L’attimo fuggente: la storia vera dietro il film

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Indubbiamente tra i più celebri film di formazione di sempre, L’attimo fuggente (il titolo originale è Dead Poet Society), racconta la storia di un gruppo di studenti della Welton Academy, una scuola preparatoria maschile del Vermont, nel 1959. Nel film, questi giovani sono ispirati a far rivivere una società segreta ormai defunta dal loro entusiasta insegnante di inglese, John Keating, interpretato dallo straordinario Robin Williams. Keating stesso era uno dei membri fondatori della Dead Poets Society quando era studente alla Welton.

L’insegnante ispira però questi ragazzi anche a pensare con la propria testa e a “succhiare il midollo dalla vita”, trovando la loro passione per la vita, la poesia e le arti. Sebbene questo film sia generalmente un’opera di finzione, si ispira in realtà alla vita dello sceneggiatore Tom Schulman, che ha poi vinto l’Oscar per la Miglior sceneggiatura originale proprio per questa sua storia. In questo approfondimento, però, esploriamo nel dettaglio cosa del film è basato su elementi reali e cosa invece no.

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Robin Williams in L’attimo fuggente © 1989 – Touchstone Pictures

La Welton Academy è fittizia

La fittizia Welton Academy si troverebbe nel Vermont, ed è ispirata all’esperienza dello sceneggiatore Tom Schulman presso la Montgomery Bell Academy a Nashville, nel Tennessee. Il film, come anticipato, è vagamente ispirato alla vita di Schulman e i personaggi sono basati più o meno vagamente su persone della sua vita. In un’intervista con la University of California Television, Schulman ha ad esempio detto che Knox Overstreet (Josh Charles) è basato su un amico del college che era follemente innamorato di una ragazza di nome Chris.

In un’intervista tra Schulman e il preside della Montgomery Bell Academy, Schulman ha parlato di come stava lavorando a una sceneggiatura ispirata al suo corso di recitazione e scrittura a Los Angeles, spiegando come, dopo aver cambiato l’ambientazione in una scuola maschile, la sua storia abbia preso forma. Schulman si è reso conto che la storia non riguardava solo un insegnante stimolante, ma anche il modo in cui questo insegnante aveva contribuito a trasformare la vita dei suoi studenti.

L’alma mater di Schulman, la Montgomery Bell Academy, è stata fondata nel 1867 ed è l’unica scuola maschile nella zona di Nashville. Anche oggi, nel XXI secolo, possiamo vedere l’enfasi sulla storia e la tradizione della fittizia Welton Academy riecheggiare nella missione della MBA di formare i propri studenti come “gentiluomini, studiosi, atleti”. Sebbene la MBA sia una scuola diurna piuttosto che un collegio, l’ispirazione che Schulman ha tratto dalla sua alma mater è dunque evidente.

L'attimo fuggente O Capitano, mio Capitano
Robin Williams in L’attimo fuggente © 1989 – Touchstone Pictures

John Keating è basato sui professori di Schulman

Come ha rivelato Tom Schulman in un’intervista alla Montgomery Bell Academy, ha iniziato a lavorare alla sceneggiatura che è poi diventata L’attimo fuggente mentre frequentava l’Actors and Directors Lab di Los Angeles. Il mentore del suo insegnante, Harold Clurman, che veniva a trovare gli studenti per dare loro consigli prima di lanciarsi in discorsi appassionati, ha ispirato Schulman. Schulman sentiva però che alla sua sceneggiatura mancava qualcosa di essenziale e dunque la mise da parte.

Nella stessa intervista, Schulman ha spiegato come, dopo aver messo in pausa la sceneggiatura, abbia ricordato con una sua amica Samuel F. Pickering Jr., che insegnava inglese a Schulman al secondo anno alla Montgomery Bell Academy. Lei disse a Schulman che Pickering era l’insegnante stimolante di cui Schulman avrebbe dovuto scrivere, e lui iniziò quindi a rielaborare la sceneggiatura, ambientandola in una scuola maschile. Con questo cambiamento di ambientazione, il progetto prese forma e emersero i personaggi che conosciamo. Pickering ispirò lo stile di insegnamento insolito di John Keating, mentre Harold Clurman influenzò i discorsi motivazionali di Keating.

Pickering disse al Times Daily: “Qualunque cosa di me ci sia in quel personaggio deve essere minima. Io ero un ragazzo e lui era un bambino. Ventitré anni fa. Quanto di me potrebbe esserci nel film?” Pickering ha però riconosciuto il suo stile di insegnamento non ortodosso, ammettendo di tenere lezioni in piedi sulla cattedra o su un cestino della spazzatura per mantenere viva l’attenzione dei suoi studenti. Più o meno verificato che sia, il suo contributo alla definizione del personaggio è dunque presente e ha permesso di dar vita ad uno dei personaggi del cinema più amati di sempre.

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Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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