Lo scontro di Netflix è carico di tensione fin dall’inizio. La serie si apre con due sconosciuti che quasi si scontrano nel parcheggio di un negozio, dando il via a un intenso inseguimento in auto. Loro sono l’appaltatore Danny Cho (interpretato da Steven Yeun) e l’imprenditrice di piante Amy Lau (interpretata Ali Wong) e la loro caccia al gatto e topo si concluderà con qualcosa di più. Si esce presto dai confini del semplice disguido tra guidatore e si entra in una dinamica spirituale, emotiva e sentimentale senza precedenti. La serie tv arriva su Netflix il 6 aprile e conta dieci episodi della durata di circa mezz’ora l’uno.
Creata da Lee Sung Jin, Lo scontro si configura come una dark comedy che cerca di estrapolare la personalità di Danny e Amy in cerca di vendetta. La loro faida inizia con stupide tattiche di vendetta – dalla pipì sul pavimento alle cattive recensioni – ma il loro litigio porta a galla le loro frustrazioni più represse. Questo gioco tra entrambi presto coinvolge le famiglie di Danny e Amy che si trovano intrecciati in questa fitta rete di bugie. Per cui alla fine lo spettatore si ritrova davanti non più una dark comedy ma un thriller. Ed è l’aspetto peculiare di questa serie tv che riesce a cambiare genere durante l’arco della sua narrazione. Targata A24 e Netflix la serie potrebbe rappresentare una nuova rivelazione del 2023.
Lo scontro, la recensione
Lo scontro è completamente ispirato a Los Angeles, una città che può essere attraversata con rabbia solo in auto. Da una parte Amy, imprenditrice di successo che rivendica la propria attività. Si maschera da femminista durante le cene a base di funghi con altre personalità di spicco nel mondo dell’arte, vorrebbe godersi i soldi che si è guadagnata e porta all’estremo questa gentilezza che neanche lei prova verso gli altri. Infatti, nel momento in cui ha la possibilità di uscire dagli schemi lo fa. Danny, invece, vive nel rovescio della medaglia. Non possiede molto e fa affidamento su un cugino che entra ed esce di prigione. Deve badare al fratello ed è attaccatissimo alla sua famiglia che vuole a tutti i costi trasferire a Los Angeles. Quando si scontrano nelle scene iniziali – e trasformano il litigio che li guiderà per tutta la serie – si vedono due persone sull’orlo di una crisi di nervi.
L’infelicità di Amy e Danny tenta di essere giustificata per tutto il corso della serie. Entrambi i protagonisti entrano in una sorta di burn out emotivo e psicologico per cui mostrano il loro disprezzo verso tutte le persone che li circondano e verso le debolezze altrui. Ne Lo scontro, Amy lo fa con il marito e Danny con il fratello, entrambi in modo diverso tentano di sabotare emotivamente le due persone più vicine. Le interpretazioni di Yeun e Wong appaiono allo spettatore piene di semplicità e di verità, trasudano la cattiveria dei loro personaggi tramite battute al vetriolo. In particolare, a spiccare è l’interpretazione della Wong che – provenendo da una carriera nel genere comedy – porta il suo appeal anche in questo ruolo diverso e drammatico.
Anche Yeun è messo a dura prova dal suo personaggio. L’uomo tenta di mandare avanti la sua vita e cerca in tutti i modi di sbancare il lunario. La coppia di protagonisti non condivide spesso il tempo sullo schermo, ma quando lo fa Lo scontro è davvero elettrizzante. Non siamo costretti alla fine a vederli insieme come una coppia romantica perché il loro legame va oltre questo. Amy e Danny condividono l’oscurità dei loro caratteri. Per questo ne Lo scontro si diverte a giocare con i diversi background. Non solo da questa contrapposizione ne nasce una volontaria denuncia alla società odierna. Amy ha una casa lussuosa che condivide con la sua famiglia; Danny condivide un piccolo appartamento con il fratello minore Paul (Young Mazino).
Disagio interiore
Nel loro disagio interiore però Amy e Danny riescono ad affrontare le pressioni della famiglia, la solitudine, la depressione e l’accecante bisogno di attaccare briga con tutti. Ovviamente tutto questo non fa che renderli molto più umani ai nostri occhi, rispetto magari ad alcuni aspetti della serie che risultano troppo forzati. Invece, Amy e Danny ne Lo scontro funzionano così bene perché portano in scena tutte quelle paure e debolezze tipiche degli esseri umani. Anche se lo mostrano in maniera grottesca, il quasi incidente d’auto che li ha fatti conoscere ha innescato una serie di eventi che ha portato entrambi a conoscere l’unica persona che potrebbe comprendere il loro disagio.
Lo scontro esplora quanto possa essere potente quando un’altra persona ti vede e ti accetta per quello che sei, pregi e difetti compresi. E questo è un po’ il punto di arrivo della serie che ricalca le orme di Everything Everywhere All At Once per certi aspetti. La scena del film che vede Evelyn e Joy come sassi nella serie tv è lasciata all’ultimo episodio dopo che, persi nella foresta, Amy e Danny decidono di mangiare delle bacche trovate nel bosco. Il risultato è un mix di acidi che li porterà al delirio ma anche alla consapevolezza: “Abbiamo lavorato tanto per arrivare fin qui”.
La penultima mezz’ora regala infatti scene ricche di azione come se ci trovassimo in un thriller, fino ad arrivare alla scena del mix di acidi ed erbe. Proprio in quei momenti Lo scontro spinge lo spettatore verso luoghi oscuri e inesplorati dell’animo umano. Amy e Danny si fanno portavoce di tutte le insicurezze della loro età e nonostante qualche momento esca un po’ fuori dai ranghi la serie appare molto lucida nel raccontare il disagio di una generazione intera.
Figure di luce
Le fotopsie o figure di luce sono flash e lampi di luce, simili a fulmini, che compaiono all’improvviso in assenza di un reale stimolo luminoso proveniente dall’esterno. Nella vita di Amy e Danny l’uno è stato la figura di luce nella vita dell’altro. Qualcosa che è arrivato all’improvviso, che non abbiamo cercato. Figure di luce è anche il titolo del decimo episodio de Lo scontro che in parte cerca di portare in scena questi sentimenti. Dopo aver superato il mix di erbe e acidi, Amy e Danny hanno una nuova consapevolezza. Molto probabilmente non impareranno mai la lezione del tutto ma capiscono che gli inconvenienti quotidiani che caratterizzavano la loro vita sono nient’altro che inconvenienti, cose che possono succedere.
Anche se per fare questo, per arrivare alla realizzazione finale, Lo scontro punta sempre sugli stessi temi, la serie arriva alla fine con un confronto che non lascia spazio a ulteriore narrazione. Il finale, infatti, si auto risolve da sé, non lasciando spazio a una seconda stagione – almeno per quanto riguarda la vita di Amy e Danny. Si potrebbe infatti pensare di progettare una nuova stagione con nuovi personaggi alle rese con le problematiche che affliggono il mondo che, diciamolo, sono tantissime.