Omar Sy Lupin recensione serie tv netflix

Arrivata il 8 gennaio sulla piattaforma streaming, Lupin, la nuova serie francese Netflix vede protagonista Omar Sy nei panni del ladro gentiluomo del titolo, rivisitato in chiave moderna. Balzato al primo posto nella classifica delle serie più viste in Italia, lo show ha tutti i requisiti per diventare una serie di lungo corso, conquistando l’attenzione di moltissimi abbonati.

 

Lupin, la trama

Assane Diop, adolescente immigrato a Parigi, vive con il padre, che è al servizio della facoltosa famiglia Pellegrini. Quando nella residenza viene rubata una preziosissima collana, appartenuta alla Regina Maria Antonietta, il padre di Assane viene ingiustamente accusato del furto e arrestato. Morirà in carcere, suicida, non prima di aver disseminato indizi nascosti che ne sveleranno l’innocenza. A distanza di 25 anni, Assane, ormai un uomo, impiega le sue doti fisiche e mentali per scagionare la memoria del padre. Sua bibbia di vita è il libro “Arsène Lupin, ladro gentiluomo”, che gli venne regalato proprio dal genitore, e che lui legge, studia e custodisce come una reliquia.

Creata da George Kay in collaborazione con François Uzan e diretta da Louis Leterrier (episodi 1, 2 e 3) e Marcela Said (episodi 4 e 5), Lupin di Netflix è una sorpresa davvero piacevole. Lontana dall’originale letterario e anche dal famosissimo e amato adattamento anime di Monkey Punch, la serie gira intorno al protagonista interpretato da Omar Sy, replica in maniera sbiadita le caratteristiche del ladro gentiluomo e si struttura intorno ad una trama orizzontale molto forte, che ne fa un thriller investigativo, contaminato con l’heist movie e con il dramma.

Omar Sy superstar di Lupin su Netflix

Lupin serie tv 2020 (1)Tutti questi toni e sfumature sono portate avanti con grande eleganza da Sy, che con la sua incredibile presenza scenica riesce ad alternare leggerezza e serietà con grande equilibrio, il tutto condito dal tocco elegante che in qualche modo richiama il Lupin letterario, vero e proprio nume tutelare del protagonista.

Basta arrivare a metà del primo episodio per capire che il titolo e il coinvolgimento del ladro gentiluomo è un gancio per attirare il pubblico, e che senza quel nome e quella eredità, la serie rimarrebbe comunque in piedi sulle gambe del suo solido intreccio. Il riferimento rimane comunque un divertente gioco di scrittura e un ottimo modo per attirare l’attenzione dello spettatore.

Da un punto di vista narrativo, Lupin è accattivante, misteriosa, una storia che contamina diversi topoi narrativi, dalla parabola di vendetta alla “grande rapina”, tutto amalgamato con un linguaggio contemporaneo funzionale, facendo leva in alcuni momenti anche sull’aspetto più patetico ed emotivo dei rapporti umani.

Omar Sy, che conferma un talento duttile e forse sfruttato troppo poco (o male) dal grande schermo, ha trovato un personaggio che gli calza a pennello con il quale riesce a mettersi alla prova e che ha un innegabile appeal sul pubblico.

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Chiara Guida
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Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
lupin-netflix-omar-syOmar Sy, che conferma un talento duttile e forse sfruttato troppo poco (o male) dal grande schermo, ha trovato un personaggio che gli calza a pennello con il quale riesce a mettersi alla prova e che ha un innegabile appeal sul pubblico.