The Outfit: la spiegazione del finale del film

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Graham Moore ha scritto romanzi e film, vincendo nel 2015 l’Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale per The Imitation Game. La storia di The Outfit, però, l’ha sentito così personale da decidere di farne il suo debutto alla regia. Secondo Moore, questo racconto è stato ispirato dalla storia vera della sua famiglia, in particolare da suo nonno, un medico con un proprio studio, di cui uno dei pazienti era nientemeno che il famigerato mafioso Jerry Catena della famiglia criminale Genovese.

In un’intervista a TheWrap, Graham Moore ha rivelato che la storia di The Outfit è nata dalla sua fascinazione per il rapporto tra suo nonno e Catena. Moore ha raccontato che sua nonna non vedeva di buon occhio questo rapporto, ma il gentile nonno di Moore continuò comunque a curare il gangster. “Fin da piccolo mi ha sempre affascinato immaginare quali dovessero essere le conversazioni tra un uomo gentile come mio nonno e un feroce assassino. Di cosa parlavano quando le porte erano chiuse?”, si è chiesto Moore.

Per gli appassionati di gangster movie, questo è dunque un film da non perdere, anche per via delle sue particolarità che lo distinguono dai classici titoli di questo genere. Grazie ora alla sua presenza su Netflix, sarà più facile riscoprirlo. In questo articolo, però, approfondiamo in particolare il modo in cui The Outfit si conclude. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Outfit trama film

La trama e il cast di The Outfit

Protagonista del film è Leonard, un maestro sarto inglese finito a Chicago che gestisce con la sua assistente Mable Shaun una sartoria, dove confeziona splendidi abiti per le uniche persone che possono permetterseli: la famiglia Boyle, composta da feroci gangster. Una sera, i due killer Richie BoyleFrancis bussano alla sua porta in cerca di un favore e Leonard viene coinvolto in un gioco mortale di inganni e omicidi. Da quel momento, la sua vita cambierà di nuovo, per sempre.

Ad interpretare Leonard vi è l’attore Mark Rylance, divenuto celebre al cinema grazie al film Il ponte delle spie, grazie al quale ha vinto il premio Oscar come Miglior attore non protagonista. L’attrice Zoey Deutch interpreta invece Mable Shaun, mentre Johnny Flynn è Francis e Dylan O’Brien è Richie Boyle. Completano il cast gli attori Nikki Amuka-Bird nel ruolo di Violet LaFontaine e Simon Russell Beale in quello di Roy Boyle.

La spiegazione del finale del film

Partiamo dal titolo del film: si tratta di un ovvio riferimento alle creazioni di Leonard. Il vestito del titolo si riferisce ad un abito disegnato per sé stesso da indossare nella sua nuova vita; e alle lettere scritte da Leonard, che finge di essere per conto di “The Outfit”, un sindacato criminale fondato da Al Capone negli anni Venti. La formulazione della corrispondenza da parte di Leonard indica l’intenzione di ingannare e far deragliare i suoi clienti fin dall’inizio.

Leonard vuole distruggere la banda di Boyle, poiché si è trasferito a Chicago per cercare di ricominciare da capo, lontano dal crimine organizzato che ha portato alla morte della moglie e della figlia. Il passato travagliato di Loneard e il fatto di essere involontariamente coinvolto nelle operazioni della banda di Boyle forniscono certamente notevoli incentivi per ingannarli. Tuttavia, in diversi momenti del film, Leonard sembra improvvisare il suo piano man mano che gli eventi si susseguono.

Nonostante la sua opposizione al crimine organizzato, le sue lettere rispondono più direttamente alla consapevolezza che Mable è la spia, utilizzando la relazione con Richie per informare l’FBI sulle operazioni della banda. Il finale di The Outfit vede allora Mable aiutare Leonard a smantellare la banda. Alla fine di The Outfit, Leonard spiega la realtà del suo passato in un appello al vendicativo Francis, rivelando i tatuaggi che sono stati nascosti sotto le sue maniche per tutto il film.

The Outfit cast

Leonard spiega che l’incendio che ha ucciso la sua famiglia non è stato un incidente, ma un atto dell’organizzazione criminale di cui in precedenza era stato uno spietato esecutore. Leonard è rimasto deluso da un particolare ordine che gli è stato impartito e ha deciso di abbandonare la vita criminale per dedicarsi a un nuovo mestiere. I suoi tatuaggi sono un segno permanente del suo passato. Detto questo, il finale di The Outfit rivela una conclusione molto più tragica per la storia di Leonard.

Il gangster movie si conclude con Leonard al punto di partenza: complice della violenza, con l’utensile del suo mestiere diventato l’arma del suo crimine. Mentre Francis sta morendo dopo essere stato pugnalato dalle forbici del sarto, Leonard si inginocchia su di lui, pronto a pugnalarlo brutalmente una seconda volta. In questo momento, Leonard sembra ineluttabilmente violento e il suo ex sé è di nuovo realmente presente.

Nonostante la dedizione di Leonard al suo nuovo mestiere, The Outfit suggerisce dunque che il suo passato è ineluttabile. Rendendosi conto che il suo progetto è stato rovinato da un po’ di sangue di Richie finito sulla manica della giacca, Leonard ricorre alla sostituzione della manica macchiata e ricomincia da capo. Ma le modifiche di Leonard sembrano sempre inutili e il suo abito viene ripetutamente rovinato da atti di violenza.

Alla fine Leonard brucia il negozio per costringersi a ricominciare da capo. Come aveva iniziato una nuova vita dopo il primo incendio, Leonard alla fine di The Outfit appicca un secondo incendio per iniziare un’altra nuova vita. In un certo senso, tutto si chiude a cerchio per lui. La narrazione indica dunque l’accettazione di Leonard di andare avanti, la sua riconciliazione con un senso di giustizia imperfetto e una dedizione duratura al suo mestiere.

Il trailer di The Outfit e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Outfit grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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