Si chiama Hope Lost ed è la prossima produzione italiana con cast internazionale portata avanti con grande passione dalla Iervolino Turco Film in collaborazione con la Ambi Pictures. Presenti a Roma per presentare il nuovo progetto, Danny Trejo, Michael Madsen e Mischa Barton hanno incontrato la stampa, insieme al regista David Petrucci e alla produzione.
Il produttore Andrea Iervolino prende la parola e specifica: “Il film è di intrattenimento, ma è un prodotto che deve farci riflettere; è una storia tratta da una storia vera e basato su tantissimi casi veramente accaduti. Penso che questo sia un argomento da sottolineare. Abbiamo cercato di fare un film che venda bene, ma che faccia anche riflettere. E’ costato due milioni, è stato finanziato in parte dal ministero che ci ha sostenuto grazie alla tematica. Nella fase di scrittura sono state anche intervistato delle ragazze per costruire la storia. Il film verrà presentato al mercato di Cannes e uscirà in Italia e in tutto il mondo in autunno.”
David Petrucci continua raccontando la sua esperienza e soprattutto l’impegno personale che ha profuso nel progetto: “Le riprese sono durate quattro settimane, le location sono segrete, ma comprendono la periferia romana. Abbiamo trovato degli scorci per ricreare la Romania, sono molto soddisfatto di questo prodotto. Il progetto è nato attraverso gli anni, mi sono documentato molto ed è un progetto molto personale, sono stato in Romania, ho parlato con delle ragazze, la mia compagna viene dalla Romania e quindi tengo molto al progetto. La mia sfida è quella di creare una connubio tra questa componente drammatica e il film di genere.”
Uno dei protagonisti del film è nientemeno che Michael Madsen, volto noto del cinema tarantiniano che si è associato per la seconda volta alla Iervolino Turco Film: “E’ la seconda esperienza che ho fatto con la Iervolino, è un’accoglienza davvero calorosa quella che gli italiani riservano non solo alle persone famose come me ma anche ai miei figli e a mia moglie. Sono stato scelto per questo film prima di interpretare il primo che abbiamo presentato per la Iervolino. Non so perché sono stato scelto, però nella mia famiglia gira voce che abbiamo sangue italiano, forse anche questo può aver influito. Ho visto tantissimi film italiani e in questi giorni in tv ho visto un film in cui ero doppiato, e mi è sembrato strano, era la prima volta. Ma vivere qui mi ha aiutato a calarmi nella parte di un italiano. E’ un posto meraviglioso, ricco di cultura. Il mio personaggio è molto cattivo e ho cercato di redimerlo, ma il regista ha deciso che doveva essere cattivo. Ci abbiamo lavorato moltissimo insieme al regista e spero che questa collaborazione abbia contribuito a migliorare il film.”
Di leggenda in leggenda, questa mattina abbiamo anche incontrato Danny Trejo, il temibile e minaccioso Machete di Robert Rodriguez, che a dire il vero è una persona gentile e affabile, affascinato dalla Città Eterna e contento del progetto e di lavorare con l’amico Madsen. “Il mio personaggio ha una personalità molto oscura, e purtroppo rappresenta un tipo di persona che esiste un po’ in tutto il mondo – ha raccontato Trejo – Sicuramente questa è stata una buona opportunità per me. E’ un personaggio sfaccettato. Per quanto riguarda la mia esperienza romana, è stato bellissimo. Questa mattina camminavo alle 3 di notte per la città, e l’atmosfera era straordinaria. Ero in una delle città più antiche del mondo.”
Last but not Least, presente in conferenza c’era anche Mischa Barton, l’indimenticabile Marissa della serie tv teen The O. C. L’attrice, ormai cresciuta, ha ritenuto interessante prendere parte al progetto per metersi alla prova con un personaggio diverso dai suoi standard: “E’ il mio secondo film qui in Italia, il primo era il Decameron, prodotto da Dino De Laurentiis. Sicuramente lavorare qui è un’esperienza straordinaria. Non posso fare nessun paragone fortunatamente tra la mia vita e il mio personaggio. Questo film affronta argomenti molto duri, e molto diversi per fortuna da quelle che sono le esperienze reali che affrontano le giovani donne che vogliono fare le attrici. Per me è stata un’esperienza molto positiva perché ho sperimentato un ruolo molto diverso da come sono io, e vorrei continuare a fare più parti diverse per la mia carriera. Nel film interpreto una ragazza che viene dall’Europa dell’Est e ho i capelli scuri. E’ un personaggio duro, molto diverso da me, che vive sulla strada. Io da tempo sostengo alcune associazioni di beneficenza che si occupano della violenza sulle donne, non mi sono dovuta documentare troppo, ma ho pensato di più al mio personaggio, a chi era e a perché era venuta in Italia.”
Il film uscirà quest’autunno in Italia e in tutti gli altri Paesi in cui è già stato venduto, in attesa di qualche bel colpo da parte di Iervolino e soci al mercato di Cannes questa primavera.