Donnie Darko: la spiegazione del film con Jake Gyllenhaal

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Considerato uno dei titoli più indicativi del passaggio dal vecchio al nuovo millennio, Donnie Darko ha acquistato la popolarità che oggi lo contraddistingue in modo lento e silenzioso. Grazie ad alcune riproposizioni in sala, con conseguenti passaparola, il film è in breve diventato un cult imprescindibile. Incentrato sulle teorie degli Universi Tangenti, esso presenta una serie di caratteristiche e tematiche che sarebbero poi divenute centrali e ricorrenti negli anni a venire.

 

Il film segna l’esordio cinematografico di Richard Kelly, il quale scrisse la sceneggiatura e firmò la regia, ed è anche il titolo che ha contribuito a rendere Jake Gyllenhaal una vera e propria star. L’idea nacque quasi per caso, nel momento in cui Kelly era alla ricerca di una storia per il suo primo lungometraggio. Affascinato dalle tematiche poi riproposte nel film, egli aspirava a dar vita ad una storia personale, ambigua e nostalgica ambientata sul finire degli anni Ottanta.

 

Ancora oggi vengono generate teorie e riflessioni circa il complicato svolgersi degli eventi della trama. Cinefili e critici di tutto il mondo hanno in più occasioni dibattuto riguardo a cosa sia reale o meno all’interno del film, dando vita il più delle volte alle spiegazioni più fantasiose. Nessuna delle teorie sino ad oggi proposte è stata ufficialmente accettata dal regista, il quale ha dichiarato che non rivelerà mai il significato profondo del film.

Donnie Darko: la trama e il cast del film

Drew Barrymore in Donnie Darko

Tutto ha inizio la notte del 2 ottobre 1988, quando il motore di un aereo in avaria precipita sulla casa della famiglia Darko. Il figlio Donnie (Jake Gyllenhaal) scampa miracolosamente alla morte. A salvarlo, conducendolo fuori dall’abitazione, è un inquietante coniglio antropomorfo. Questi, prima di lasciarlo, gli annuncia l’imminente fine del mondo tra 28 giorni, 6 ore, 42 minuti e 12 secondi. Da quel momento, Donnie inizierà a percepire l’approssimarsi della fine, di cui cercherà di impedire l’avverarsi. Relazionandosi con una serie di strani personaggi, tra cui insegnanti, genitori e coetanei, il ragazzo arriverà a fare la conoscenza delle teorie sui viaggi spazio-temporali, che sembrerebbero poter spiegare quanto sta per accadere.

Per il ruolo del protagonista, Kelly si è affidato al giovane Jake Gyllenhaal, il quale sarebbe poi divenuto celebre grazie a questo personaggio. Egli, tuttavia, non era la prima scelta per la parte di Donnie. La produzione voleva infatti che venissero considerati gli attori Mark Wahlberg, Vince Vaughn e Jason Schwartzman, ma in seguito al loro rifiuto Gyllenhaal ottenne la parte. Questi, in seguito, dichiarò di essere rimasto entusiasta dell’esperienza del set, ma di non aver ancora capito di cosa parli esattamente il film.

Altra presenza fondamentale nel cast è quella dell’attrice Drew Barrymore. Oltre a ricoprire il ruolo dell’insegnante Pomeroy, che introduce Donnie ai viaggi nel tempo, la Barrymore ha fortemente sostenuto il film, partecipando alla sua produzione. Il regista ha infatti ricordato di come avesse inizialmente faticato a trovare una distribuzione cinematografica, e che con l’aiuto dell’attrice ciò è stato infine possibile. Tra gli altri protagonisti si annoverano Jena Malone, nel ruolo della ragazza di Donnie, Maggie Gyllenhaal, nel ruolo della sorella del protagonista, e Patrick Swayze, nel ruolo del predicatore Jim Cunningham. Nel film vi è anche un piccolo cameo dell’attore Seth Rogen, al suo debutto cinematografico.

Donnie Darko: la spiegazione del finale

Donnie Darko spiegazione

Complesso e imprevedibile, il finale del film si ricollega in modo particolarmente stretto all’evento visto ad inizio film: lo schianto di un motore d’aereo sulla camera di Donnie. Da qui ha inizio per il giovane un percorso di scoperta verso un destino già scritto. Attraverso una serie di indizi e simboli, lo spettatore si trova così ad acquisire, insieme al protagonista, una serie di conoscenza riguardo le dimensioni parallele e gli universi tangibili. Con il sopraggiungere del finale, si arriva infine ad avere un puzzle completo degli eventi e del loro significato.

La notte del 2 ottobre, infatti, si genera un universo parallelo a quello reale. Si tratta di un ramo alternativo dove Donnie vive per i 28 giorni della profezia. In questo lasso temporale, egli ha modo di esplorare quanto lo circonda, come anche le sue più grandi paure interiori. Questo universo, tuttavia, è destinato a collassare proprio perché nato per errore. Ciò che ha importanza, però, è che all’interno di questo Donnie crei le condizioni affinché il motore d’aereo visto all’inizio ottenga una provenienza concreta e certa, contrariamente al mistero che lo avvolge inizialmente. Tale Universo Tangente, allora, sembra esistere soltanto affinché tutti i pezzi del puzzle vengano inseriti al posto giusto, riportando equilibrio nell’Universo principale.

Con un film come questo è però difficile indicare una sola spiegazione finale. Un’altra accreditata interpretazione ha al suo nucleo la solitudine. Questa è un sentimento ricorrente all’interno del film, probabilmente il più importante, ed è ciò che caratterizza ognuno dei personaggi protagonisti. Sentendosi solo, Donnie dà vita ad una serie di azioni delle quali finisce per pentirsi. Decide così di rimuovere sé stesso, inconsapevolmente o meno dando vita alle condizioni per cui rimarrà ucciso quel fatidico 2 ottobre. Senza di lui, quanti hanno interagito con Donnie continueranno a vivere nella solitudine, avvertendo però la fugace esistenza di qualcosa che non si è poi mai realizzato.

Donnie Darko: il sequel, il trailer e dove vederlo in streaming

Donnie Darko coniglio

Nell’estate del 2009 esce al cinema il film sequel S. Darko. Il film assume il punto di vista della sorella minore di Donnie, anni dopo gli eventi del primo film e cerca di ricalcarne gli eventi. Allo stesso modo, la casa produttrice desiderava ricalcare il successo del primo film. Ciò non si è però verificato, sia per la mancanza di una forte originalità come quella del primo film, sia per l’assenza degli attori che resero celebre il primo film. Inoltre, il regista dell’originale, Richard Kelly si è più volte dissociato dal film, affermando di non averlo mai visto e di non tollerare di essere associato ad esso.

Per gli amanti del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Donnie Darko è infatti presente nel catalogo di Chili Cinema e Google Play. È inoltre disponibile all’interno della piattaforma Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb, Looper, DonnieDarko

 

 

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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