Road to Oscar 2024: il Miglior film d’animazione

Analizziamo i cinque candidati della categoria ripercorrendone storia e accoglienza di pubblico e critica

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Il conto alla rovescia è finalmente partito. E dopo l’annuncio delle nomination avvenuto in data 23 gennaio, l’attesa per la notte degli Oscar 2024, prevista tra il 10 e l’11 marzo, cresce sempre di più. Molti sono i titoli che si contenderanno le numerose e ambite statuette, ma solo cinque si contenderanno il premio a Miglior Film d’Animazione di quest’anno: Il ragazzo e l’airone, Spider-Man: Across the Spider-Verse, Elemental, Nimona e Il mio amico robot.

 
 

Anche quest’anno la cinquina porta su schermo una grande varietà di temi, narrazioni e scelte estetiche. Una varietà che proviamo ora a ripercorrere, analizzando singolarmente ogni pellicola e provando a capire quale, tra le candidate, sia la grande favorita per il premio finale.

Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki

Inutile nascondersi. Il grande favorito per la vittoria come Migliore Film d’animazione alla prossima cerimonia Oscar è senza alcun dubbio Il ragazzo e l’airone, di Hayao Miyazaki. Il film dello storico regista giapponese, che nel 2013 aveva annunciato il ritiro dopo l’uscita di Si alza il vento, rappresenta dunque un inatteso ritorno dietro alla macchina da presa. Un ritorno con cui l’autore ha voluto raccontare parte della propria vita e della propria infanzia. La mirabolante avventura di Mahito Maki, rimasto orfano della madre e chiamato a immergersi in un mondo incantato alla ricerca del senso della vita, è infatti modellata sulle vicende del Miyazaki bambino e rappresenta una via simbolica attraverso cui il cineasta racconta i tentativi di comprendere il mondo per imparare a migliorarlo.

Prodotto da Toshio Suzuki e distribuito in Italia grazie a Lucky Red, il film ha entusiasmato la critica, ottenendo il 97% di gradimento su Rotten Tomatoes e il voto medio di 91 su 100 sul sito Metacritic. L’apprezzamento da parte del pubblico, specie nel nostro Paese, ha inoltre raggiunto livelli record, segnalando Il ragazzo e l’airone come il film di Miyazaki di maggior successo in Italia. E da non sottovalutare è anche la sua vera e propria incetta di premi, coronata – in particolare – dal titolo di Miglior Film d’animazione ottenuto al New York Film Critics Circle e nella cerimonia dei Golden Globe tenutasi in data 8 gennaio; e che di fatto designa un’ideale pole position in occasione del prossimo 10 marzo.

Spider-Man: Across the Spider-Verse di Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson

A dare battaglia a Il ragazzo e l’airone sarà Spider-Man: Across the Spider-Verse, film diretto da Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson e secondo capitolo di un’ideale trilogia dedicata a Miles Morales, iniziata nel 2018 con Spider-Man – Un nuovo universo e destinata a concludersi con Beyond the Spiderverse. Prodotto da Sony Pictures Animation e Marvel Entertainment il film prosegue dunque la narrazione delle avventure del giovane Miles, raccontandone il ricongiungimento con Gwen Stacy e il successivo viaggio multiversale, che segna una tappa fondamentale della sua crescita e presa di consapevolezza.

Elogiato per l’incredibile e già iconico stile grafico, il film può anche contare su una formidabile colonna sonora intitolata Metro Boomin Presents Spider-Man: Across the Spider-Verse, che comprende tracce di grandi nomi del panorama musicale quali Lil Wayne, Offset, Wizkid, A Boogie wit da Hoodie, JID, 21 Savage, 2 Chainz e Nav.

Altro grande successo di pubblico e critica, il film, da un budget di 100 milioni, ha guadagnato la bellezza di 690 milioni di dollari, ottenendo un punteggio di 96% sull’aggregatore di Rotten Tomatoes. Così come va sottolineato il grande risultato registrato in casa Sony, dove rappresenta il maggior guadagno della storia nella categoria dei Film d’animazione.

Inoltre, il recente trionfo ai  Critics’ Choice Movie Awards e ai National Board of Review Awards sono forse il miglior biglietto da visita in vista degli Oscar.

Elemental di Peter Sohn

Elemental Wade e EmberNon poteva certo mancare un rappresentante di una delle tre case d’animazione più importanti. Ed Elemental, film di Peter Sohn prodotto da Pixar Animation Studios è stato l’unico a meritare tale prestigio. Basato su alcuni elementi fondanti della biografia del regista – “I miei genitori sono immigrati negli Stati Uniti dalla Corea all’inizio degli anni Settanta, lì hanno aperto un negozio di alimentari nel Bronx. Eravamo una delle tante famiglie che si erano avventurate in una nuova terra con sogni e speranze, in un unico crocevia di culture, lingue e piccoli bellissimi quartieri” – il film è stato accolto in maniera abbastanza buona da parte della critica, come dimostra il 73% di gradimento espresso su Rotten Tomatoes.

Decisamente più netto invece l’apprezzamento del pubblico, con un CinemaScore livello A che, sebbene non sia stato supportato da un clamoroso successo al botteghino (nonostante un buon incasso di quasi 500 milioni) ha fatto però registrare un record su Disney+ – diventando il miglior esordio del 2023.

La storia di amicizia e amore tra Ember e Wade, appartenenti alle opposte “fazioni” di fuoco e acqua – nonché la riflessione su razzismo, inclusività e immigrazione ad essa strettamente connessa – è stata con ogni probabilità la ragione che ha convinto l’Academy della bontà dell’operazione.

Difficilmente Elemental potrà avere la meglio sui colleghi favoriti della categoria, ma la targa Pixar è comunque un elemento da tenere in debita considerazione e che non può essere sottovalutato.

Nimona di Nick Bruno e Troy Quane

NimonaAll’interno della lista dei 5 competitors per aggiudicarsi la prestigiosa statuetta troviamo anche il nome di Nimona, pellicola animata diretta da Nick Bruno e Troy Quane. Prodotto da Annapurna Pictures a seguito di diversi passaggi del testimone – iniziati nel 2015 con l’acquisizione dei diritti da parte di 20th Century Animation, il coinvolgimento di The Walt Diney Company e infine l’approdo ad Annapurna – il film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo grafico di ND Stevenson e, dopo una distribuzione limitata in sala avvenuta il 23 giugno 2023, è stato distribuito da Netflix a partire dalla settimana successiva.

Nimona, che racconta la storia di una adolescente mutaforma che si trova coinvolta nelle avventure di un cavaliere, incastrato per un crimine mai commesso e costretto a chiedere aiuto a una delle sue potenziali vittime, è una storia che tratta i temi della diversità e dell’inclusività. Forse anche per questo il film, comunque già candidato a 9 Annie Award e ai Critics’ Choice Movie Awards, ha saputo conquistare il cuore dell’Academy.

Il film è stato accolto in modo particolarmente positivo anche dalla stampa oltreoceano, come l’indice di gradimento al 94% su Rotten Tomatoes (con un voto medio di 7,9) può facilmente dimostrare. Inoltre, il 7,5 registrato su IMDB rappresenta un segnale importante anche a livello di apprezzamento pubblico.

Il mio amico robot di Pablo Berger

La Manhattan degli anni Ottanta è invece la cornice all’interno della quale si svolgono gli eventi di Il mio amico robot (qui la recensione), ultimo componente della cinquina da Oscar di questa edizione 2024. Prodotto da Arcadia Motion Pictures e diretto da Pablo Berger – da un soggetto di Sara Varon e dalla sceneggiatura dello stesso Berger – il film racconta del sentimento di inseparabile amicizia che lega DOG, un cane solitario di New York, e il robot da lui costruito. 100 minuti di pura avventura che, tra cameratismo e necessarie separazioni, sono destinati a mettere alla prova i due compagni.

Favola spensierata, ma anche storia di evoluzione dell’amicizia, Il mio amico robot è una pellicola che dalla leggerezza di fondo che anima il materiale narrativo trae la forza per scandagliare anche emozioni più profonde, come il sentimento di sconforto che deriva dell’abbandono e dalla perdita. E pur essendo il candidato più debole al premio finale, insieme con Nimona, vanta la partecipazione al 76esimo Festival di Cannes e il premio per miglior film ottenuto al Festival Internazionale del Film d’Animazione di Annecy.

Oltre a ciò, ricordiamo i due Gaudì Award ricevuti – tra i quali il riconoscimento per la colonna sonora ad Alfonso Vilallonga – e l’ottimo responso di pubblico e critica riscontrabile da IMDB (dove ha una media voto di 7,6) e Rotten Tomatoes (con sole 15 recensioni, ma tutte estremamente positive).

Chi vincerà?

Il ragazzo e l'airone (The Boy and the Heron)L’appuntamento è dunque fissato per la nottata tra il 10 e l’11 marzo, al solito Dolby Theatre, per la 96esima edizione dei prestigiosi Academy Awards. E, come abbiamo già sottolineato, l’attesa per la scoperta del vincitore cresce di giorno in giorno. Ma quali sono le nostre previsioni? Quale film, tra i 5 candidati, ha maggiori possibilità di portare a casa l’ambita statuetta?

Come già abbiamo anticipato il favorito dell’edizione corrente sembra essere Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki. Un film che è una sorta di testamento artistico di uno dei registi più iconici del mondo animato giapponese e internazionale. E che dunque, oltre allo smisurato valore artistico, porta con sè l’idea di un intero percorso ormai alle battute finali. Spider-Man: Across the Spider-Verse sembra essere l’unico vero rivale del cartone nipponico. La sola pellicola che possa davvero rompere le uova nel paniere di Miyazaki. Tuttavia, sebbene vi sia più di una buona ragione per consegnare il premio nelle mani di Sony, la divisione a metà del film – che troverà per l’appunto una sua conclusione solo nel prossimo Beyond the Spider-Verse – potrebbe far propendere l’Academy a premiare Il ragazzo e l’airone, con la consapevolezza di poter “rimediare” in occasione del terzo capitolo dedicato a Miles Morales. Tutto però è ancora in gioco. Non resta che attendere e godersi una nottata da Oscar.

Dario Boldini
Dario Boldini
Laureato in Lettere Moderne all'Università Statale di Milano, ha collaborato con l'Associazione Culturale Lo Sbuffo a partire dal 2019, scrivendo articoli e approfondimenti sul mondo dello spettacolo. Ha poi frequentato la specializzazione in Critica cinematografica presso la rivista e scuola di cinema di Sentieri Selvaggi di Roma, con la quale collabora dal 2022. Appassionato di cinema e serie tv, collabora con Cinefilos dal 2023. A partire dal 2022 ha partecipato a diversi festival cinematografici su territorio nazionale, tra cui quelli di Venezia, Roma, Torino, Bergamo e Trieste.
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