Il film San Andreas (qui la recensione), con protagonista Dwayne Johnson, segue la formula di un blockbuster estivo: scatenare un disastro naturale che provoca un sacco di distruzione in CGI. Un titolo dunque simile a lungometraggi come Greenland, Geostorm o il classico The Day After Tomorrow. Tuttavia, solo perché possiamo mostrare città che si sgretolano a causa di terremoti massicci, non significa che le cose accadranno davvero così nella vita reale. Molti spettatori sono usciti dal cinema convinti che ciò che hanno visto nel film San Andreas sia accurato e che possa accadere. Tuttavia, prima di farsi prendere dal panico, mettiamo in discussione la storia e separiamo i fatti dalla finzione.
La storia vera dietro il film
Il titolo del film si riferisce alla faglia di Sant’Andrea, realmente esistente e tenuta fortemente sotto osservazione dai sismologi. La California, infatti, è spesso scossa da terremoti di media e lieve entità, mentre sono più rare le scosse più forti, o vero sopra al 7°. Secondo alcuni studi recenti, la probabilità che un terremoto di magnitudo superiore a 6,5° avvenga entro il 2035 è estremamente alta. Ad oltre un decennio dalla pubblicazione di questo studio, però, il fenomeno non si è (fortunatamente) ancora verificato.
Un terremoto lungo la faglia di San Andreas potrebbe creare un grande tsunami?
Secondo la sismologa del Servizio Geologico degli Stati Uniti, Lucy Jones, il fatto che la faglia di San Andreas si trovi per lo più sulla terraferma non creerà mai uno tsunami di grandi dimensioni. Inoltre, gli tsunami causati dai terremoti si creano nelle zone di subduzione, luoghi in cui le placche tettoniche si scontrano e una placca viene spinta sotto un’altra. Di conseguenza, il fondo del mare si deforma e si crea uno tsunami. Da milioni di anni non c’è più una zona di subduzione attiva sotto San Francisco o Los Angeles. Inoltre, la faglia di San Andreas è verticale, quindi anche se un giorno dovesse andare sott’acqua, non causerebbe uno spostamento del fondo dell’oceano verso l’alto o verso il basso, necessario per uno tsunami di grandi dimensioni.
Le dimensioni dello tsunami gigante che vediamo nel film sono plausibili?
Sempre la sismologa Lucy Jones dice che un grande tsunami è alto 15 metri. Non si avvicina nemmeno lontanamente all’altezza dello tsunami del film, che si abbatte sulla carreggiata del Golden Gate Bridge, a circa 270 piedi sopra l’acqua. “Non possono essere più grandi della profondità dell’oceano”, dice Jones. Anche lo tsunami stile onda da surf mostrato nel film non si verifica. Gli tsunami sono muri d’acqua che si innalzano, non onde che si sollevano.
Un terremoto di magnitudo 9,6 potrebbe davvero colpire San Francisco?
I terremoti di magnitudo 9 si verificano solo nelle zone di subduzione. Come già detto, non c’è una zona di subduzione attiva sotto San Francisco o Los Angeles da milioni di anni. Nel film San Andreas, un terremoto di magnitudo 9,6 colpisce San Francisco. Tuttavia, l’intensità dei terremoti lungo la moderna faglia di San Andreas è di circa 8,3. Il terremoto più devastante che ha colpito San Francisco nella storia recente è stato quello del 1906, che si ritiene sia stato di magnitudo 7,8 circa. Pur esagerando il possibile magnitudo dei terremoti lungo il San Andreas, le scosse di assestamento del film sono in linea con quelle che potrebbero seguire un evento reale di quella portata.
Un terremoto in Nevada potrebbe innescare un terremoto a Los Angeles, che a sua volta provocherebbe un terremoto a San Francisco?
Nel film San Andreas, un terremoto di magnitudo 9,6 colpisce San Francisco, innescato da un terremoto di magnitudo 9,1 a Los Angeles, dopo un terremoto di 7,1 in Nevada. La sismologa del Servizio Geologico degli Stati Uniti, Lucy Jones, afferma che se si adattano le magnitudo a quelle possibili lungo la vera faglia di San Andreas, lo schema di innesco del film è plausibile.
Modelli simili si sono verificati nella storia recente. Nel 1992, un terremoto di 7,3 ha colpito la California meridionale e ha innescato un terremoto di 5,7 in Nevada. Il terremoto di San Francisco del 1906 ha innescato terremoti di magnitudo 5-6 nella baia di Santa Monica, nella Imperial Valley, in Nevada e in Oregon. Questi sono noti come “terremoti innescati” perché sono troppo lontani per essere “scosse di assestamento”.
La faglia di San Andreas potrebbe aprirsi per creare il canyon che vediamo nel film?
Come afferma la sismologa Lucy Jones nel suo articolo sul film, “la voragine che vediamo rompersi sul San Andreas nella California centrale appartiene al regno dell’impossibile”. Se la faglia di San Andreas potesse aprirsi nella misura mostrata nel film, non ci sarebbe attrito, ed è l’attrito a creare un terremoto.
I sismologi possono prevedere i terremoti?
Nel film San Andreas, un sismologo del Caltech prevede il disastro incombente e viene salutato come un eroe. Tuttavia, la dottoressa Lucy Jones, vera sismologa, afferma che non esiste ancora un modo per prevedere il momento in cui un terremoto colpirà. “Purtroppo, è stato dimostrato che quello che fanno nel film non funziona”, afferma Jones. Sono stati esplorati molti metodi, tra cui estensimetri, segnali magnetici ed elettrici, nonché il comportamento degli animali. Nessuno ha avuto successo.
Jones afferma che l’unico momento in cui i terremoti possono essere previsti con successo è subito dopo il loro verificarsi. Questo include sia i terremoti innescati (descritti in precedenza) che le scosse di assestamento, due aspetti che il film coglie nel segno. Jones dice anche che un aspetto positivo è che oggi i terremoti possono essere riconosciuti così rapidamente dopo il loro inizio, che spesso le persone possono essere allertate prima che il terremoto le raggiunga.
Qual è la parte più accurata del film San Andreas?
Secondo la sismologa Lucy Jones, la parte più accurata del film è la rappresentazione delle emozioni, con personaggi più preparati e consapevoli che reagiscono in modo più raccolto, aumentando le loro possibilità di sopravvivenza. “E sono le emozioni che, come al solito, Hollywood ha reso meglio dei fatti”, dice Jones. Come viene mostrato nel film, conoscere il primo soccorso, sapere come “cadere, coprirsi, aggrapparsi”, sapere che l’oceano si sta ritirando può significare che si sta avvicinando uno tsunami, che le linee telefoniche fisse funzionano ancora quando i cellulari non lo fanno e la corretta esecuzione di un piano di emergenza possono rendere le cose più sicure per se stessi e per tutti coloro che ci circondano.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di San Andreas grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 18 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.