L’attore Juan Diego Botto, al suo esordio alla regia, porta sul grande schermo Tutto in un giorno (qui la nostra recensione), film candidato a cinque premi Goya (gli Oscar spagnoli) che affronta un tema molto sentito in Spagna: quello degli sfratti. L’idea del film nasce da un confronto sulla situazione spagnola tra il regista e Penélope Cruz, qui in veste di produttrice e protagonista. L’attrice stessa gli aveva chiesto di scrivere qualcosa su una coppia con un problema di gelosia e che sta affrontando uno sfratto. Il progetto ha però assunto una forma divesa quando la moglie del regista e co-sceneggiatrice del film Olga Rodriguez, ha messo il marito in contatto con assistenti sociali, assemblee condominiali, avvocati, persone emarginate.
Dal dialogo con queste realtà Botto ha dunque scritto qualcosa di diverso, che ha incontrato l’entusiasmo della Cruz, che lo ha definito un lavoro ricco di verità. Rispetto alla vicenda originale, si pone dunque maggiore attenzione sul dramma della precarietà, dei diritti negati e dell’esclusione sociale, trasmettendo questa sensazione di inquietudine e agitazione anche attraverso precise scelte di regia. Nessuno dei personaggi è al sicuro e nell’arco di un giorno si troveranno a vedere sconvolta la propria vita.
Per gli appassionati di un cinema impegnato, che intrattiene ma che solleva importanti tematiche sociali, è dunque questo un film da non perdere e da riscoprire in tutta la sua drammaticità. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Tutto in un giorno. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Tutto in un giorno
Il film racconta 24 ore della vita di tre personaggi in lotta per la sopravvivenza, che hanno in comune il tema drammatico dello sfratto. Azucena è una madre di famiglia, coraggiosa ma disperata perché rischia di perdere la casa. La sua vita è una lotta quotidiana fatta di ristrettezze economiche visto che il marito è un operaio che guadagna una miseria. La banca ha deciso di toglierle la casa e lei ha 24 ore per risolvere questo dramma. Poi c’è Teodora.
Una donna alle prese con le scelte di vita sbagliate e i fallimenti di suo figlio. Lei lo cerca per aiutarlo ma lui si nega affranto dai suoi problemi. E infine troviamo Rafa, un avvocato che ha come missione di aiutare realmente chi è in difficoltà senza trarne alcun vantaggio personale. Deciderà anzi di sacrificare tempo e energie dedicate alla propria famiglia per una causa sociale in cui crede profondamente. Si trova alle prese con un caso di custodia, una ragazza araba rischia di vedersi togliere la figlia e lui farà di tutto per impedirlo.
Ad interpretare Azucena vi è l’attrice Penélope Cruz, mentre accanto a lei ritroviamo nel ruolo di Teodora l’attrice Adelfa Calvo, mentre l’avvocato Rafa è interpretato da Luis Tosar. Quest’ultimo aveva già lavorato con il regista in un episodio di Tales of the Lockdown (2020), una serie di cinque racconti sviluppati durante la pandemia. Completano il cast Christian Checa nel ruolo di Raúl, Aixa Villagrán in quello della compagna Helena, lo stesso Juan Diego Botto in quello di Manuel, marito di Azucena, Font García in quello di Germán e María Isabel Díaz Lago in quello di Paty.
La storia vera dietro il film
Il film racconta un problema sociale molto pesante per la società spagnola ma che tende a rimanere nascosto. In Spagna infatti, si registrano circa 41.000 sfratti ogni anno, più di 100 al giorno. In particolare, si fa riferimento alla Piattaforma delle Vittime dei Mutui (Plataforma de Afectados por la Hipoteca o PAH), un’associazione e movimento sociale per il diritto all’abitazione sorto a febbraio 2009 a Barcellona e presente in tutto il territorio spagnolo. La Piattaforma nacque durante la crisi immobiliare spagnola del 2008-2013 che fu scatenata dalla bolla immobiliare e dalle posteriori proteste in Spagna del 2011.
La PAH raggruppa persone con difficoltà per pagare l’Ipoteca, che si trovano in un processo di sfratto e persone solidali con questa problematica sociale. La Piattaforma realizza poi azioni di disobbedienza civile e di resistenza passiva per impedire le esecuzioni e le notificazioni di sfratti, convocando concentrazioni sulla porta di casa delle vittime ed impedendo il passo agli ufficiali giudiziari. Questa campagna iniziò nel novembre del 2010 e nel febbraio del 2017 aveva già fermato 2045 sfratti su tutto il territorio spagnolo, secondo la propria organizzazione.
Tutto in un giorno non racconta dunque le esatte vicende di persone realmente esistenti, ma prende spunto da un preciso contesto sociale per dar vita a personaggi che si muovono all’interno di esso e subiscono situazioni al di là della loro portata. Naturalmente, nei personaggi ideati dal regista saranno confluiti alcuni elementi delle persone da lui incontrate durante le ricerche, ma per il film ha esplicitamente detto di non voler narrare direttamente di nessuno di loro, preferendo che sia il difficile contesto ad emergere, anziché dei precisi personaggi.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Tutto in un giorno grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 14 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.