Assassinio sull’Orient Express (qui la recensione) è il classico della letteratura di Agatha Christie, adattato con successo per lo schermo più volte. Tenendo presente questo, non è un vero e proprio shock che il regista Kenneth Branagh volesse adattare il libro in questione, ma anche creare un adattamento diverso dalle altre versioni di Assassinio sull’Orient Express che abbiamo visto in precedenza. Così facendo, ha apportato diversi cambiamenti rispetto al libro, con alcuni di essi che hanno più senso di altri.
Il libro, come noto, si basa sia su fatti che su equivoci per raccontare la sua storia, e molto è stato condensato per mantenere il film sotto le due ore di durata. Inoltre, molte cose sono state tralasciate per dare spazio a una fotografia straordinaria, a un divertente cold open e ad altro ancora. In questo articolo approfondiamo dunque i maggiori cambiamenti tra il libro di Agatha Christie e il film di Kenneth Branagh. Naturalmente, seguiranno molti spoiler, quindi meglio non continuare a leggere se non si ha ancora visto il film.
Le differenze tra il libro e il film Assassinio sull’Orient Express
I baffi di Poirot
I baffi di Poirot sono diversi nel film Assassinio sull’Orient Express. Per il ruolo di Hercule Poirot, il costumista di Kenneth Branagh ha scelto un paio di baffi rigogliosi, enormi e grigi. È molto lontano dai baffi decisamente tinti e accuratamente coltivati che la Christie descrive nei suoi romanzi, ma è comunque un dettaglio impressionante, che rende più particolare il personaggio e trova anche una sua spiegazione nei film successivi.
L’inizio del film
Il film Assassinio sull’Orient Express inizia al Muro del Pianto di Gerusalemme. Lì, ci viene offerto un cold open in cui Hercule Poirot risolve in modo sorprendente e divertente un crimine. Il libro inizia invece in Siria con Poirot che conversa faticosamente con un tenente dopo aver già risolto un problema. L’inizio scelto per il film, dunque, ci presenta in modo più dinamico e incisivo il personaggio e la sua grande intelligenza.
L’incontro con Mary Debenham
Poirot incontra Mary Debenham e il dottor Abuthnot su una nave che porta all’Orient Express. Mary riconosce subito il volto del famoso detective, mentre nel libro vede la sua testa a forma di uovo e il suo costume infagottato e pensa che sia il tipo di persona da non prendere sul serio. Anche in questo caso, tale modifica serve per descrivere meglio la notorietà di Poirot, che lo precede ancor prima che egli si presenti ufficialmente.
I personaggi del film
Sebbene ci siano 12 sospetti sia nel libro che nel film, i personaggi sono molto diversi nel film. Il colonnello Abuthnot è un medico. La svedese Greta Ohlsson è sostituita da Pilar Estravados, interpretata da Penelope Cruz. Il venditore di auto italiano diventa il cubano Biniamino Marquez, interpretato da Manuel Garcia-Rulfo. Cyrus Hardman diventa un tedesco di nome Gerhard Hardman, per un certo periodo. Il maggiordomo di Ratchett è molto più vecchio nel film rispetto al valletto di 39 anni descritto nei libri.
La nazionalità di M. Bouc
M. Bouc è un personaggio decisamente diverso, che nel film Assassinio sull’Orient Express ama il vizio, compresa una prostituta. Anche lui è interpretato dall’inglese Tom Bateman. Nel libro è invece un belga, come lo stesso Hercule Poirot, ed è più abbottonato. Inoltre, non ha bisogno di convincere Poirot ad accettare il caso, come avviene nel film. In quest’ultimo caso, Poirot aderisce al canone del “rifiuto alla chiamata all’avventura”, salvo poi cambiare idea.
I cambiamenti in Ratchett
Quando Ratchett chiede a Poirot di occuparsi del caso, cerca di convincerlo con il dessert e le chiacchiere. È Hercule Poirot a interromperlo e a chiedergli di arrivare al punto. Nel libro, Ratchett è il tipico americano e nota che gli americani “arrivano subito al punto” prima di cercare di assumere il famoso detective. Anche nel film Ratchett ammette di essere un po’ sgradevole nei suoi rapporti e punta addirittura una pistola contro Poirot come una sorta di minaccia.
La neve che blocca il treno
Il blocco del treno derivato della neve è un momento importante del film. Vediamo una tonnellata di neve staccarsi dal fianco della montagna e precipitare sui binari, quasi rischiando di far deragliare il treno e far morire quanti vi sono a bordo. Questo aggiunge un po’ di emozione in più rispetto al libro, dove i passeggeri del treno sembrano essersi accorti solo durante la notte che il treno si era fermato.
Il ritrovamento di Ratchett
Nel film Poirot scopre egli stesso il cadavere di Ratchett. Questo è possibile grazie allo scompartimento in cui si trova (non viene spostato come nel libro). Inoltre, sfonda la porta, aggiungendo un po’ di emozione alla scena. Nel libro, invece, il corpo viene scoperto da M. Bouc non vuole allarmare i passeggeri, chiedendo a Poirot di occuparsi del caso in modo discreto.
Il ruolo di Hecteer McQueen
Hecter McQueen stava effettivamente rubando soldi a Ratchett prima della sua morte. Questo accade dopo che ha cercato di saltare dal treno e bruciare le prove prima che Poirot le trovasse. Nel libro, ammette subito di essere collegato al caso di Daisy Armstrong attraverso suo padre, ma afferma di non sapere che Ratchett e il rapitore Cassetti sono la stessa persona.
Cambiamenti nelle indgagini
Nel film molti indizi vengono condensati, cambiati e rimescolati. La contessa Adrenyi è una tossicodipendente. Hercule Poirot non intrappola Hildegarde Schmidt per farle ammettere di essere una brava cuoca. L’orologio è sul bancone, rotto, e non nella tasca del morto. La carta bruciata rivela il caso Armstrong attraverso un codice ingegnoso che prevede lo spostamento delle lettere.
Hercule Poirot in azione
Hercule Poirot è un po’ una star dell’azione. All’inizio del film stende qualcuno con il suo bastone, a un certo punto insegue Hecter McQueen fuori dal treno e alla fine del film affronta una pistola, usando ancora una volta il suo bastone in un modo ingegnoso. Nei libri Hercule Poirot non è affatto un uomo d’azione. In genere usa le parole come armi, cosa che fa anche nel film, al quale si aggiunge però un po’ di pepe in più.
La pugnalata alla signora Hubbard
A un certo punto la signora Hubbard viene pugnalata con l’arma del delitto. La ferita non è mortale, ma il momento è molto diverso da quello in cui il coltello viene trovato nella borsa delle spugne della signora Hubbard nei libri. Nel film, la serie di indizi relativi al sacchetto di spugna viene omessa e Arbuthnot pugnala invece la signora Hubbard, per depistare Poirot.
Lo sparo a Poirot
Hercule Poirot viene effettivamente colpito. Il dottor Arbuthnot gli spara in modo da non ucciderlo, dimostrando di essere un tiratore esperto. Dal momento che nel film è anche il medico, questo aiuta a spiegare come sarebbe stato collegato al colonnello Armstrong, la cui figlia Daisy è stata rapita nell’affare Cassetti. È una storia emozionante, anche se diversa da quella del libro. Gli arti di Poirot rimangono intatti nel romanzo della Christie.
La risoluzione finale
Nel film Assassinio sull’Orient Express, infine, Poirot affronta l’omicidio Ratchett in modo molto più difficile che nel libro. Le sue convinzioni morali lo portano a lasciare una pistola scarica sul tavolo quando chiama la signora Hubbard. Lei tenta di spararsi con la pistola, ma la trova vuota. Dopodiché, Poirot lascia andare tutti. Nel libro, M.Bouc prende la decisione finale su quale versione dell’omicidio raccontare alla polizia e il medico, che non è Arbuthnot, si oppone.