In questi tempi bui di crisi economica, quando la fame nel mondo sembra essere ancora un calvario della nostra civiltà, ecco che l’idea di trasformare l’acqua in cibo appare come un vero e proprio miracolo. Ma cosa succederebbe se un giorno, aprendo la finestra, ci si trovasse davanti ad una pioggia di hamburger e polpette di carne? Niente di nuovo in realtà, soprattutto nella recente memoria cinematografica, poiché i più ricorderanno subito l’esilarante Piovono polpette, strepitoso successo di animazione del 2009 targato Sony Pictures Animation.
Le vicende dello scapestrato scienziato Flint Lockwood, inventore del congegno in grado di mutare in cibo i liquidi e delle sue apocalittiche vicessitudini meteo-culinarie, hanno generato un vero e proprio fenomeno di massa negli Stati Uniti e nel mondo, con un incasso oltre $243 milioni di dollari e un franchising di tutto rispetto nei confronti del romanzo d’origine Cloudy with a Chance of Metaballs scritto da Judi Barrett ed illustrato dal marito Ron. Affidata alla sapiente direzione di Phil Lord e Chris Miller, la pellicola ha saputo affascinare grandi e piccini, con la sua strepitosa contaminazione di generi e citazionismo cinematografico, che dire esplicito è ben poco.

Il progetto, inizialmente annunciato già all’inizio del 2010, ha seguito un percorso abbastanza tortuoso, soprattutto dopo la notizia che Lord e Miller non avrebbero più tenuto le redini della pellicola, la quale sarebbe rimasta per oltre un anno in uno stato di abbandono, prima del nuovo interessamento da parte della Sony Pictures e del suo comparto di animazione. Si decise fin da subito di non usare il seguito del libro dei coniugi Barrett, dal titolo Pickles a Pittsburgh, ma di creare una storia del tutto originale, nella quale ci fosse maggiore libertà creativa. A questo punto però, anche se il film aspetta ancora di essere proiettato, possiamo affermare che le premesse appiano tutt’altro che deludenti. La regia, questa volta affidata ai veterani Cody Cameron e Kris Pearn, si basa su una sceneggiatura di John Francis Daley e Jonathan M. Goldstein, la quale prende letteralmente vita grazie ai personaggi scaturiti dalla matita di Andrea Medina e gli storyboards di Ian Abando ed Elizabeth Ito.


