Il grande Lebowski: la spiegazione del finale del film dei fratelli Coen

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Il finale de Il grande Lebowski è un pasticcio che si dipana nel modo più ordinato possibile. Una serie di trame assurde si scontrano nei momenti finali del film dei fratelli Coen del 1998, e il trio Walter (John Goodman), Donny (Steve Buscemi) e il “Dude” (Jeff Bridges) viene drasticamente spinto fuori dalle loro vite senza vita per affrontare milionari, nichilisti, pederasti e persino loro stessi. Data la sua natura caotica e apparentemente senza scopo, Il grande Lebowski può essere etichettato come un film “senza trama”, con pochi conflitti rilevanti; la carta vincente del film è però proprio la gestione di una serie di questioni apparentemente irrilevanti che spingono i personaggi in un inesorabile stato di disordine.

 

Il grande Lebowski è dunque un impeccabile esercizio di genere che sfida la narrazione convenzionale in modo accessibile, e il finale del film mette in mostra l’impresa in modo perfetto, flirtando con il dramma strappalacrime senza rinunciare alla sua commedia scanzonata. Inoltre, Il grande Lebowski esplora molti degli elementi del genere poliziesco senza saltarci completamente dentro, trasformandosi rapidamente in una satira quando le minacce e i nemici arrivano quasi a compiere i danni che i protagonisti fanno a sé stessi, costruendo interessanti dinamiche caratteriali che raggiungono il loro punto di ebollizione quando il finale costringe i personaggi a contemplare il pasticcio che le loro azioni sconsiderate hanno provocato.

 

Cosa succede nel finale de Il grande Lebowski

Il finalede Il grande Lebowski è un tipico caso di più persone che cercano di avere la meglio l’una sull’altra, finché la situazione non si trasforma in un punto di non ritorno. Il protagonista si trova in mezzo a tutta questa confusione, completamente ignaro del tradimento che lo spinge a vivere l’assurda avventura che segue. Dopo aver appreso da Maude che il ricco (grande) Lebowski potrebbe non essere quello che sembra, il Dude inizia a sospettare di essere stato preso in giro per tutto il tempo da tutte le parti, a cominciare dal milionario, e chiama Walter e si dirige a casa di Lebowski dove la verità si svela rapidamente e, naturalmente, in modo piuttosto stupido.

Non appena il Dude entra in casa Lebowski, si imbatte in Bunny che si aggira per la casa e va subito nell’ufficio di Lebowski per chiarire le cose. Lì scopre che i nichilisti sono entrati in scena solo perché volevano usare la scomparsa di Bunny come una facile via di fuga per sottrarre denaro a Lebowski, il quale, a sua volta, ha approfittato della confusione per sottrarre denaro al proprio istituto di beneficenza, usando il Dude come corriere di una transazione che si è rivelata falsa come la borsa di Walter. La verità viene svelata, ma Dude sa di non poterne ricavare nulla e torna semplicemente alla sua routine.

Steve Buscemi, Jeff Bridges e John Goodman in Il grande Lebowski
Steve Buscemi, Jeff Bridges e John Goodman in Il grande Lebowski © 1998 Gramercy Pictures

Il grande Lebowski si conclude però tristemente con un ultimo conflitto, che coinvolge i cosiddetti nichilisti, il gruppo di tedeschi che aveva minacciato Dude con una marmotta, ora tornati per reclamare i soldi del riscatto che non sono mai arrivati nelle mani di Dude. In uno scontro esilarante e patetico, Walter combatte gli uomini in modo brutale e trionfa, ma Donny muore improvvisamente per un attacco di cuore. E così rimangono in due, il Dude e Walter, senza nulla da fare se non andare al bowling. In una narrazione finale dell’enigmatico Straniero (Sam Elliott), egli dice al pubblico che Maude (Julianne Moore) è rimasta incinta, il che significa che c’è un piccolo Lebowski in arrivo.

Cosa è successo a Bunny?

Il modo in cui Il grande Lebowski prende in giro il suo pubblico è uno dei motivi principali per cui è uno dei migliori film dei fratelli Coen. All’inizio, la scomparsa di Bunny sembra essere il più grande mistero del film e i personaggi discutono costantemente su cosa le sia realmente accaduto. Le teorie spaziano dal fatto che Bunny si sia rapita per estorcere un po’ di più a Lebowski o che sia stata tenuta in ostaggio dagli imprevedibili nichilisti tedeschi, che si sono dimostrati alquanto pericolosi. Alla fine si scopre che Bunny ha semplicemente lasciato la città senza avvertire nessuno, tornando indenne dopo che i nichilisti hanno usato la sua scomparsa per ricattare Lebowski.

Secondo Dude, l’alluce mozzato inviato dai nichilisti sembra confermare che Bunny è in pericolo, mentre Walter è sicuro che potrebbe essere l’alluce mancante di chiunque e che i tedeschi stiano solo bluffando. In una scena successiva, il mistero più grande viene risolto grazie a un piccolo dettaglio che può facilmente sfuggire: mentre i nichilisti discutono del loro piano in una tavola calda, c’è una rapida inquadratura del piede del membro femminile coperto di bende e con un dito mancante. Poiché Uli Kunkel conosceva bene Bunny, ha approfittato dei suoi giorni di assenza e ha dipinto il dito finto proprio come lei dipingeva il suo.

John Turturro in Il grande Lebowski
John Turturro in Il grande Lebowski © 1998 Gramercy Pictures

Anche la borsa di Lebowski era un bluff?

Dopo che il Dude viene incaricato di fare da corriere per i soldi del riscatto di Bunny, Walter decide di scambiare la borsa dei soldi con un anello contenente la sua biancheria intima, convinto che Bunny si sia rapita da sola. Il piano prevedeva di tenere i soldi per sé piuttosto che per la piccola tassa del corriere, ma i due finiscono per perdere la borsa originale, impedendo a Dude e Walter di controllarla e di capire che si trattava di un bluff. Con l’anello “originale” scomparso, i due sono spinti in uno stato di sospetto, sapendo che non avrebbero avuto i soldi se i nichilisti li avessero cercati, senza sapere che non li avrebbero avuti in ogni caso.

Tanto per cominciare, Jeffrey Lebowski (David Huddleston) non si preoccupa della sorte di Bunny perché ha chiuso con lei, il che lo spinge a consegnare a Dude un anello e a lasciare che sia lui stesso a occuparsi dei ricattatori, conservando segretamente il milione di dollari e risolvendo due problemi in una volta sola. Poiché la borsa originale non conteneva denaro e non è mai arrivata a destinazione, i sospetti di Walter su Larry, l’adolescente i cui compiti sono stati trovati nell’auto di Dude, si sono rivelati infondati e hanno solo reso più difficile la loro situazione. Nonostante la confusione, il piano chiude il cerchio: i nichilisti tedeschi si rivoltano contro Dude alla ricerca del denaro, mentre il grande Lebowski esce indenne dalla situazione.

Cosa c’entrano i nichilisti?

I principali antagonisti del film, i nichilisti tedeschi, vedono nella scomparsa di Bunny l’occasione perfetta per chiedere soldi a Jeffrey Lebowski in cambio della ragazza, ma poiché tutto ciò che ottengono è un sacchetto di biancheria intima di Walter, rivolgono la loro attenzione a Dude e ai suoi amici. Questi ultimi sono guidati da Uli Kunkel (Peter Stormare), che in passato ha recitato in un video porno prodotto da Jackie Treehorn insieme a Bunny, il che spiega il legame tra i due. Prima di dedicarsi al crimine e al nichilismo, il gruppo faceva parte di una band di musica elettronica chiamata Autobahn, che suona alla radio durante la lotta nel parcheggio.

Jeff Bridges Steve Buscemi e John Goodman in Il grande Lebowski
Jeff Bridges Steve Buscemi e John Goodman in Il grande Lebowski © 1998 Gramercy Pictures

Il vero significato del finale de Il grande Lebowski

A suo modo assurdo, Il grande Lebowski sembra racchiudere tutte le tendenze e le idiosincrasie che hanno dominato i primi anni ’90 nella figura di Dude, che incarna vividamente la cultura fannullona cresciuta contemporaneamente nelle strade e nell’arte. Nel finale del film, tutte le stranezze del decennio collidono a favore di una satira intelligente che, a prescindere da tutte le atrocità casuali in corso, non avviene certo per caso. La catena filosofica nichilista è lì per uno scopo: rappresenta l’assoluto opposto di ciò che predica Dude, ovvero la passività nei confronti dell’assurdità della vita.

I nichilisti de Il grande Lebowski rappresentano l’ipocrisia generazionale che trova conforto nel trovare scappatoie per sfruttare le persone, mentre Dude trova pace nel suo circolo vizioso individuale, tornando nell’agio della sua routine dopo che il circo è andato in malora. Tale ipocrisia si applica a tutti i personaggi particolari che Dude incontra lungo il cammino, dal piano di gravidanza di Maude al tradimento di Jeffrey Lebowski. Dude accetta passivamente il suo fardello come se si trattasse di semplici distrazioni. Alla fine, c’è chi usa, chi accetta di essere usato e chi muore cercando di decidere. Come racconta lo Straniero, Dude “se la prende comoda per tutti noi peccatori”.

Il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il grande Lebowski grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunesTim VisionNow e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 2 novembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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