Con una stagione più breve del solito, sappiamo che Game of Thrones 7×04 rappresenta il midseason, il giro di boa di un ciclo che si sta rivelando ricco di azione e spunti interessanti. Dopo una settimana di sussulti e paura degli spoiler, causa il leak che ha diffuso on line l’episodio prima del dovuto, The Spoils of War ci porta finalmente sul campo di battaglia, ma questa volta nessuno era preparato a quello che abbiamo visto: finalmente i draghi (o almeno Drogon) scendono in campo, e il gioco del trono si fa davvero rovente. Ecco i momenti più emozionanti della puntata, quelli significativi e quelli che ci danno indicazioni o ci offrono spunti per le vicende a venire.
Game of Thrones 7×04 – i momenti TOP
Il bastardo e il traditore
Primo momento degno di nota
dell’episodio (non in ordine cronologico) è l’incontro, dopo sei
stagioni, tra Theon, scampato all’arrembaggio di Euron Greyjoy, e
Jon, ospite della Regina a Roccia di Drago.
Jon Snow (Kit
Harington) è furente, si avventa contro colui che ha,
involontariamente, determinato la morte di Robb Stark, suo amato
fratello, ma solo l’aiuto che ha offerto a Sansa (Sophie
Turner) (all’inizio della sesta stagione) sembra
salvargli la vita. Non sappiamo cosa questo incontro possa
rappresentare, fatto sta che Theon, ancora una volta scampato a
quella che doveva essere morte certa, è ancora in circolazione, in
attesa di recitare la sua parte in questa guerra. Che l’aver
prestato soccorso a Sansa sia solo l’inizio della sua
redenzione?
“Molte cose”
Nonostante lo show abbia
decisamente cambiato profilo e ritmo, ci sono ancora momenti
dedicati al racconto di personaggi relativamente superflui.
Ricordiamo l’incontro romantico tra Missandei e Verme Grigio nel
secondo episodio, e in questo quarto c’è la breve confessione della
consigliera della Regina, che lascia intendere a Dany
(Emilia
Clarke) le “molte cose” avvenute. Momento leggero e
malizioso, che alleggerisce i toni di una puntata altrimenti
davvero seria. Se gli attimi di sollievo fossero stati tutti così
ben costruiti e brevi, la serie ne avrebbe sicuramente giovato. Ma
i ritmi ora sono sostenuti e le vicende della guerra stanno
precipitando in rapida e pregevole successione.
“Sono Arya Stark di Grande Inverno e sto tornando a casa”
La figlia piccola di Ned Stark
pronunciò questa battuta alla fine della sesta stagione, a
conclusione del suo addestramento presso la Casa del Bianco e del
Nero per diventare Nessuno. Adesso, la piccola Arya
(Maisie
Williams) è finalmente tornata a casa. Dopo
l’incursione alla Due Torri, dove ha porto i suoi omaggi ai Frey,
Arya è arrivata a Grande Inverno, non ha trovato il suo amato Jon,
ma l’ ad aspettarla c’è Sansa e quel tipo strano che è diventato
Bran.
L’incontro tra i fratelli è affettuoso, ma imbarazzato. Tutti sanno che gli altri hanno passato molte dure prove e Arya in particolare adesso deve fare i conti con l’incredulità che spinge tutti a sorridere dei suoi sanguinosi propositi di vendetta. Solo Bran sembra consapevole della trasformazione profonda della sorella, ma, misteriosamente, tace, così come tace su ogni altro dettagli prezioso che conosce. Al castello degli Stark, la ragazza incontra anche Brienne e ne rimane abbagliata: le due combattono, si misurano e si confrontano, e la giovane decide che sarà la Lady dell’Isola di Tarth ad addestrarla. Non possiamo non notare nello stile di combattimento di Arya l’impronta e i passi di danza di Syrio Forel, indimenticato maestro di spada della bambina nella prima stagione e non possiamo non notare gli sguardi preoccupati di Sansa e Ditocorto, quest’ultimo consapevole che l’ennesima Stark che ha raggiunto il castello sarebbe perfettamente capace di tagliargli la gola.
L’arrivo al castello di Arya ricorda molto la vicenda che la vide coinvolta nella prima stagione, quando le guardie della Fortezza Rossa, ad Approdo del Re, non la riconobbero quale figlia del Primo Cavaliere e non vollero farla rientrare a palazzo. Questa cosa si rivelò poi la sua salvezza, ma adesso Arya sa come muoversi e va ad aspettare la Lady reggente, sua sorella, di fronta alla statua di Ned, sulla tomba del padre. Il dialogo molto toccante che le due ragazze condividono ricorda dei passaggi commoventi del libro. Cosa farà adesso Arya al castello non possiamo saperlo, ma non ci sembra un caso se proprio nelle sue mani è arrivato il pugnale di acciaio di valyria che doveva portare la morte al piccolo Bran nella rpima stagione. Una potente assassina armata di quest’arma potrà senza dubbio essere molto utile all’esercito che combatterà contro gli Estranei.
Il pugnale
Intorno a questo oggetto si è mossa
gran parte della trama della prima stagione, dal pungale è derivato
il tentato omicidio di Bran, le ferite di Catelyn Stark, il
rapimento di Tyrion (Peter
Dinklage), l’inizio della guerra tra Stark e
Lannister. Un oggetto misterioso, di cui non conosciamo ancora
l’effettivo proprietario, un oggetto che potrebbe raccontare molto
più di quello che Ditocorto, che ne fa dono a Bran, può sperare.
L’infimo consigliere di Sansa non sa chi ha davanti e tratta Bran
come un ragazzino, ma quando quello stesso ragazzino storpio lo
guarda e gli ripete i suoi più oscuri segreti (“Il caos è una
scala”), allora sappiamo che Ditocorto non è decisamente più a suo
agio in quella dimora, che gli Stark si stanno moltiplicando, da
scomparsi che sembravano, e che la sua presa su questi giovani è
sempre più debole. Bran potrebbe sapere molte cose che ancora non
ci sono state rivelate, e saggiamente affida il pungale all’unica
persona di cui può fidarsi e nelle cui mani l’oggetto potrà tornare
utile: Arya.
Jaime e Bronn
Finalmente i fan di Ser Bronn delle
Acque Nere sono soddisfatti; in grande spolvero, campione assoluto
in Westeros di caccia al drago, il simpatico cialtrone torna al
fianco di Ser Jaime (Nikolaj
Coster-Waldau), alla guida dell’esercito Lannister, di
ritorno da Alto Giardino, con l’oro per la Banca di Ferro. Il
mercenario, nonostante sia stato fatto cavaliere, resta tale
nell’animo, interessato solo al suo compenso e al castello che
vorrebbe in dono. Al suo fianco, Jaime si trova a fronteggiare una
situazione davvero molto difficile: un attoacco Dothraki in campo
aperto, con tanto di Regina a cavallo di Drogon pronta a mettere a
ferro e fuoco l’esercito. In questa occasione di estremo pericolo,
lo spettatore medio si rende conto che in effetti Jaime potrebbe
anche far parte dei buoni, o, per meglio dire, di coloro per cui
andrebbero versate delle lacrime, in caso di morte. Il Lannister si
candida a diventare anche un Queenslayer, andando all’attacco di
Daenerys in persona, ma non ha fatto i conti con l’animale da
compagnia della Regina, deciso a salvarla. Che sia arrivata la fine
per il fascinoso Jaime?
Ci sembra prematuro, ma ci si spezza il cuore a vedere, lontano dalla battaglia, Tyrion che teme ancora, nonostante tutto, per la vita del fratello. È stato pur sempre lui a liberarlo dalle prigioni della Fortezza Rossa, e da parte sua, Jaime ora sa che il fratello minore è innocente per la morte del suo primogenito. Sarà davvero molto interessante vedere in che modo i due interagiranno, se dovessero confrontarsi. Ma dove sarà Jaime nel prossimo episodio? Potrebbe andare a arricchire le fila dei prigionieri della Regina dei Draghi?
Jon Snow in una caverna, di nuovo
Che Jon abbia una particolare
affinità con le caverne lo avevamo scoperto nella stagione numero 4
ma il nuovo Re del Nord è recidivo e torna a condurre una fanciulla
in un posto appartato, per mostrarle qualcosa di meraviglioso.
Daenerys ha dato a Jon il permesso di raccogliere il vetro di
drago, ma nella sua ispezione delle grotte di Roccia di Drago,
scopre anche dei graffiti che raffigurano i Figli della Foresta e
gli Estranei. Finalmente Daenerys gli crede, sembra che trai due ci
sia una vera intesa e che possano contare l’uno sull’altra… se solo
lui accettasse di inginocchiarsi… La questione viene lasciata in
sospeso, ma la tensione trai due è adesso decisamente differente:
non si avverte più astio e Dany e Jon sono chiaramente legati, in
che modo però lo scopriremo a breve. Che i due finiscano insieme a
governare i Sette Regni sembra troppos contato, ma chissà, magari
D&D si sono stancati di sorprendere e scioccare, e vogliono
regalare qualche gioia ai fan.
I draghi tornano in battaglia
Dopo tante peripezie, finalmente
Dorgon scende in battaglia. L’arrivo della bestia sputafuoco,
guidata dalla Madre, è anticipata da un’orda Dothraki che
atterrisce il cuore dell’esercito dei Lannister. I poveri soldati,
reduci dalla presa di Alto Giardino, stanno percorrendo la via del
ritorno, verso la Fortezza Rossa, ma i piani non vanno come
previsto e si trovano a scontrarsi con la furia alata di Drogon in
persona. L’azione raggiunge livelli altissimi, siamo di fronte a
uno dei moemnti più epici dello show, da sei stagioni a questa
parte. Il momento è travolgente, il tifo dello spettatore da
stadio, tuttavia è anche “provvidenziale” la presenza del
balestrone messo a punto da Qyburn per abbattere i figli di Dany.
Bronn si incarica di quell’aggeggio che colpisce il bersaglio. Non
sappiamo ancora se il destino di Drogon sia segnato o meno, ma alla
fine della puntata sia lui che Jaime Lannister versano in
condizioni critiche. Chi arriverà a fine stagione?
La furia di Drogon però non è niente in confronto a quella di Daenerys. La giovane regina vuole fare bene il suo lavoro ma sembra travolta dalla furia, il seme della follia, tipico della sua famiglia, sembra risvegliarsi in lei e i suoi consiglieri, Tyrion su tutti, dovranno esercitare tutto il loro fascino per riportare la ragazza sulla strada dell’equilibrio… per non diventare la regina di un regno in cenere…