Il ritratto del Duca: la vera storia dietro al film

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Uno dei film più apprezzati del 2021, sia dalla critica che dal pubblico, è Il ritratto del Duca, l’ultimo film diretto da Rogert Michell (meglio noto per aver diretto Notting Hill) prima della sua scomparsa, con cui va a raccontare una storia tanto singolare quanto appassionante. Il film è infatti ispirato alla vera vicenda di Kempton Bunton e all’incredibile caso del furto del ritratto del Duca di Wellington, firmato dal celebre pittore Francisco Goya. Una storia forse oggi poco nota ai più, ma passata alla storia per essere stato il primo e unico caso di furto avvenuto alla prestigiosa National Gallery di Londra.

 

Attraverso questa vicenda si propone dunque allo spettatore non solo una divertente commedia dall’inconfondibile sapore british, ma anche un racconto ricco di desiderio di rivalsa sociale e amore per il prossimo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, per poi passare a scoprire la vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Il ritratto del Duca

Protagonista del film è Kempton Bunton, un inguaribile idealista pervaso da un forte senso civico, che impiega il suo tempo e le sue energie a sostenere e promuovere battaglie sociali a favore delle persone svantaggiate. Sua moglie Dorothy, che lavora come donna di servizio, porta invece avanti la famiglia e disapprova lo “stile di vita” del marito. Quando però un giorno Kempton si ritrova coinvolto nel furto del ritratto del Duca di Wellington di Francisco Goya, sarà l’occasione, per tutta la famiglia, di “ritrovarsi” e, per la signora Bumpton, di capire e comprendere, finalmente approvandolo, l’animo e il pensiero di suo marito.

Ad interpretare il ruolo di Kempton Bunton vi è il premio Oscar Jim Broadbent. L’attore era la prima e unica scelta per questo ruolo. Nel ruolo di sua moglie Dorothy vi è l’attrice Helen Mirren. Fionn Whitehead, invece, interpreta Jackie Bunton. Recitano poi nel film anche Matthew Goode nel ruolo di Jeremy Hutchinson e Anna Maxwell Martin in quelli di mrs. Gowling. Joshua McGuire ricopre il ruolo di Eric Crowther, l’assistente di Hutchinson, mentre John Heffernan ha il ruolo di Neddie Cussen, avvocato dell’accusa. Andrew Havill è Sir Philip Hendy, direttore della National Gallery, mentre James Wilby ha il ruolo ruolo di Carl Aarvold, giudice del caso Kempton.

Il ritratto del Duca cast Jim Broadbent Helen Mirren

La storia vera dietro Il ritratto del Duca

Come anticipato, quella narrata in Il ritratto del Duca è una storia vera. Nel 1961 Kempton Bunton era un autista di autobus disabile in pensione che guadagnava la misera cifra di 8 sterline a settimana (equivalenti a 189 sterline nel 2021). In quell’anno, Charles Bierer Wrightsman, un ricco collezionista d’arte americano che si guadagnava da vivere nel settore petrolifero, acquistò il dipinto di Goya Ritratto del Duca di Wellington per la somma di 140.000 sterline (390.000 dollari, equivalenti a 3.315.375 sterline nel 2021). Il governo britannico decise però di riacquistare il dipinto, per la stessa cifra, per evitare che lasciasse la Gran Bretagna. La mossa fece però infuriare Bunton, scontento dal modo in cui il governo impiegava i soldi.

Secondo il suo stesso racconto, Bunton apprese da conversazioni con le guardie della National Gallery che l’elaborato sistema elettronico di sicurezza, composto da sensori a infrarossi e allarmi, veniva disattivato la mattina presto per consentire le pulizie. La mattina del 21 agosto 1961, Bunton si introdusse allora nel museo da una finestra di una toilette, staccò il dipinto incorniciato dall’espositore ed uscì nuovamente dalla finestra, portando così a compimento il furto del prestigioso dipinto. L’agenzia di stampa Reuters ricevette poi una lettera in cui si chiedeva una donazione di 140.000 sterline in beneficenza per pagare le licenze televisive per i meno abbienti e si chiedeva un’amnistia per il ladro.

Bunton, infatti, si opponeva al canone televisivo, ritenendo che la TV dovesse essere messa a disposizione di tutti coloro che ne avevano bisogno. Si è più volte battuto per la gratuità delle licenze televisive per i pensionati ed era stato imprigionato più volte per essersi rifiutato di pagare la licenza. Nel 1965, quattro anni dopo il furto, Bunton contattò un giornale e, tramite un deposito bagagli della stazione ferroviaria di Birmingham New Street, restituì volontariamente il dipinto. Sei settimane dopo, si consegnò anche alla polizia, che inizialmente lo scartò come sospetto, ritenendo improbabile che un pensionato di 61 anni potesse aver compiuto il furto.

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Durante il successivo processo, la giuria condannò poi Bunton solo per il furto della cornice, che non era stata restituita. Il team di difesa di Bunton, guidato da Jeremy Hutchinson, ha sostenuto con successo che Bunton non ha mai voluto tenere il dipinto, il che significa che non poteva essere condannato per il furto. Tuttavia, Bunton è poi stato effettivamente condannato e ha scontato tre mesi di carcere. Nel 1996 però, ben trent’anni dopo la restituzione del dipinto, la National Gallery rilasciò una documentazione sul caso riguardante John Bunton, il figlio di Kempton, senza, tuttavia, scendere nei dettagli per ragioni di privacy.

Nel 2012, invece, l’Archivio Nazionale rilasciò un file confidenziale risalente addirittura al 1969 dove si rivela che fu proprio John con la complicità del fratello Kempton Jr l’autore materiale del furto del Duca. Non furono però intraprese ulteriori azioni legali da parte del Governo. L’ammissione di colpa di John era infatti troppo circostanziale e in ogni caso non sufficiente per riaprire il caso né tanto meno per perseguire Kempton per falsa testimonianza. In risposta al caso, fu però emanata la Sezione 11 del Theft Act 1968, che rendeva reato la rimozione senza autorizzazione di qualsiasi oggetto esposto in un edificio pubblico. La BBC decise poi – forse pensando a Bunton – di annullare il canone per i cittadini over 75.

Il trailer di Il ritratto del Duca e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il ritratto del Duca grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 2 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

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