Dampyr, la genesi della produzione nelle parole dei protagonisti

Sergio Bonelli Editore, Eagle Pictures e Brandon Box hanno raccontato com'è nato il film di Riccardo Chemello.

Dampyr

Esce al cinema il 28 ottobre Dampyr, il film di Sergio Bonelli Editore, Eagle Pictures e Brandon Box che segna l’esordio sul grande schermo di una produzione che porta la firma di Bonelli Entertainment. 

L’operazione ha una natura particolarmente complessa, fatta di incontri fortunati e di comunità di intenti. A dare il via alla macchina c’è stato Andrea Sgaravatti di Brandon Box, che con la sua casa di produzione aveva l’ambizione di realizzare prodotti italiani che potessero uscire dai nostri confini ed essere apprezzati in tutto il mondo” ha spiegato lo stesso Sgaravatti. La sua intenzione ha trovato terreno fertile in Bonelli, dove Michele Masiero e Vincenzo Sarno si sono resi aperti e disponibili a intraprendere un cammino comune. In quel momento, infatti, era il 2018, la casa editrice di Tex stava pensando di aprirsi alla produzione multimediale. Gli incontri fortunati sono continuati nel momento in cui è arrivata Eagle Pictures, che dopo anni e successi nel campo della distribuzione, ha voluto fare un salto della fede, buttandosi nella produzione. 

Con questi tre player scesi in campo, il progetto poteva partire, e da subito si è scelto di cominciare con Dampyr, di Maurizio Colombo e Mauro Boselli, perché se da una parte era sempre stato il sogno di Sgaravatti quello di fare un film su Harlan e company, dall’altra il personaggio si prestava molto bene a una narrazione classica per una origin story che fosse anche l’origine di un progetto più vasto.

Dampyr, recensione del primo film di Bonelli Entertainment

Come raccontato da Michele Masiero, direttore editoriale di Sergio Bonelli Editore: “Questo film rappresenta l’inizio di una nuova era per noi. L’idea di trasportare i nostri personaggi e le nostre creatività di carta in un’altra dimensione, quella del cinema, è stata portata avanti con grande determinazione. Abbiamo voluto creare un braccio produttivo interno, Bonelli Entertainment, di cui Dampyr rappresenta il primo tassello, per essere coinvolti in prima persona in tutte le fasi della produzione, da quella creativa a quella più tecnica, da quella più commerciale a quella distributiva. In passato abbiamo avute alcune esperienze purtroppo deludenti, ma solo perché non eravamo coinvolti direttamente. Ora che siamo coinvolti al 100%, difenderemo le creatività, gli autori, i personaggi e i lettori che da generazioni si riconoscono nelle nostre storie”. 

“La scelta di adattare Dampyr è stata una casualità”, continua Masiero. “È stata un’intuizione di Andrea Sgaravatti e Brandon Box, in cui abbiamo subito creduto. Partire da un personaggio iconico della storia recente della nostra casa editrice, ma non il più iconico in assoluto rispetto al passato, poteva essere il biglietto da visita giusto. Ora siamo impegnati su altro, tra cui una serie animata su Dragonero in collaborazione con Rai e una serie live action su Dylan Dog a cui stiamo lavorando insieme a James Wan. La speranza è che Dampyr aprirà le porte ad un percorso si spera il più lungo possibile, sicuramente molto ambizioso. Ce la stiamo mettendo tutta”. 

Completamente in linea con le dichiarazioni del compagno di scuderia, Vincenzo Sarno ha cercato di spiegare come, all’atto pratico, si è passati dalla carta allo schermo: “Produrre una trasposizione è un grandissimo atto d’amore – spiega – ma anche con tantissima professionalità, circondarsi delle persone migliori. Lavorare alla Bonelli mi permette di realizzare sogni e dove credono nelle idee che vengono trasformate in un piano industriale. Il nostro scopo era quello di coinvolgere lo spettatore con il film, così come il lettore di Dampyr era stato coinvolto dal fumetto. Per farlo siamo stati assolutamente fedeli, pur passando attraverso dei piccoli tradimenti, indispensabili affinché il lavoro venisse svolto al meglio.”

E questo impegno si rispecchia evidentemente nei risultati, perché se Dampyr esce il 28 ottobre nelle sale italiane con Eagle Pictures, e il pubblico ancora deve avere modo di esprimersi sul suo effettivo successo, all’estero, il film sarà distribuito worldwide da SONY Pictures. Un inizio promettente per una grande scommessa tutta italiana che guarda con ambizione fuori dai confini del nostro Paese.

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