Cartoni animati anni ’70: i migliori titoli da vedere

Cartoni animati anni '70

Ogni generazione ha i propri cartoni animati di riferimento. Titoli con cui è cresciuta e che hanno saputo insegnare importanti valori attraverso un intrattenimento il più universale possibile. Questo tipo di opere, spesso sottovalutate, rimangono però nel cuore degli spettatori, indicando periodi della propria vita in cui bastava guardare qualche puntata del proprio cartone preferito per sentirsi felici. Molti dei protagonisti di questi prodotti sono spesso considerati veri e propri amici, dai quali è sempre bello tornare. Per chi è cresciuto nei primi anni Settanta (ma non solo), ecco allora un elenco dei migliori cartoni animati anni ’70, da recuperare e riscoprire!

 

Cartoni animati anni ’70: l’elenco dei migliori titoli da vedere

Negli anni ’70 i cartoni animati hanno iniziato ad avere sempre più spazio e successo in televisione, permettendo l’arrivo di titoli provenienti da ogni parte del mondo. Se il Giappone è ovviamente stato in prima linea in ciò, offrendo alcuni dei cartoni più iconici e popolari di sempre, anche cartoni provenienti dagli Stati Uniti e dall’Italia hanno avuto il loro successo. Molti dei titoli mandati in onda in questo decennio si sono poi affermati come cartoni animati estremamente popolari ancora a distanza di anni dalla loro distribuzione. Ecco di seguito i titoli da non perdere!

Serie e personagggi a cartoni animati anni ’70

Cartoni animati anni '70 elenco

Negli anni ’70 la Disney non aveva ancora dato vita alla propria divisione focalizzata sui cartoni animati per la televisione. A contrapporsi all’invasione di prodotti giapponesi, dunque, dovettero pensarci alcuni prodotti statunitensi divenuti poi particolarmente celebri. In questo decennio, però, si sono affacciate sulla televisione anche alcuni dei primi cartoni animati italiani. Titoli che sono ancora oggi dei gioielli in quanto a concezione e realizzazione. Ecco i titoli da non perdere.

  • Mio Mao. Mio Mao, è una serie televisiva in animazione stop motion per bambini ideata negli anni settanta da Francesco Misseri. Questa aveva come protagonisti due gattini curiosi, uno rosso e uno bianco, che giocando in giardino incontravano ogni volta animali diversi con i quali fare amicizia. Composta da 26 episodi, fu una delle prime serie animate trasmesse dalla Rai.
  • Josie e le Pussycats. È questa una serie televisiva animata prodotta da Hanna-Barbera dal 1970 al 1971 e basata sull’omonima serie a fumetti, Josie and the Pussycats, edita dalla Archie Comics. La storia è quella di una band musicale pop formata da tre ragazze, la chitarrista Josie, la tamburellista Valerie e la batterista Melody che, durante le pause dei loro tour, si imbattono in misteri e strane avventure.
  • Calimero. Calimero è un anime televisivo italo-giapponese, basato sul celebre personaggio di Calimero originariamente creato da Nino e Toni Pagot, composto di due serie realizzate in collaborazione con la Toei Animation nel 1972. Composta da 47 episodi la serie andò in onda dal 1972 al 1975, contribuendo a rendere iconico il suo protagonista.
  • La famiglia Addams. La famiglia Addams è una serie animata, con protagonista la famiglia Addams creata da Charles Addams, prodotta dalla Hanna-Barbera nel 1973. Composta da appena 16 episodi, questa è stata la prima serie animata dedicata alla famiglia più spaventosa di sempre. Un grande successo che ha contribuito alla realizzazione di tante altre opere dedicate agli Addams.
  • La linea. La Linea è il personaggio ideato da Osvaldo Cavandoli, protagonista di un cartone animato e di fumetti. Il cartone animato è costituito da un omino che percorre una linea virtualmente infinita e di cui è anch’esso parte integrante. Il personaggio incontra nel suo cammino numerosi ostacoli e spesso si rivolge al disegnatore affinché gli disegni la soluzione ai suoi problemi.
  • The Tom & Jerry Show. Il gatto e il topo più conosciuti di tutti i tempi tornano in una nuova serie di esilaranti avventure in questa che è la prima serie televisiva basata sui cortometraggi di cui erano stati protagonisti. La serie è nota per presentare i due protagonisti come amici (sebbene spesso in competizione), in modo da rimuovere la controversa violenza dei corti e adattarsi agli standard televisivi.
  • Quaq Quao. Quaq Quao è una serie d’animazione televisiva italiana per bambini di 26 episodi da 5 minuti ciascuno, che racconta le avventure di un anatroccolo bianco alla scoperta del mondo e degli altri animali, ciascuno dei quali si esprime emettendo un proprio verso peculiare. La serie, una delle prime produzioni italiana, è realizzata in stop-motion.
  • The Scooby-Doo Show. The Scooby-Doo Show è la terza serie televisiva animata di Scooby-Doo prodotta da Hanna-Barbera. La serie narra le avventure di quattro adolescenti ed un Alano parlante che hanno la passione per i misteri e l’occulto. Quando i ragazzi si allontanano per visitare luoghi come musei, case abbandonate ecc. vengono coinvolti in un mistero, avendo come antagonisti fantasmi, mostri, vampiri e molte altre creature.
  • Le nuove avventure di Braccio di Ferro. Il marinaio più famoso del mondo, Braccio di Ferro, la sua amata fidanzata Olivia e il perfido Bruto vivono mille avventure in cui il bene trionfa grazie ad una porzione di spinaci in scatola. In onda dal 1978 al 1983 con 65 episodi, questa serie ha portato in televisione l’amato personaggio dei fumetti.
  • Flash Gordon. Flash Gordon è una serie televisiva a cartoni animati prodotta nel 1979 dalla Filmation composta da 32 episodi. È una serie avventurosa fantascientifica ispirata al personaggio di Flash Gordon, ideato nel 1934 da Alex Raymond come striscia a fumetti. Precipitato sul pianeta Mongo in compagnia della bella Dale Arden e del Dottor Zarkov, Flash Gordon comincia il suo viaggio per terre aliene e fantastiche. Il suo obiettivo diventerà ben presto quello di sconfiggere Ming il Crudele, lo spietato tiranno del pianeta Mongo.

Serie, personaggi e sigle dei cartoni animati anni ’70 giapponesi

Cartoni animati anni '70 giapponesi

Il Giappone è noto per le sue opere d’animazione, conosciute con il nome di Anime. Oltre ai tanti lungometraggi, negli anni sono tantissime le serie anime arrivate in Italia, contribuendo a formare intere generazioni di spettatori. Tra titoli estremamente popolari e altri meno noti ma altrettanto validi, ecco un elenco di cartoni da recuperare assolutamente.

  • Le avventure di Lupin III. Si tratta della prima serie televisiva anime basata sul manga Lupin III di Monkey Punch. Arsenio Lupin III, nipote del ladro gentiluomo Arsenio Lupin, è un ladro ricercato a livello internazionale, che insieme a Daisuke Jigen, Fujiko Mine e Goemon Ishikawa XIII compie numerosi furti di grande valore. La sigla italiana dal titolo “Planet O” è stata scritta da N. Cohen, con musica di S.Woods/F, ed è cantata da Daisy Daze and the Bumble Bees.
  • Ippotommaso. Ippotommaso è una serie animata giapponese prodotta da Tatsunoko per un totale di 300 episodi di soli cinque minuti. Composto da soli due personaggi, i quali vivono sempre nuove avventure, . La sigla italiana è Ippo Tommaso, cantata da Corrado Castellari e Le Mele Verdi. Il testo è di Mitzi Amoroso, la musica di Corrado Castellari e l’arrangiamento di Silvano D’Auria.
  • Doraemon. La trama segue le avventure del giovane e sfortunato Nobita Nobi, il quale, con l’aiuto di un gatto robot di nome Doraemon, cerca di cambiare il suo futuro e diventare una persona migliore. Tratto dall’omonimo manga, è questo uno degli anime più conosciuti di sempre, divenuto un vero e proprio fenomeno culturale senza tempo. La sigla italiana “Doraemon” è cantata da Cristina D’Avena.
  • Barbapapa. Barbapapa è stato il primo anime giapponese ad arrivare sulle televisioni italiane. Questa è tratta dai libri per bambini scritti da Annette Tison e Talus Taylor e per quanto indirizzata ad un pubblico infantile, le vicende affrontano temi complessi come quelli della diversità e dell’ecologia. La prima sigla italiana della serie “La famiglia dei Barbapapà” è interpretata da Roberto Vecchioni e dal gruppo Le Mele Verdi.
  • Heidi. Heidi, bambina orfana di cinque anni, si trasferisce dal nonno nelle montagne svizzere. Qui conosce Peter, un pastorello che ogni giorno porta al pascolo le capre degli abitanti e i due diventano subito grandi amici, vivendo innumerevoli avventure. La sigla italiana, tra le più conosciute tra tutte quelli dei cartoni animati, è stata scritta da Franco Migliacci ed interpretata dalla cantante Elisabetta Viviani.
  • L’ape Maia. Le avventure della piccola ape Maia, che lascia l’alveare in cui è nata per scoprire il mondo in compagnia dei propri simpatici amici insetti: Will, Flip, Kurt, Tecla e Alessandro. Un altro dei più popolari cartoni animati giapponesi di sempre, L’ape Maia è composto da 52 episodi e la sua celebre sigla stata scritta da Danilo Ciotti (Dancio), con musica di Marcello Marrocchi, arrangiamento di Gianni Mazza, ed è cantata da Katia Svizzero.
  • Jeeg Robot d’acciaio. Durante alcuni scavi archeologici il professor Shiba riporta alla luce un’antica campana di bronzo, che decide di nascondere nel petto di suo figlio Hiroshi, divenuto un cyborg in seguito ad un grave incidente. Quest’ultimo sarà così destinato a difendere l’umanità dai perfidi mostri Haniwa, trasformandosi nel robot Jeeg. Della celebre sigla esistono tre versioni: una cantata dal Mal, una da Fogus e una interpretata dai Superobots.
  • Ufo Robot Goldrake. Ufo Robot Goldrake è un anime giapponese, prodotto dal 1975 al 1977. L’anime si basa sul manga omonimo di Gō Nagai del 1973. Composto da 74 episodi, è questo un altro dei più celebri cartoni animati degli anni Settanta, con protagonista il robot Goldrake. In Italia l’anime ebbe notevole successo di pubblico e anche le versioni italiane delle sigle furono fra i singoli più venduti del 1978 con oltre settecentomila copie il primo e oltre un milione il secondo.
  • Candy Candy. La storia è quella di Candy, un’orfana che si vede adottata da una potente famiglia aristocratica. Tale evento la porterà a confrontarsi con contesti nuovi, che le offriranno tante sfide quante gioie. La sigla italiana “Candy Candy” è stata scritta da Lucio Macchiarella, con musica di Mike Fraiser e Bruno Tribaldi, con arrangiamento di Douglas Meakin, ed è stata cantata dai Rocking Horse.
  • Remì – Le sue avventure. Composto da 51 episodi, Remì – Le sue avventure è uno dei più struggenti cartoni animati degli anni Settanta. La storia è quella di un bambino sottratto alla sua famiglia, che da quel momento si trova a crescere passando di tutore in tutore, facendo sempre nuove esperienze e sperando un giorno di ritrovare i suoi veri genitori. La sigla italiana “Remì le sue avventure” è stata scritta da Vince Tempera ed è cantata da “I ragazzi di Remì“.
  • Yattaman. In assoluto uno dei cartoni animati giapponesi più celebri degli anni Settanta. Composto da 108 episodi, Yattaman vede il “Trio Drombo” seguire le istruzioni del Dottor Dokrobei, con il compito di ritrovare dei misteriosi frammenti per ottenere il gran filone d’oro. Ma i tre non hanno fatto i conti con i paladini della giustizia, gli Yattaman, che scoprono i loro piani e li inseguono con i loro robot a forma di animali. La celebre sigla italiana è stata scritta da Riccardo Zara e incisa dal gruppo I Cavalieri del Re.
  • Conan il ragazzo del futuro. Dopo una catastrofe nucleare, il pianeta è quasi interamente coperto dalle acque. Il giovane Conan, che vive insieme al nonno su un’isola sperduta, un giorno trova sulla spiaggia una ragazza svenuta di nome Lana. Quando i soldati di Indastria la rapiscono, Conan cercherà di salvarla, dando vita ad un’avventura che cambierà il destino stesso del mondo. Prodotto nel 1978, Conan – Il ragazzo del futuro è uno dei primi lavori di Hayao Miyazaki, leggenda dell’animazione giapponese. La sigla è cantata da Georgia Lepore, testo di Lucio Macchiarella, musica di Massimo Buzzi e arragiamenti di Mario Scotti. 
  • Capitan Harlock. La popolare serie di fantascienza è stata trasmessa in Giappone dal 1978 al 1979, per un totale di 42 episodi. Protagonista è il capitano Harlock, un militare emarginato diventato pirata, continuamente in giro per la Galassia in cerca di nuove avventure. La sigla italiana “Capitan Harlock” è scritta da Luigi Albertelli, su musica e arrangiamento di Vince Tempera e interpretata dal gruppo “La banda dei bucanieri”.
  • Anna dai capelli rossi. Protagonista di questa serie animata, composta da 50 episodi, è Anna, una ragazza caratterizzata dalle tante lentiggini e i capelli rossi. Rimasta orfana, si trova a dover affrontare un’infanzia molto dura, vivendo numerose avventure. È l’adattamento dell’omonimo romanzo per ragazzi della scrittrice canadese Lucy Maud Montgomery, che ha attinto a piene mani dai ricordi della propria infanzia. La sigla italiana “Anna dai capelli rossi” è stata scritta da Luigi Albertelli, con musica e arrangiamento di Vince Tempera, ed è stata cantata dai Ragazzi dai Capelli Rossi e da Paola Orlandi.
  • Lady Oscar. Distribuita nel 1979 con un totale di 41 episodi, questo popolarissimo cartone animato narra la vita della regina Maria Antonietta dall’arrivo in Francia fino alla sua morte. A lei si affianca il personaggio immaginario Oscar François de Jarjayes, una donna cresciuta come un soldato, che stringe una profonda amicizia con la regina, ma aderirà al popolo nei tumulti antecedenti la Rivoluzione francese. La celebre sigla italiana “Lady Oscar” è stata composta da Riccardo Zara e dai Cavalieri del Re.
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