True Detective: Night Country, tutti i riferimenti alla prima stagione nel finale

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Dopo aver analizzato e spiegato il finale enigmatico di True Detective: Night Country, passiamo ora a comprendere a pieno tutti i riferimenti e i legami alla prima acclamata stagione di True Detective.

 

Alla fine di True Detective: Night Country, i misteri più importanti della stagione sono stati per lo più risolti. Ma per arrivare a questo punto la serie ha dovuto affrontare molti colpi di scena, svolte e rivelazioni (alquanto ambigue).

 

Dopo uno straziante penultimo episodio che ha visto Danvers (Jodie Foster), Navarro (Kali Reis) e Prior (Finn Bennett) mettersi alle strette per venire a capo dei casi interconnessi di Annie K (Nivi Pederson) e Tsalal, il finale offre quello che Bennett ha descritto come un pugno di emozioni.

Per fare una serie poliziesca davvero buona, devi essere soddisfatto del finale“, ha dichiarato all’Hollywood Reporter. “A volte i finali possono sembrare pigri, ma in questo caso non è stato così. Rimane fedele all’opera. Ricordo di aver guardato il finale per la prima volta e di essere scoppiato in lacrime, perché ero così orgoglioso di ciò che avevamo creato, ma anche perché il finale è semplicemente bellissimo“.

Tutti i riferimenti alla prima stagione di True Detective nel finale di True Detective: Night Country

Dalla spirale storta alla Tuttle United al mantra di Danvers sul non fare le domande giuste, Night Country ha offerto numerosi richiami alla caccia al killer del Re Giallo da parte dei detective Rust Cohle (Matthew McConaughey) e Marty Hart (Woody Harrelson) nella prima stagione di True Detective. Ma quando Raymond Clark pronuncia la frase “Il tempo è un cerchio piatto” nel finale di Night Country, il collegamento tra le due storie raggiunge un nuovo livello.

Chiunque abbia visto la prima stagione riconoscerà la frase di Rust “Il tempo è un cerchio piatto“. Detta per la prima volta a Rust dall’occultista Reggie Ledoux poco prima che Marty gli spari, Rust adotta questa massima come sua visione del mondo e la usa in seguito durante un’intervista sul caso del Re Giallo, quasi 20 anni dopo. La frase fa riferimento a un concetto reso popolare dal filosofo tedesco del XIX secolo Friedrich Nietzsche, noto come “eterna ricorrenza“, la teoria secondo cui, poiché il tempo è infinito, si è destinati (o condannati, se si ha una mentalità simile a quella di Rust) a ripetere la propria vita un numero infinito di volte esattamente nello stesso modo in cui la si sta vivendo ora.

In Night Country, Clark mette in relazione l’idea che il tempo sia un cerchio piatto con Annie che si vendica degli scienziati di Tsalal: “Si nasconde in quelle caverne da sempre, prima di nascere, dopo che tutti noi saremo morti“. Ma il finale di Night Country, ancor più della prima stagione, sembra rifiutare questa filosofia.

Redazione
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