Il matrimonio di mia sorella: la commedia di Noah Baumbach con Nicole Kidman

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Nel corso della sua carriera il regista newyorkese Noah Baumbach ha spesso riflettuto sulla famiglia, con film attraverso i quali esplorarla in tutte le sue sfumature. Titoli come Il calamaro e la balena, The Meyerowitz Stories e Storia di un matrimonio (ad oggi considerato il suo capolavoro artistico) offrono infatti acuti racconti sul valore della famiglia, dei legami famigliari e sulla difficoltà di tenere in piedi questo fragile ma fondamentale nucleo affettivo. Un altro suo film sull’argomento, forse meno noto ma altrettanto profondo, è Il matrimonio di mia sorella, realizzato nel 2007.

 

Si tratta del lungometraggio prodotto dopo Il calamaro e la balena, nel quale Baumbach proponeva il divorzio di una coppia dal punto di vista del figlio maggiore. Un’opera molto personale, con cui il regista ha riflettutto sulla propria personale esperienza del divorzio dei genitori. Con Il matrimonio di mia sorella egli esplora un territorio simile, in modo altrettanto allusivo e indiretto, virando però su toni meno drammatici (per quanto dramma e commedia convivano sempre in modo difficilmente scindibile all’interno dei suoi film). Il risultato è un’opera tanto divertente quanto toccanta, che offre nuove possibilità di sguardo sui rapporti tra consaguinei.

La trama di Il matrimonio di mia sorella

Protagonista del film è Margot, una nevrotica scrittrice di successo che vive a Manhattan con il figlio undicenne Claude. I due si mettono in viaggio per andare a trovare Pauline, la sorella di Margot, una donna dallo spirito libero che vive a Long Island, nella vecchia casa di famiglia, insieme alla figlia Ingrid. Il motivo della riunione familiare è molto semplice: Pauline, l’indomani, si sposerà con Malcolm, un musicista disoccupato dall’animo altrettanto libertino. Appena Margot conosce il futuro marito della sorella, capisce però di dover fare di tutto per convincere la donna a desistere dal suo intento, facendo riemergere vecchie tensioni e frustrazioni.

Margot non ha infatti mai approvato le scelte di vita della sorella, soprattutto nel momento in cui scopre di essere di nuovo incinta. Cosa di cui ha però deciso di non dire a Malcom, tenendolo dunque all’oscuro del suo stato. Dal canto suo Pauline rimprovera la sorella di aver sfruttato le storie della loro famiglia per scrivere i suoi romanzi di successo, lucrando dunque su dolore e aspetti privati. Le due, tuttavia, invece di confrontarsi apertamente, sfogheranno le loro frustrazioni su Malcolm e Claude, salvo capire di non poter continuare a lungo così. La necessità di un definitivo chiarimento tra loro si farà dunque sempre più inevitabile.

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Il cast di Il matrimonio di mia sorella e il significato del film

Ad interpretare Margot, la protagonista, vi è l’attrice premio Oscar Nicole Kidman. Del suo personaggio l’attrice ha dichiarato “spero che si veda che la sua spigolosità, la cautela e la rabbia sono in realtà una manifestazione del suo bisogno di proteggersi. Non è in un posto sicuro, davvero, perché sua sorella non sa come prendersi cura di lei, e lei non sa come prendersi cura di sua sorella… sentono che dovrebbero essere molto, molto vicine, ma in realtà non tirano fuori il meglio l’una dall’altra“. Accanto a lei, nel ruolo di sua sorella Pauline, vi è invece l’attrice Jennifer Jason Leigh, all’epoca sposata con Baumbach. Jack Black interpreta invece Malcolm.

Per prepararsi ai loro ruoli e al film, gli attori protagonisti hanno vissuto insieme per un certo periodo di tempo in un’abitazione. “Ci sono state giornate di prove, in cui si esplorava il testo e concepivano scene, ma allo stesso tempo si mangiava insieme, si parla e ci si poteva stendere sul divano e sostanzialmente condividere“, ha raccontato la Kidman. “Perché gran parte della recitazione riguarda l’abbattimento di una serie di barriere. Molte volte, come attore, in particolare se sei famoso, hai molta protezione intorno a te. Strati interi di autodifesa. E quindi per abbatterli e improvvisamente entrare in qualcosa di profondamente intimo e vulnerabile, ci vuole un po’ di tempo“.

Il profondo rapporto generatosi tra gli attori ha dunque permesso al film di acquisire ciò che Baumbach ricercava. Egli voleva infatti che guardando Il matrimonio di mia sorella lo spettatore potesse sentirsi come una mosca sul muro della casa in cui si svolge la maggior parte del racconto, assistendo così ad una rappresentazione quanto più possibile realistica di conflitti famigliari. Ricercando l’imperfezione dei suoi personaggi, ottenuta poi grazie ai suoi attori, Baumbach ha così potuto raccontare il bisogno di ognuno di sentirsi vicino ai propri cari e proteggere e sentirsi protetto da questi, frenato però da paure o differenze caratteriali sopra le quali sembra impossibile passare. Nulla che l’aprire sé stessi e mettersi a nudo non possa però risolvere.

Il trailer di Il matrimonio di mia sorella e come vedere il film in streaming su Netflix o altrove

È possibile fruire di Il matrimonio di mia sorella grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Amazon Prime Video e Netflix. Su quest’ultima piattaforma si trova attualmente al 4° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb, OCRegister

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