Chupa: tutto quello che c’è da sapere sul film Netflix

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Il cinema è il posto ideale in cui dar forma a leggende che, pur se prive di fondamenta o riscontri nella realtà, fanno ormai parte dell’immaginario collettivo. Tra le tante mitiche creature divenute protagoniste di lungometraggi nel corso del tempo, il chupacabra è senza dubbio una delle più particolari. A lui è ora dedicato il nuovo film di Netflix dal titolo Chupa (il quale non ha mancato di suscitare un certo sdegno ma anche forti ilarità sul Web). A dirigerlo vi è Jonas Cuarón, figlio del regista premio Oscar Alfonso, il quale dà dunque vita ad un film fantastico ma il cui cuore è “l’importanza della famiglia, in particolare in un personaggio che cerca le sue radici“.

 

Per Cuarón, la leggenda di questa creatura succhiasangue è solo un punto di partenza per un classico racconto di formazione. “Ero un ragazzino quando è iniziata la leggenda. Quando è nata l’idea di capovolgere [il mito] e usarlo per raccontare un’avventura di famiglia, mi sono subito emozionato“, dice Cuarón. “Sono sempre stato un grande fan di E.T. e credo che storie del genere siano così potenti perché giocano sull’idea che i bambini vengano fraintesi dagli adulti. Chupa potrebbe essere un mostro, ma è l’unico che capisce veramente cosa sta passando Alex. Il legame tra un ragazzo e una creatura è così puro, come con un animale domestico, che trascende il linguaggio“.

La trama e il cast di Chupa

Il film racconta la straordinaria avventura di Alex, un ragazzino tredicenne che vive nel Kansas e che, per la prima volta, si reca in Messico per visitare i suoi nonni e i suoi cugini. Inizialmente a disagio perché per lui sono degli sconosciuti, Alex viene però accolto calorosamente dal nonno Chava, un ex campione di lotta libera, suo cugino Memo con la passione per il wrestling e sua cugina Luna, una ragazzina intraprendente a cui piace essere sempre alla moda. Un giorno, mentre cerca di ambientarsi, Alex fa un incontro sorprendente nel capanno della casa dei nonni: un cucciolo di chupacabra, una creatura leggendaria di cui aveva sentito parlare ma che tutti pensano non esista.

Nonostante l’iniziale spavento – si narra, infatti, che il chupacabra adulto sia pericoloso perché attacca il bestiame e gli animali domestici di cui si nutre – Alex adotta il cucciolo e lo chiama Chupa, sviluppando con lui un forte legame. Tuttavia, quando lo scienziato spietato e determinato Richard Quinn scopre che è stato trovato un esemplare di questa creatura mitologica, inizia una caccia per catturarla e sfruttare i suoi poteri. Alex si vedrà quindi costretto a scappare con Chupa per salvarlo, con la complicità dei suoi cuginetti Memo e Luna, che lo aiutano a proteggere e nascondere l’animale. Sarà l’inizio di una meravigliosa avventura che creerà legami forti e cambierà per sempre le loro vite.

Ad interpretare il protagonista, Alex, vi è il giovane attore Evan Whitten, mentre suo nonno Chava è interpretato dal candidato all’Oscar Demian Bichir, noto anche per aver recitato in The Hateful Eight e Alien: Covenant. Sono poi presenti Ashley Ciarra nei panni di Luna e Nickolas Verdugo in quelli di Memo. L’attore Christian Slater, noto per la serie Mr. Robot, invece, è Richard Quinn, che darà la caccia al chupacabra. Per quanto riguarda l’aspetto di quest’ultimo, Cuarón ha deciso di distaccarsi dalle descrizioni esistenti, in quanto voleva “che la creatura fosse fedele alla sua mitologia ma anche che sembrasse vulnerabile“. Si è così tratto ispirazione da diversi animali, come koala, orsi e cani.

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Chupa: la vera creatura che ha ispirato il film

Quella del chupacabra è una leggenda che, dagli anni Novanta ad oggi, ha preso sempre più piede nell’America Latina, fino a diffondersi anche nel resto del mondo. Come il nome spagnolo di questa creatura suggerisce, si tratterebbe di un essere “succhiacapre“, la cui caratteristica principale è dunque quella di attaccare e uccidere capre (ma eventualmente anche altri animali domestici) per berne il sangue. Le descrizioni del chupacabra da parte dei presunti testimoni sono varie. La prima descrizione risalente all’origine portoricana della leggenda è quella di un essere con gambe e braccia esili, con una serie di aculei allineati dalla testa fino al dorso e con il viso senza naso e orecchie.

Nel tempo, però, tale creatura leggendaria ha assunto anche altre forme, come ad esempio alcune che lo renderebbero appartenente ai canidi, imparentato dunque in qualche modo con i coyote, di cui sarebbe una versione ad oggi sconosciuta. Quest’ultima ipotesi deriva dal ritrovamento, nel 2005 e nel 2007, di alcune carcasse prive di pelo, in Texas. Questi resti, dissimili da quelli di un cane o di un coyote, hanno dunque portato ad ipotizzare l’esistenza di una specie sconosciuta e poco diffusa, che potrebbe dunque risultare essere ciò che ad oggi è chiamato chupacabra. Tuttavia, l’esemplare ritrovato nel 2007 è poi stato effettivamente identificato come un coyote.

Testimonianze di avvistamenti sono poi arrivate anche dall’Ucraina, dove dal 2009 hanno iniziato a circolare voci su un branco di chupacabra nelle regioni di Leopoli, Kiev e Rivne. Nel 2009 presso l’ufficio regionale di polizia a Ternopil’ arrivò una denuncia, da parte di un gruppo di persone, in cui si testimoniava il ritrovamento di un animale morto simile a un chupacabra. Fotografie della supposta presenza di numerosi branchi di chupacabra sono esibite in varie gazzette ufficiali, ma ad oggi non vi sono conferme che possa trattarsi effettivamente di tale leggendaria creatura che, di fatto, rimane ancora un mito.

Il trailer di Chupa e come vedere il film su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Chupa unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente, per via dell’uscita del sequel, è al 2° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonte: IMDb, Netflix

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