Da sempre impegnato a portare al cinema storie di carattere catastrofico come Independence Day, Godzilla e 2012, il regista tedesco Roland Emmerich è oggi sinonimo per il grande schermo di distruzione, invasione aliena o attacchi terroristici. Uno dei suoi titoli più famosi a riguardo è senza dubbio The Day After Tomorrow, uscito in sala nel 2004 e incentrato sui disastri causati dal cambiamento climatico. Quella qui raccontata è infatti una storia che pone nuovamente al centro di tutto il conflitto l’uomo e la natura, e di come la mancata conservazione di quest’ultima possa portare ad effetti spaventosi per l’esistenza sul pianeta terra.
Ancora oggi indicato come uno dei principali film incentrati sul tema dell’ambientalismo, questo vanta in realtà numerose inaccuratezze scientifiche. Se il cambiamento climatico sta infatti portando ad un surriscaldamento dell’atmosfera, nel film avviene invece l’esatto opposto. I personaggi protagonisti si trovano a doversi confrontare con un’imminente nuova era glaciale. Tali critiche non hanno però scalfito il fascino del film, divenuto da subito un grande successo di pubblico. A fronte di un budget di circa 125 milioni di dollari, The Day After Tomorrow è infatti arrivato ad incassarne nel mondo ben 552.
Ciò ha dimostrato una volta di più come questo genere susciti un grande fascino negli spettatori, riuscendo anche a suo modo a sensibilizzare su tematiche ogni giorno più attuali. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e all’accuratezza di quanto mostrato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
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La trama di The Day After Tomorrow
Protagonista del film è il paleoclimatologo Jack Hall, il quale durante una campagna di ricerche sulla composizione degli strati di ghiaccio antartici giunge ad un’inquietante scoperta: l’arrivo di una nuova glaciazione che porrà fine alla vita umana. Un evento che, in modo inequivocabile, sarebbe causato dal surriscaldamento globale e dai cambiamenti climatici causati dall’attività umana. Ciò che Jack non sa, però, è che la sua profezia è destinata ad avverarsi molto prima del previsto. Nel momento in cui la natura inizierà a ribellarsi, allagando e distruggendo intere città, Jack dovrà raggiungere e tentare di salvare il figlio Sam, cercando allo stesso tempo di avvertire le autorità politiche di quanto deve ancora accadere.
Il cast del film
Ad interpretare il protagonista del film, Jack Hall, vi è l’attore Dennis Quaid, noto per film come Uomini veri e Dragonheart. Per interpretare al meglio il personaggio, questi raccontò di aver condotto numerose ricerche sull’attività dei paleoclimatologi, al fine di poter risultare più realistico in tali panni. Nei panni del figlio Sam vi è invece l’attore Jake Gyllenhaal. Reduce dal successo di Donnie Darko, l’attore venne scelto da Emmerich in persona. Il regista era infatti rimasto colpito dalla sua bravura dopo averlo visto recitare in Cielo d’ottobre. L’attore Ian Holm, noto per aver dato volto a Bilbo Baggins in Il Signore degli Anelli, interpreta qui il professor Terry Rapson, collega di Jack. Dash Mihok e Jay O. Sanders sono invece presenti nei panni di Jason Evans e Frank Harris, anche loro colleghi di Jack.
L’attrice Emmy Rossum, divenuta celebre grazie al film Mystic River, interpreta invece Laura Chapman, amica di Sam. L’attrice accettò il ruolo dopo che Lindsay Lohan, originariamente scelta, dovette rinunciarvi per via di altri impegni. Una particolare controversia legata al cast di attori è quella legata a Kenneth Welsh. Questi interpreta nel film il vicepresidente Becker, ed è stato scelto dal regista per via della sua somiglianza con l’allora vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney (poi raccontato in Vice). Con questo personaggio, Emmerich voleva infatti dar vita ad un aperta critica nei confronti di Cheney, colpevole di aver sminuito l’importanza della salvaguardia ambientale durante il suo mandato.
Gli eventi di The Day After Tomorrow sono possibili?
L’uscita del film The Day After Tomorrow ha dunque sollevato interesse sul cambiamento climatico, ma la sua rappresentazione è lontana dalla realtà scientifica. Secondo gli esperti, un cambiamento climatico come quello mostrato nel film avviene in decenni, non in settimane come invece qui narrato. Il raffreddamento sarebbe inoltre regionale, limitato all’Atlantico del Nord, e non porterebbe a un’era glaciale globale. La velocità con cui ciò accade influenzerebbe sì la severità degli inverni, ma l’effetto del riscaldamento globale potrebbe comunque prevalere nel lungo periodo.
Le tempeste mostrate nel film, come l’uragano artico con venti di -65°C, sono invece impossibili. Gli uragani si formano su oceani caldi e perdono forza in ambienti freddi. Inoltre, la temperatura più bassa mai registrata sulla Terra è stata -53°C in Antartide, rendendo irrealistica la scena in cui le persone si congelano all’istante. Anche lo tsunami di 12 metri su New York è inverosimile: le mareggiate da tempesta si sviluppano gradualmente, mentre onde di quella portata derivano da terremoti o frane sottomarine.
Il riscaldamento globale contribuisce all’innalzamento del livello del mare in due modi: sciogliendo i ghiacci terrestri e aumentando il volume dell’acqua per espansione termica. Attualmente, il livello del mare sale di circa 2 mm all’anno e potrebbe accelerare a 5-8 mm entro il 2100. Se la calotta dell’Antartide occidentale dovesse sciogliersi completamente, il livello degli oceani potrebbe aumentare di 20 piedi, ma un evento simile richiederebbe migliaia di anni. Tuttavia, cambiamenti rapidi sono stati osservati nella calotta della Groenlandia.
Il cambiamento climatico può avvenire rapidamente in termini geologici, ma un’interruzione improvvisa della Corrente del Golfo nei prossimi decenni è improbabile. Alcuni modelli prevedono invece un’accelerazione della corrente e un aumento delle temperature. La ricerca è ancora in corso per comprendere meglio i processi oceanici e la loro influenza sul clima. Nuove tecnologie aiuteranno a monitorare le variazioni nel ciclo idrico oceanico, ma servono ulteriori studi per prevedere con precisione gli sviluppi futuri.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di The Day After Tomorrow grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Disney+, Tim Vision, Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 5 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.