pubblicità -