1984: perché sembra essere l’anno preferito da Hollywood?

1984

A giudicare da alcuni titoli che arriveranno in sala e sul piccolo schermo (o che abbiamo già visto di recente), Hollywood sembra ossessionata dall’anno del Signore 1984. Basti pensare a Wonder Woman 1984, oppure ad American Horror Story 1984, che non solo sono ambientati in quell’anno ma lo portano scritto anche nel titolo, a mo di dichiarazione d’amore.

 

Ma cosa ha in particolare questo anno? Insieme a WW84 e AHS 1984, altri film e serie TV recenti ambientate nel 1984 includono Black Mirror: Bandersnatch, il film biografico su Gary Hart del regista Jason Reitman, The Front Runner, la stagione 2 di Stranger Things e la stagione 5 di The Americans. Parti di Bohemian Rhapsody, Motley di Netflix Anche il film biografico di The Dirt, Terminator: Genisys e Cobra Kai sono ambientati nel 1984.

Infatti, Terminator: Genisys ricrea scene dell’originale The Terminator di James Cameron, uscito nel 1984, mentre Cobra Kai è un sequel diretto di The Karate Kid del 1984 , con Johnny Lawrence (William Zabka) che raccontava anche gli eventi del film dal suo punto di vista, dipingendo Daniel LaRusso (Ralph Macchio) come il vero cattivo.

Uno dei motivi principali che legano Hollywood agli anni ’80 in generale è la nostalgia. Ma questo potrebbe valere per l’intero decennio, mentre qui si parla di un anno in particolare!

Mentre il 1984 sembra un “periodo più semplice” rispetto al 2019, un anno a cui si guarda appunto con nostalgia e con una semplicità romantica, si è trattato di un anno molto tumultuoso. A causa della guerra fredda, l’Unione Sovietica ha boicottato le Olimpiadi estive del 1984 tenutesi a Los Angeles. Il 1984 ha visto una controversa elezione presidenziale in cui Ronald Reagan ha vinto un secondo mandato su Walter Mondale, il virus dell’AIDS è stato scoperto e reso pubblico, il primo ministro indiano Indira Gandhi è stato assassinato e la minaccia della guerra nucleare è caduta sul mondo. Il 1984 non ha avverato l’oscura profezia che George Orwell aveva fatto nel suo romanzo (1984, appunto), ma quell’anno è stato un periodo spaventoso, a modo suo, e molti film e serie TV ambientati nel 1984 riflettono sicuramente quella sensazione di terrore e disagio.

1984 – l’ossessione di Hollywood

Eppure, il 1984 è stato anche un anno significativo per la cultura pop che ha creato molti franchising duraturi. Ghostbusters, Gremlins e The Terminator sono stati proiettati per la prima volta quell’anno e continuano a lasciare il segno una generazione dopo; Ghostbusters: Legacy di Jason Reitman promette di essere la vera continuazione del franchise mentre James Cameron stesso è tornato finalmente a produrre un sequel di The Terminator, Terminator: Destino Oscuro, diretto da Tim Miller.

I giocattoli di Transformers e l’annesso cartone animato sono arrivati ​​nel 1984, Hulk Hogan (che presto sarà interpretato da Chris Hemsworth in un film biografico) è diventato campione della WWE e ha contribuito a cambiare per sempre il wrestling professionale, Bruce Springsteen ha pubblicato il suo iconico album Born In The USA e Apple ha presentato in anteprima il famigerato spot ispirato a George Orwell che annunciava il personal computer Macintosh.

Il 1984 è un periodo molto antecedente allo sviluppo di internet e dei social media, in cui nessuno aveva uno smartphone e le persone non erano costantemente connesse, il che offre maggiori opportunità ai cineasti di oggi che ambientano le loro storie in quel periodo di incorporare mistero e tensione nella loro narrazione. La tecnologia del 1984 era lungimirante ma ancora primitiva per gli standard odierni, e la fantascienza si appoggiava ancora più sulla “finzione” che sulla “scienza”.

E, grazie in gran parte al romanzo di Orwell, il 1984 porta con sé un’aura minacciosa che lo separa dagli altri anni del decennio. In realtà, il 1984 è un terreno fertile per film e serie TV avvincenti per tutti, e Hollywood sta raccogliendo con intelligenza i benefici di quel fatidico anno.

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