Modern Love recensione serie tv

Modern Love è una rubrica del New York Times che da 15 anni allieta, con cadenza settimanale, i lettori del famoso giornale. La rubrica è diventata nel tempo un podcast, e ora è una serie, per Prime Video, disponibile sulla piattaforma dal 18 ottobre.

 

La rubrica originale prevede dei racconti di storie d’amore più o meno lunghi che, pur romanzando la vita e raccontando sempre dinamiche di coppia, hanno come filo rosso il fatto che si tratta di storie vere. Questo stesso criterio è stato adottato per le serie in otto episodi da 30 minuti, otto pillole di romanticismo e amore in diverse sfumature, che si impreziosiscono di un cast estremamente ricco e riconoscibile.

Modern Love è una serie antologica

Come ogni serie antologica, ci sono gli episodi più riusciti e quelli meno riusciti, quelli che mantengono una peculiarità di sguardo e racconto e quelli che si standardizzano su dinamiche più convenzionali. Quello che le accomuna è l’immediatezza di linguaggio e la scelta, sicuramente conscia, che tutti gli attori presenti sono chiamati a rivestire un ruolo che in genere non hanno mai interpretato.

Inoltre, ogni storia, scegliendo un registro più o meno comico, tragico o realistico (alcuni sfociano addirittura nel musical), mantiene un linguaggio immediato e semplice, che porta dritti al cuore della vicenda, senza divagare, ottimizzando quindi il formato ridotto di 30 minuti.

Come accennato, ci sono episodi più riusciti e alcuni meni efficaci, resta sempre vivo l’interesse verso le diverse dinamiche dell’amore, che si scontra con l’abbandono, la malattia, gli strascichi della fine di una storia e l’euforia dell’inizio di una nuova, si dimena tra vecchi e giovani, etero e gay, sempre con la stessa vitalità che ha l’unica cosa che riesce a mantenere vivo l’essere umano.

L’amore è solo per i ricchi?

Tuttavia, per Modern Love, sembra che l’amore sia un “problema” da ricchi, visto che tutti quelli che vivono queste storie sono o sembrano personaggi dell’alta borghesia newyorkese, benestanti che sembrano non avere altri problemi al mondo che quello di trovare il vero amore. E chissà che non sia anche questo un messaggio, amaro, per lo spettatore: soltanto chi non ha altri problemi, più seri e pratici, può permettersi di affliggersi e preoccuparsi per amore!

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